Figurati se ci rimango male: avevi esposto una the teoria (a caldo) per poi cercare di comprendere il processo decisionale, come se noi, lì, con mezza informazione, dico mezza, potessimo avere le possibilità che hai avuto tu, con tanto di report ecc.Ciao,
vedrai dal report che non c'è stato nessun intercettamento.
I MIG-29 si sono involati alle 10:04 a una distanza di 130km dal target. Alle 10:15, quando l'aereo toccava terra a Minsk, erano ancora a 55km di distanza.
La mia tesi era che - durante un'emergenza - il PIC abbia autorità assoluta e non debba prendere ordini da nessuno.
Diverso il caso di intercettamento "pulito".
La discussione era cominciata dal mio mettere in dubbio la decisione di voler allungare la strada quando sai di avere una bomba a bordo.
Quando si è saputo che il controllore aveva passato l'informazione che l'ordigno era programmato per detonare sopra Vilnius, ovviamente mi si è chiarito il procedimento decisionale del Comandante.
Il tutto fatto a soli fini dialettici e di approfondimento.
Mi spiace OneShot ci resti male.
poi se mi si dice che una bimba potrebbe detonare sopra una città e mi raccomandano di atterrare su un campo di grano, o in un aeroporto isolato, tanto per dire, mica facile decidere su due piedi.
Fattori da prendere in conto: una bomb on board check list, una eventuale ricollocazione dell’ordigno (LRBL least risk bomb location) che prende almeno 10 minuti, preparare la cabina passeggeri per l’eventualità peggiore.