Aggiornamenti da "il diario di Trieste" ed "il Piccolo" di Trieste di sti ultimi giorni:
https://trieste.diariodelweb.it/trieste/articolo/?nid=20190327-539013
27 Marzo 2019 - Trieste Airport: Regione Fvg, si va verso il completamento dell'iter per la cessione - La giunta regionale ha deliberato la presa d'atto dell'aggiudicazione, da parte di 2i Aeroporti spa di Milano, del 55% del capitale sociale di Aeroporto Fvg spa e l'autorizzazione alla modifica dell'accordo di investimento.
RONCHI DEI LEGIONARI - La giunta regionale ha deliberato la presa d'atto dell'aggiudicazione, da parte di 2i Aeroporti spa di Milano, del 55% del capitale sociale di Aeroporto Fvg spa e l'autorizzazione alla modifica dell'accordo di investimento, così come proposto dall'assessore alle finanze, Barbara Zilli, di concerto con l'assessore alle infrastrutture, Graziano Pizzimenti.
La modifica - Nel dettaglio, come spiegato da Zilli, la modifica proposta da Aeroporto Fvg prevede l'inserimento di una condizione sospensiva alla conclusione della compravendita delle azioni e alle altre operazioni che devono essere effettuate al closing. Questi passaggi, infatti, vengono sospensivamente condizionati all'avvenuta dichiarazione da parte dell'Autorità antitrust in ordine alla compatibilità dell'operazione di cessione delle quote con la normativa sul controllo delle concentrazioni. L'ingresso del nuovo socio, infatti, comporta una serie di modalità, tra le quali la sottoscrizione dell'accordo di investimento, l'assemblea straordinaria della società per deliberare la conversione delle azioni ordinarie e l'adozione dello statuto, il trasferimento all'acquirente della titolarità delle stesse azioni e, infine, la sottoscrizione del contratto di opzione. Come ricordato dall'assessore Fvg alle finanze, l'offerta di 2i Aeroporti ammontava a 32,8 milioni di euro, con prefissato l'obiettivo di migliorare le proiezioni del piano industriale su tre target: l'incremento del numero di passeggeri totali sul quadriennio 2019-22 (raggiungendo 3.750.000 unità), l'aumento dell'indice di redditività operativa dello scalo e il potenziamento degli investimenti in infrastrutture, accessibilità e servizi con 3 milioni di euro.
I commenti - «Il livello e le competenze di questo nuovo partner di maggioranza - ha sottolineato Zilli - rappresentano delle concrete basi per avviare un autentico rilancio dello scalo, alle quale dovranno essere affiancati degli investimenti mirati nel settore turistico, in considerazione anche del polo intermodale di Ronchi dei Legionari che unisce gli spazi aeroportuali alla ferrovia e al traffico su gomma. Un'infrastruttura, questa, che ha potenzialità di utilizzo ancora in buona parte inespresse». Da parte sua, Pizzimenti ha rimarcato come con questo atto si prosegua con l'iter burocratico dell'operazione per dare pienamente slancio alla nuova composizione sociale che consentirà al privato di poter fare al meglio il proprio mestiere, ovvero quello di mettere in atto un piano industriale di sviluppo dello scalo, e alla Regione di svolgere in tale ambito le proprie funzioni di controllo e di indirizzo. «In chiave strategica - ha detto ancora l'assessore alle Infrastrutture - il fatto di far parte di una rete più ampia e con una visione spiccatamente internazionale non potrà che portare beneficio allo scalo del Friuli Venezia Giulia, in considerazione anche della centralità della regione nelle linee che collegano la parte occidentale e quella orientale dell'Europa».
https://ilpiccolo.gelocal.it/triest...utile-superiore-al-milione-di-euro-1.30139843
28 Marzo 2019 - Trieste Airport, approvato il bilancio 2018, utile superiore al milione di euro. Si chiude l’anno con un EBITDA di 4.717 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 5.4 milioni di euro del 2017 per effetto anche dei costi di gara sostenuti per la privatizzazione
TRIESTE - Il Cda del Trieste Airport, alla presenza del Presidente Antonio Marano e del direttore generale Marco Consalvo, ha approvato oggi il bilancio 2018. La società che gestisce lo scalo regionale ha conseguito di un ottimo risultato, chiudendo l’anno con un EBITDA di 4.717 milioni di euro (in leggero calo rispetto ai 5.4 milioni di euro del 2017 per effetto anche dei costi di gara sostenuti per la privatizzazione) e con un utile netto di 1.456 milioni di euro.
Il traffico passeggeri si è attestato 781 mila passeggeri come nel 2017 nonostante la decisione della compagnia Ryanair di cancellare i collegamenti con Ciampino (Roma) e Trapani. Rilevante è l’incremento del risultato dei ricavi non-aviation (servizi commerciali) che ha fatto segnare un +40% rispetto all’anno precedente raggiungendo i 4.7 milioni di euro.
Il Piano Industriale 2016-2019 prevede 40 milioni di euro di investimenti (di cui 26 milioni autofinanziati), di questi oggi 30 milioni sono già stati impiegati per la realizzazione del Polo Intermodale che ha collegato il terminal dell’aeroporto con la ferrovia ad alta velocità, il potenziamento delle infrastrutture di volo e il miglioramento delle aree e dei servizi dell’aerostazione.
I restanti 10 milioni saranno investiti entro giugno 2019 per la riqualificazione della pista di volo che renderà lo scalo ancora più competitivo e attraente per le compagnie aeree internazionali. Ulteriori 30 milioni saranno investiti nei prossimi anni, come previsto dal piano industriale 2020-2023.
Oggi il Trieste Airport è un’infrastruttura efficiente e interamente intermodale che, grazie a una profonda ristrutturazione aziendale, in soli 2 anni ha risanato i conti e raggiunto un EBITDA margin superiore al 30%. Tra i fatti rilevanti del 2018, va ricordata l’inaugurazione dell’infrastruttura del polo intermodale per il quale in data odierna il Cda ha ratificato gli atti di contabilità finale.
Un sentito ringraziamento e plauso da parte del CdA al team tecnico dell’ufficio di piano composto dall’ ingegner Stellio Vatta ed il direttore dei lavori ingegner Ermanno Simonati. Un’opera essenziale per sistema trasportistico regionale realizzata nel pieno rispetto dei costi e tempi del progetto. La parte finale del 2018 ha portato le fasi conclusive della gara pubblica per la privatizzazione dello scalo che a fine gennaio 2019 ha visto l’assegnazione al fondo F2i che corrisponderà alla Regione Friuli Venezia Giulia 32.8 milioni di euro per il 55% delle quote societarie. Il perfezionamento dell’accordo sarà formalizzato entro giugno 2019 all’ottenimento dell’approvazione da parte dell’Antitrust Europea. Grazie a questa operazione il Trieste Airport è oggi inserito nel più grande network aeroportuale italiano ed è diventato un modello di sviluppo credibile ed efficace per gli scali regionali italiani.