SAS si privatizza


Dorico

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Svezia e Norvegia privatizzano la storica Scandinavian Airlines

Blitz dei due governi, mentre il terzo grande azionista pubblico - la Danimarca - resta alla finestra. Precisa scelta strategica: questo è il momento giusto per andare a caccia d'investitori per una airline valida e competitiva sui mercati mondiali

di ANDREA TARQUINI

16 ottobre 2016

Svezia e Norvegia privatizzano la storica Scandinavian Airlines
STOCCOLMA - Privatizzazione accelerata e improvvisa per SAS, la leggendaria compagnia aerea scandinava Scandinavian Airlines system che era e resta un 'leader carrier' nel trasporto aereo globale e nel 1946 - pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale - fu la prima mondiale in assoluto a offrire voli regolari Europa-Nordamerica. Segno che come sempre gli scandinavi - governi, economia e paesi reali - sanno prevenire problemi e crisi affrontandoli prima che colpiscano.

La notizia è stata data in simultanea dal governo di sinistra svedese e dal governo conservatore norvegese: 23 milioni di azioni della SAS saranno messi sul mercato. Stoccolma e Oslo vogliono uscire al più presto dall'ampia, maggioritaria partecipazione statale svedese, norvegese e danese che segnò la nascita della SAS nell'immediato dopoguerra. Non per risparmiare (i governi nordici hanno conti sovrani talmente in ordine da far invidia alla Germania, e la Svezia vanta la maggiore crescita annua media del Pil nella Ue), né per scelta di disinvestimento. La ragione strategica, spiegano i portavoce degli esecutivi, è un'altra: questo è il momento giusto per andare a caccia d'investitori per una airline valida e competitiva sui mercati mondiali. Senza aspettare che le perdite di capitalizzazione che colpiscono anche Air France o Lufthansa investano il maggior vettore aereo del Grande Nord.

Attualmente la Svezia ha il 21 per cento delle azioni di SAS, la Norvegia il 14. Non partecipa all'operazione - ma poi magari si adeguerà - il terzo azionista pubblico di riferimento, cioè il governo danese, 14 per cento anche lui. Con la vendita di titoli, Stoccolma e Oslo confidano di raccogliere tanti investimenti privati da accrescere il capitale della linea aerea e consolidare ulteriormente i suoi bilanci, accelerando la modernizzazione della flotta già ampliamente avviata con velivoli ai migliori livelli mondiali, e accrescendo i capitali a disposizione per nuove rotte e nuove offerte.

La concorrenza delle Airlines arabe del Golfo (Etihad, Emirates, Qatar eccetera) o dell'Estremo oriente ha colpito SAS come Lufthansa, Air France-KLM, British Airways, i vettori americani e tutti gli altri. Il titolo in Borsa l'anno scorso ha perso il 33 per cento circa secondo Bloomberg. Però la forza della compagnia è intatta: flotta modernissima con aerei quanti AF o KLM, le migliori offerte per uomini d'affari e turisti con un'ottima rete tra Europa e Nordamerica e ancor più tra Europa e Asia, puntualità sicurezza e servizio top level ai massimi mondiali. Unico concorrente locale temibile, i finlandesi di Finnair, ma con una flotta ben più piccola.

Prevenire ora per non curare dopo: tipica ricetta scandinava. I mercati reagiscono tranquilli alla scelta dei governi svedese e norvegese per SAS. Confidano che il futuro sarà come il passato glorioso. Quando dopo notti di negoziato a Oslo, in quel primo inverno di pace nell'Europa distrutta dalla guerra voluta e perduta da Hitler, i rappresentanti dei governi svedese, norvegese e danese (per Stoccolma il negoziatore di ferro fu un membro della famiglia Wallenberg, gli Agnelli svedesi di cui un familiare fu diplomatico a Budapest occupata prima dai nazisti poi dai russi, salvò migliaia e migliaia di ebrei ungheresi e poi finì assassinato dalla polizia segreta di Stalin) stipularono la nascita della compagnia comune. Brindando con vodka svedese all'alba, ad accordo compiuto.

Bastarono pochi giorni - i nordici sono così - e cominciarono con i Douglas DC 4 argentei della SAS i primi collegamenti postbellici in assoluto tra Europa e Nordamerica. Prima di Pan American o TWA, prima di BOAC, prima di tutti gli altri: voli quotidiani da New York (allora l'aeroporto della Grande Mela era quello intitolato a Fiorello La Guardia) a Stoccolma e Copenhagen, via Londra e Parigi. Restano nella storia le splendide foto bianco e nero del primo, argenteo DC 4 scandinavo, battezzato 'Dan Viking', in rotta d'atterraggio verso il La Guardia Airport con sullo sfondo la skyline d'allora di New York. Da allora, la compagnia non ha cessato di crescere né di gestirsi bene. Ha ben tre
'hub': Stoccolma-Arlanda (il più grosso dei 4 aeroporti della capitale svedese), Copenhagen-Kastrup, Oslo-Gardermoen, tutti collegati al centro da treni ad alta velocità. E ogni mese nuovi futuristici Airbus 350 entrano in servizio. Scusate se è poco, auguri cara SAS.

http://www.repubblica.it/economia/2...o_la_storica_scandinavian_airlines-149751806/
 

AZ1313

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FOG
Ultimamente ho volato due volte da Copenaghen a Tallin. Servizio impeccabile, contrariamente a quanto mi aspettavo av sempre sorridenti. Gran bella compagnia. Sinceramente mi stupisce la sua privatizzazione. In bocca al lupo
 

rcravero

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Non ho sottomano gli ultimi bilanci ma il mio capo svedese che viaggia regolarmente con SAS qualche anno fa mi riferiva che erano molti vicini al fallimento.


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Viking

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Contribuisco nel mio piccolo alla discussione (non e' che ce ne sia da discutere piu' di tanto): mi madre e' stata hostess di SAS fino alla pensione (1996) e gia' ai tempi non e' che andasse molto bene.

La Scandinavia e' riuscita a creare questo ibrido (vi ricorderete forse le 3 bandiere avanti la fusoliera, ma io preferisco la livrea col drakkar) senza farsi mancare querelle tra loro per quale fosse l'hub di riferimento, che poi e' diventato CPH. Ha avuto qualche velleita' sul lungo raggio, mia madre e' stata il 2° equipaggio sul 747-100 nei primi anni 80 (se non ricordo male 82 o 83). C'era comunque abbastanza sintonia tra gli equipaggi sebbene di 3 nazionalita' diverse, unite dalle corone dei rispettivi governi che poi hanno iniziato a darne sempre meno. Diciamo che SAS era piu' portata per il corto-medio (tenete conto poi della popolazione totale della Scandinavia).

Se non ricordo male c'e' stato poi un problema anche con i diversi trattamenti economici sempre dovuto alla diversa nazionalita'.

In ogni caso e' stata ed e' una bella compagnia: pulizia e sicurezza ai massimi livelli (tralsciamo il triste evento di LIN che penso sia stata la piu' grande sciagura che abbia toccato la compagnia), personale cordiale, ma a volte anche freddino, ma decisamente bello (deve piacere il genere).
 

AZ209

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Il Governo Norvegese ha deciso di vendere la propria quota (9,9%) e di uscire definitivamente dall'azionariato della compagnia.
Di fatto e' una decisione che ha una valenza storica visto la compagnia cessera' di essere "tri-nazionale".

Norwegian government sells entire SAS shareholding

Scandinavian carrier SAS is no longer a tri-national company after the Norwegian government disposed of its entire shareholding in the company.
The Norwegian ministry of trade and industry states that it has divested its stake for NKr597 million ($73 million).
It adds that it "no longer owns shares" in SAS.
The Norwegian government had previously indicated that it was not intending to be a long-term owner of SAS, and had already been given authorisation to dispose of its stake.
Its holding of 37.8 million shares amounted to just under 9.9% of SAS, following previous reductions and dilutions from new share issues.
The divestment was carried out on 26 June at a price of SKr17.25 ($1.93) per share, and the stock was sold to investors from Norway and overseas.
"We believe this is a good time to sell out of the company," says trade minister Torbjorn Roe Isaksen. He says the airline has been undergoing "positive development" and that it is aiming to improve its competitiveness.
"There is no reason to believe that the change in ownership will affect jobs or other operating conditions in the company," adds Roe Isaksen.
Sweden's and Denmark's governments each retained around 14-15% of SAS at the end of last year. FG

 

Hendry

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Mossa fatta anche in ottica Norwegian per facilitare la concessione, da parte della Russia, dei diritti di volo sul proprio territorio che prefigurano un'espansione a est?
 

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Interessante, grazie AZ209 per essere sempre sul pezzo.

Sotto il punto di vista del prodotto e programma di fidelizzazione (prospettiva, quindi, frequent flyer), hanno di recente apportato modifiche abbastanza pesanti: introdotto il cube concept (si tratta, appunto, di un mini-cubo con ingredienti vari non specificati e di sapore piuttosto dubbio...) sulla business (o Plus) di corto/medio e vi risparmio commenti e foto che possano infastidire il vostro pranzo; ridotto pesantemente gli earnings su tutte le classi tariffarie; cambiato le tabelle premio senza alcun preavviso (in vigore da subito); rivoluzionato le regole per l'accesso nelle salette, a parte quelle di CPH/ARN/OSL o Star Alliance – anche i soci Gold/Diamond non hanno accesso nelle salette e neanche quando si vola in business (immaginate voi cosa sarebbe accaduto se BA o LH avessero introdotto una cosa del genere, tipo un BA Gold che non ha accesso alle salette di AMS, LIN o NCE...). Last but not least, sembra che il buy-on-board sarà introdotto anche sui voli di lungo raggio.

G
 

Mi.To

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Interessante, grazie AZ209 per essere sempre sul pezzo.

Sotto il punto di vista del prodotto e programma di fidelizzazione (prospettiva, quindi, frequent flyer), hanno di recente apportato modifiche abbastanza pesanti: introdotto il cube concept (si tratta, appunto, di un mini-cubo con ingredienti vari non specificati e di sapore piuttosto dubbio...) sulla business (o Plus) di corto/medio e vi risparmio commenti e foto che possano infastidire il vostro pranzo; ridotto pesantemente gli earnings su tutte le classi tariffarie; cambiato le tabelle premio senza alcun preavviso (in vigore da subito); rivoluzionato le regole per l'accesso nelle salette, a parte quelle di CPH/ARN/OSL o Star Alliance – anche i soci Gold/Diamond non hanno accesso nelle salette e neanche quando si vola in business (immaginate voi cosa sarebbe accaduto se BA o LH avessero introdotto una cosa del genere, tipo un BA Gold che non ha accesso alle salette di AMS, LIN o NCE...). Last but not least, sembra che il buy-on-board sarà introdotto anche sui voli di lungo raggio.

G
Secondo me, i nuovi Cube di SAS, sono tra i migliori pasti che si possano mangiare in aereo. Si basano sulla cucina Svedese ed usano quasi esclusivamente prodotti locali. Il prezzo poi é molto onesto e mi piace l'idea di poter scegliere il proprio pranzo o cena anche se si vola in SAS Go pagando solo 8/10€.

Trovo che SAS ultimamente abbia fatto passi da gigante sotto il profilo del servizio, wifi a bordo e prese USB ad esempio. Inoltre é una delle poche compagnie che ti permette, con il livello Silver, di accedere il sabado e durante natale ed estate alle salette SAS.

Una pecca, secondo me, il prodotto PLUS, non puoi far pagare i biglietti 250/300€ solo andata e non offrire nemmeno il posto libero al lato.
 

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Secondo me, i nuovi Cube di SAS, sono tra i migliori pasti che si possano mangiare in aereo
Pasto (o cubo) su volo di ~2 ore (complimentary perché in business o Plus come la chiamano loro) –

Lightly smoked salmon, dragon kale, cauliflower and pickled red cabbage


Ti assicuro che manco KLM nelle Crown Lounges riesce a far peggio.

Sulle prese USB, solo sui nuovi 320 mentre per quel che riguarda lo status Silver, LH consente l'accesso a tutte le salette Star Alliance (ed in tutti i giorni della settimana) ai Silver o Frequent Traveller, dimmi tu se quello di SAS è un 'benefit'.

G
 
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Pasto (o cubo) su volo di ~2 ore (complimentary perché in business o Plus come la chiamano loro) –





Ti assicuro che manco KLM nelle Crown Lounges riesce a far peggio.

Sulle prese USB, solo sui nuovi 320 mentre per quel che riguarda lo status Silver, LH consente l'accesso a tutte le salette Star Alliance (ed in tutti i giorni della settimana) ai Silver o Frequent Traveller, dimmi tu se quello di SAS è un 'benefit'.

G
Se voli dalla Svezia oramai quasi tutti i voli sono effettuati con gli A320neo e presto lo saranno anche dalla Danimarca. Il piatto al salmone, io lo trovo molto buono, l'immagine non rende di certo. Il servizio cube è stato esteso anche ai voli più corti di 2h, e in uno degli ultimi comunicati SAS si parlava di un ottimo apprezzamento da parte della clientela. Se certo poi vuoi mangiare bucatini e porchetta non penso che sia nella cultura nordica.

Peccato che per diventare Silver con LH ti servano 30 voli e non 10 come con SAS.
 

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Se certo poi vuoi mangiare bucatini e porchetta non penso che sia nella cultura nordica
Penso che stai delirando (slightly), se guardi le foto che posto spesso sul thread del catering ti accorgerai che, nella maggior parte dei casi, scelgo il pasto speciale, quindi niente aspettative in termini di bucatini o cibo da sagra (...); sull'apprezzamento della clientela, fatti un giro sui forum internazionali (esistono thread appositi sulle delibatezze di SAS, fai un po' tu...) e fammi sapere (a me le veline di SAS non interessano). Poi, come sempre, de gustibus...

G
 

AZ209

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Se certo poi vuoi mangiare bucatini e porchetta non penso che sia nella cultura nordica.
Non credo che AlicorporateUK si aspetta bucatini e porchetta. La cucina scandinava la conosco abbastanze bene visto che a Londra c'e' una notevole offerta in termini qualitativi.
Pagare 8/10eur per un pezzettino di cavolfiore crudo, un po di cavolo rosso sottaceto, e due pezzettini di salmone affumicato mi sembra un pelino esagerato.
 

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SAS expands its fleet – leases three A321 Long Range

January 23, 2019 14:00

SAS has signed a leasing agreement with ALC (Air Lease Corporation) which means SAS will expand its aircraft fleet with three Airbus A321LR. This gives SAS an opportunity to offer travelers more intercontinental routes, fewer stopovers and shorter travel times to and from Scandinavia. The first aircraft will enter into service in the first half of 2020.

The aircraft type Airbus A321LR is a narrow-body specially configured to fly longer distances than a standard A321neo. The aircraft has sufficient range to reach Northeast US, one of the most important intercontinental markets for SAS. The A321LR can also reach destinations in Canada, the Middle East and India from Scandinavia.

“This is an entirely new aircraft type for SAS that is incredibly well suited to the Scandinavian market and our travel patterns. We are looking forward to launching new routes and to evaluate the A321LR in production,” says Rickard Gustafson, President and CEO, SAS.

SAS current flies wide-body aircraft that seat up to 266 passengers on its intercontinental routes. The A321LR is a smaller aircraft, which gives SAS the opportunity to fill the aircraft on new routes. For example, these can be new destinations on smaller markets or existing destinations from smaller airports. SAS currently flies intercontinental services from the three Scandinavian capital cities.

The aircraft is part of the latest generation of aircraft and is expected to reduce climate impacting emissions by a similar amount as when SAS introduced the A320neo. The carbon footprint of the latter is approximately 15-18 % smaller than an equivalent size aircraft of the previous generation.

“Climate is a crucial issue for the airline industry and SAS aims to lead the way in driving the switch to sustainable travel. We have set a target of reducing carbon dioxide emissions by 25 percent by 2030,” Gustafson says.

SAS is now in the process of deciding on the first routes and cabin configuration of the aircraft. The new routes will gradually be communicated from spring 2019. The first A321LR will enter into service in the first half of 2020.

SAS Press Release
 

AlicorporateUK

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Chissà. Già negli ultimi mesi dell'anno appena trascorso Gustafson aveva paventato l'idea di convertire parte dell'ordine di A320neo in A321neo (I believe the A321LR could be an attractive aircraft that can unlock new markets in the long-haul space, and that’s something we’re looking into), magari hanno fiutato l'affare con gli ex Primera ed hanno chiuso subito.

G