"Senza sussidi Ryanair sarebbe in perdita" Articolo del quotidiano belga "L'Echo"


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"Senza sussidi Ryanair sarebbe in perdita" Articolo del quotidiano belga "L'Echo"

Premessa: Non é una discussione pro o contro Ryanair!

Riporto qui di seguito l'articolo (scirtto in francese) pubblicato sul quotidiano economico-finanziartio belga "L'Echo". Secondo un'analisi compiuta dalle compagnie aeree europee definite "Majors", Ryanair riuscirebbe ad avere i conti in attivo solo grazie alle sovvenzioni pubbliche. O'Leary naturalmente smentisce.



05:00 - 26 juin 2012 par Philippe Lawson

Ryanair serait en perte sans les subsides

Article

Sans subsides publics, Ryanair aurait enregistré 305 millions d’euros de pertes. C’est l’analyse des compagnies traditionnelles européennes. Michael O’Leary, patron de Ryanair, s’en défend et parle de réduction de taxes. Il annonce l’ouverture de 4 nouvelles bases à l’été 2013.

Avec plus de 75 millions de passagers transportés à fin mars 2012 et un bénéfice net de 503 millions d’euros réalisés durant son exercice comptable (1er avril 2011-31 mars 2012), Ryanair continue à narguer les grandes compagnies traditionnelles qui enregistrent des pertes. Pour survivre, elles annoncent des plans de restructuration avec de sérieuses réductions de la voilure en matière d’effectifs. Air France a annoncé il y a quelques jours le dégagement de plus de 5.000 collaborateurs d’ici 2013.

Mais si l’on en croit un document réalisé par les "majors" du transport aérien et que nous avons consulté, les bons résultats de la compagnie aérienne irlandaise ne sont qu’un trompe-l’œil. D’après les tableaux comparatifs, sans les subsides dont bénéficie Ryanair dans les pays où elle opère, son résultat enregistrerait une perte de près de 305 millions d’euros.

Des réductions de taxes

D’après les experts de l’Association des compagnies européennes (AEA) qui ont épluché les comptes de la compagnie low cost, Ryanair afficherait des revenus pour un total de 3,6295 milliards d’euros. Ils évaluent les charges à 3,1413 milliards d’euros. Le résultat opérationnel (Ebit) affiche 488,2 millions d’euros selon les calculs. Mais ce tableau cacherait, en réalité, le montant des aides publiques dont bénéficie le transporteur low cost. D’après leurs évaluations, celles-ci s’élèveraient donc à 793,1 millions d’euros et en les soustrayant du résultat "fictif", on obtiendrait la réalité de la performance de Ryanair.

Dans un entretien qu’il nous a accordé à Dublin, le bouillant patron de la compagnie dément formellement les accusations de profiteur des deniers publics. "Nous n’avons jamais reçu de subsides des autorités publiques. La Commission européenne nous avait condamné en 2004 à rembourser des réductions de taxes dont nous avons bénéficié à l’aéroport de Charleroi, estimant que ce sont des subsides. Mais le tribunal de première instance des Communautés européennes lui a donné tort. Avons-nous négocié pour avoir des réductions de taxes? Oui. Toutes les grandes compagnies le font", nous a confié Michael O’Leary.

Pour le reste, il prédit un avenir radieux pour la compagnie aérienne à laquelle il a donné une certaine notoriété. "Les gens continueront à voyager pour diverses raisons (vacances, mariages, visites familiales, etc.), mais ils seront aussi sensibles aux prix des billets. Nous continuerons à baisser durant les cinq prochaines années, pendant que les compagnies traditionnelles augmenteront les leurs", dit-il.

Quatre nouvelles bases

Il ambitionne de transporter pour 2012 près de 80 millions de passagers et annonce l’ouverture de quatre nouvelles bases en Europe encore cette année. "L’objectif est d’en ouvrir 4 chaque année. Nous disposons de 51 bases actuellement et nous espérons avoir 55 bases d’ici l’été prochain. Sept aéroports sont en compétition pour en accueillir chacun une. Nous annoncerons la décision, probablement d’ici octobre ou novembre 2012", martèle-t-il. Il ne se voit plus encore rester longtemps à la tête de la compagnie. "Je dis généralement que je la dirigerai encore pendant 2 ou 3 ans, puis je prendrai ma retraite pour me retirer sur une plage aux Bahamas, mais ça ne se passera pas comme ça. Je chercherai un nouvel emploi ailleurs", sourit-il. D’ici-là, il ne perd pas espoir de mettre la main sur Aer Lingus, l’autre compagnie irlandaise dont le siège social est situé à quelques mètres de celui de Ryanair, non loin de l’aéroport de Dublin. "Nous avons lancé une première offre publique d’achat sur Aer Lingus en 2006, mais elle n’a pas abouti. C’est notre troisième tentative. Cette fois-ci, je suis confiant, car nous avons adapté notre offre et les circonstances ont changé", pronostique Michael O’Leary.

Ryanair qui détient déjà 29,8% d’Aer Lingus valorise l’opération à environ 694 millions d’euros. Elle envisage de réaliser l’opération via sa filiale, Coinside, et offre 1,30 euro par action d’Aer Lingus. Elle mise sur le fait que le gouvernement irlandais qui détient 25% d’Aer Lingus envisage de s’en séparer et la consolidation en cours dans le secteur aérien.

L'Echo

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freez267

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Ma davvero? Non lo sapevamo :)
E' anche vero che sensa sussidi alcuni aereoporti avrebbero già chiuso da tempo
 

Paolo_61

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Non ha senso dire che senza gli aiuti pubblici sarebbe in perdita. Infatti opera sicuramente molte rotte in perdita ma sovvenzionate, che quindi non esisterebbero.
Il discorso secondo me è che, senza aiuti pubblici, Ryan sarebbe molto diversa da quella attuale, più piccola e meno aggressiva.
 

kenyaprince

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Senza sovvenzioni pubbliche, Ryanair avrebbe accumulato 305 milioni di euro di perdite. E' l'analisi delle tradizionali imprese europee. Michael O'Leary, boss di Ryanair, nega e parla di riduzione delle imposte. Ha annunciato l'apertura di quattro nuove basi nel periodo estivo del 2013.

Con oltre 75 milioni di passeggeri a fine marzo 2012 e un utile netto di 503 milioni di euro conseguiti nel corso del suo anno fiscale (1 ° aprile 2011-31 marzo 2012), Ryanair continua a schernire le grandi compagnie tradizionali sulle perdite. Per sopravvivere, annunciano piani di ristrutturazione con gravi riduzioni di personale ala. Air France ha annunciato pochi giorni fa il rilascio di oltre 5.000 dipendenti entro il 2013.

Ma se si crede a un documento prodotto dalle compagnie aeree "major" che abbiamo consultato, i buoni risultati della compagnia aerea irlandese sono solo una finzione. Secondo le tabelle comparative, senza i sussidi di cui gode Ryanair nei paesi in cui opera, il suo risultato sarebbe una perdita di circa € 305.000.000.

Agevolazioni fiscali

Secondo gli esperti della Association of European Airlines (AEA) che hanno sfogliato i conti della compagnia low cost, Ryanair avrebbe mostrato reddito per un totale di 3.6295 miliardi di euro. Essi valutano le accuse a 3.1413 miliardi di euro. Risultato operativo (EBIT) mostra 488.2 milioni di euro secondo i calcoli. Ma questo nascondeimmagine, infatti, l'importo del sostegno dell'opinione pubblica da parte del vettore a basso costo. Secondo le loro stime, che ammonterebbe a 793.1 milioni di euro circa e sottraendo dalla "finzione" darebbe la realtà delle prestazioni di Ryanair.

In un'intervista ci ha concesso a Dublino, il boss esuberante della società nega le accuse di sciacallaggio da fondi pubblici. "Non abbiamo mai ricevuto sovvenzioni da parte delle autorità pubbliche. La Commissione europea che aveva condannato nel 2004 per rimborsare i tagli alle tasse che abbiamo ricevuto presso l'aeroporto di Charleroi, credendo che siano le sovvenzioni. Ma la corte di prima grado pronunciata contro di lui. Abbiamo negoziato per avere sgravi fiscali? Sì. Tutte le grandi aziende lo fanno, "ci ha detto Michael O'Leary.

In caso contrario, ha predetto un futuro roseo per la compagnia aerea a cui diede una certa notorietà. "La gente continua a viaggiare per vari motivi (vacanze, matrimoni, visite di familiari, ecc.), Ma sono anche sensibili ai prezzi dei biglietti. Continueremo a diminuire nei prossimi cinque anni, mentre le aziende tradizionali aumenteranno la loro" ha detto.

Quattro nuove basi

Esso mira a portare per il 2012 quasi 80 milioni di passeggeri e annuncia l'apertura di quattro nuove basi in Europa anche quest'anno. "L'obiettivo è quello di aprire quattro ogni anno. Al momento abbiamo 51 basi e spero di avere 55 basi entro la prossima estate. Sette aeroporti sono in competizione per ospitare ognuno. Noi annunciare la decisione, probabilmente da ottobre o novembre 2012 ", insiste. E 'invisibile anche rimanere a lungo a capo della società. "Di solito dico che dirigerà ancora per 2 o 3 anni, poi mi ritiro per uscire su una spiaggia alle Bahamas, ma non accadrà così. Cercherò un altro lavoro," sorride. Fino ad allora, non perde la speranza di mettere le mani su Aer Lingus, l'altra società irlandese la cui sede si trova a pochi metri da quella di Ryanair, nei pressi di Dublino. "Abbiamo lanciato una prima offerta per Aer Lingus nel 2006, ma senza successo. Questo è il nostro terzo tentativo. Questa volta, io sono fiducioso perché abbiamo adattato la nostra offerta e le circostanze sono cambiati ", prevede Michael O'Leary.

Ryanair, che già detiene il 29,8% di Aer Lingus valore della transazione a circa € 694.000.000. Si prevede di completare la transazione attraverso la sua controllata, Coinside, e offre 1,30 per azione di Aer Lingus. Esso si basa sul fatto che il governo irlandese che possiede il 25% di Aer Lingus prevede di separare e di consolidamento in corso nel settore del trasporto aereo.



traduzione veloce ....
 

belumosi

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Non sono certo un sostenitore delle sovvenzioni a FR, ma questa presa di posizione delle major fa tenerezza.
Chi per decenni ha beneficiato di miliardi di € di contributi pubblici, non è esattamente il soggetto più indicato a fare la paternale a FR. E' come se un serial killer professionista volesse dare lezioni di moralità ad un ladro di mele.
 

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Non sono certo un sostenitore delle sovvenzioni a FR, ma questa presa di posizione delle major fa tenerezza.
Chi per decenni ha beneficiato di miliardi di € di contributi pubblici, non è esattamente il soggetto più indicato a fare la paternale a FR. E' come se un serial killer professionista volesse dare lezioni di moralità ad un ladro di mele.
Hai ragione, però da qualche anno l'unione europea ha sancito che non più un solo euro può essere regalato dai governi ai vettori.
E quindi mi parrebbe altrettanto giusto che nemmeno gli aeroporti potessero, direttamente o indirettamente, finanziare uno o più vettori.
 

kenyaprince

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Hai ragione, però da qualche anno l'unione europea ha sancito che non più un solo euro può essere regalato dai governi ai vettori.
E quindi mi parrebbe altrettanto giusto che nemmeno gli aeroporti potessero, direttamente o indirettamente, finanziare uno o più vettori.
a meno che gli aeroporti non siano interamente privati
 

TW 843

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E' però molto difficile che siano interamente privati, visto che quasi sempre un soggetto pubblico o parapubblico -come ad esempio la camera di commercio locale- detiene direttamente o indirettamente alcune quote della società di gestione aeroportuale.
 

UM78

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Il problema delle sovvenzioni esiste in diversi campi del trasporto pubblico.
Ad esempio molte rotte degli autobus di linea in quasi tutte le citta' europee sono sovvenzionate in diversi modi altrimenti non esisterebbe la linea in questione.

Quello che a me piacerebbe capire e' se, l' investimento fatto da una regione o da un apt per portare un vettore ad operare presso le proprie strutture ha poi un vero e proprio ritorno economico per la comunita' che sostiene le spese.
 

kenyaprince

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Quello che a me piacerebbe capire e' se, l' investimento fatto da una regione o da un apt per portare un vettore ad operare presso le proprie strutture ha poi un vero e proprio ritorno economico per la comunita' che sostiene le spese.
secondo me il punto è proprio questo. Perchè se c'è effettivamente un ritorno economico allora la "sovvenzione" diventa un vero e proprio investimento.
Certo se i risultati non sono quelli sperati non si può sovvenzionare una rotta per sempre.
 

Veolia

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Nel 1980 negli stati uniti c'erano 251 compagnie aeree regionali

Nel 2010 ce ne sono 61 ma il traffico e' decuplicato!!

la tendenza e' sicuramente ancora la concentrazione, che e' un segnale di fallimento del mercato
 

indaco1

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Il problema delle sovvenzioni esiste in diversi campi del trasporto pubblico.
Ad esempio molte rotte degli autobus di linea in quasi tutte le citta' europee sono sovvenzionate in diversi modi altrimenti non esisterebbe la linea in questione.

Quello che a me piacerebbe capire e' se, l' investimento fatto da una regione o da un apt per portare un vettore ad operare presso le proprie strutture ha poi un vero e proprio ritorno economico per la comunita' che sostiene le spese.
Non e' un problema, e' una scelta. I trasporti pubblici, dalle ferrovie al TPL a quelli marittimi e' normale che siano in parte sovvenzionati dal pubblico perche' si suppone che l'effetto economico complessivo, oltre a quello di giustizia sociale, sia positivo.

Quello che non va bene sono due cose:

1) La non trasparenza delle gare o delle trattative o della scelta del vettore beneficiario. E il fatto che spesso vengono sovvenzionate rotte e compagnie per le quali i costi-benefici per il pubblico non sono cosi' chiari per la comunita'.

2) quando invece sia ostacola la libera offerta, anche quando sarebbe a costo zero.

Personalmente sono favorevole che il pubblico sovvenzioni i trasporti, anche quelli aerei, ma nella trasparenza e senza distorsioni a favore di questo o quel vettore.

Il Male per me e' soprattutto il punto 2. In aviazione abbiamo l'esempio degli accordi bilaterali (consolidato ma per me comunque sbagliato), la continuita' territoriale, gli slot come diritti feudali ecc..

Ma non e' solo nell'aviazione. Un privato non puo' istituire servizi di trasporto automobilistico liberamente. Un comune non puo' fare servizi che fanno fermate su altri comuni (me l'ha detto uno che che faceva l'assessore ai trasporti, ma non so quali sono le norme che lo impediscono). Molte linee ferroviare sono sottoutilizzate e RFI ostacola eventuali altre compagnie che potrebbero utilizzarle. I collegamenti su aliscafo o a breve raggio in certe zone sono a prezzi da rapina.

E, cigliegina finale, vogliamo parlare dei Taxi?

Lo stato puo' incentivare i trasporti, per favorire effetti economici sul territorio e dare ai cittadini opportunita' di lavoro, studio e crescita personale.

Ma e' demoniaco che li ostacoli per salvaguardare corporazioni e compagnie.
 

AZ209

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Londra.
Il Male per me e' soprattutto il punto 2. In aviazione abbiamo l'esempio degli accordi bilaterali (consolidato ma per me comunque sbagliato), la continuita' territoriale, gli slot come diritti feudali ecc..
Non sono daccordo nel definire gli accordi bilaterali in aviazione un male, in molti casi ritengo siano giusti e giustificabili. Bisogna riuscire a guardare anche il rovescio della medaglia ogni tanto.
Comunque sia rischiamo di andare parecchio OT visto che il tema di sussidi e Ryanair si riferisce ad aeroporti e traffico (EU) che non e' ristretto da alcun bilaterale.
 

tiefpeck

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infatti anche Alitalia con gli accordi di co-marketing per le rotte da Torino mi sembra abbia utilizzato la stessa formula.
Tanto per chiarire: gli accordi di co-marketing di AZ a TRN potrebbero essere utilizzati come materiali di corsi universitari su come mettere in piedi voli costosi ed inutili, anzi dannosi. Ne rimangono in piedi la metà, a fatica.