Operativo aeroporto di Taranto.


Dr Gio

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una volta tanto chi rappresentava le autorita' e la societa' aeroportuale ha detto delle cose sensate. Peccato che troppo spesso politici e amministratori fanno finta di ignorare la realta' per motivi elettorali. Il fatto che queta amministrazione non debba affrontare piu' il confronto con gli elettori la fa probabilmente essere piu' schietta con quel che si puo' e deve fare, e cio' che va escluso. Temo invece per il futuro, essendo Emiliano un noto personaggio che insegue le masse ed il consenso facile.

Beoti e ciechi quelli che protestano chiedendo i voli (inutili) sotto casa. Ma anche la colpa e' di chi ha fomentato un mercato drogato, facendo pensare che sia normale avere il volo dal mio quartiere alla Kazzenberg di turno con le varie compagnie low cost.
 

AZ209

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Aeroporto Taranto, Confcommercio: “Senza voli nessun turismo”

L’affondo di Confcommercio Taranto contro le ritrosie di diversi esponenti politici della provincia brindisina in merito all’eventualità di una prossima riapertura dell’aeroporto Marcello Arlotta ai voli civili: “Noi al ‘Grande Salento’ non ci avevamo mai creduto, e oggi ne abbiamo la certezza”


«Quanto sta accadendo in queste settimane ne è la riprova, i tempi non sono maturi per la messa in campo di politiche e di strategie di marketing e di promozione che superino la dimensione provinciale e che traguardino ad una idea di sviluppo e di crescita regionale. La battaglia per la apertura ai voli civili dell’aeroporto di Taranto/Grottaglie non è una lotta di campanile o il capriccio di un territorio che vuole il suo ‘aeroporto sotto casa’». Così in una nota stampa Confcommercio Taranto in riferimento alle reazioni scaturite da alcuni esponenti della classe politica brindisina a seguito dell’approvazione della delibera regionale d’indirizzo che ha istituito un’Unità di missione che studi come rendere pienamente operativo l’Aeroporto Marcello Arlotta di Taranto-Grottaglie.

«Ai consiglieri regionali brindisini, insorti –con la benedizione di qualche testata che plaude alla reazione- in queste ore contro la delibera di indirizzo della Giunta regionale (con la quale si da il via libera alla costituzione di una unità di missione da parte della Società Aeroporti di Puglia che avrà il compito di rendere operativo in chiave commerciale, oltre che industriale, lo scalo di Grottaglie) andrebbe spiegato che quella di Taranto non è una richiesta in contrapposizione con Brindisi», specifica Confcommercio Taranto.

«Non si intende depotenziare il Papola Casale a vantaggio dell’Arlotta – precisa la nota stampa – ma semmai implementare l’offerta dei collegamenti con nuove compagnie e nuovi voli non solo nazionali, ma possibilmente anche intercontinentinentali, considerato che disponiamo di una pista di 3200 metri. E comunque la apertura di Grottaglie ai voli civili è da sempre avvertita come richiesta di un territorio marginalizzato dalla carenza di sistemi di collegamento, inadeguati a dare risposte ai bisogni di business, lavoro, studio, cultura e turismo della popolazione dell’intero arco jonico (Basilicata e Calabria comprese), e fortemente penalizzato per lo sviluppo delle attività turistico/ commerciali e culturali anche in una prospettiva di crescita dei flussi turistici».

Nel confutare tale prospettiva Confcommercio Taranto cita i dati Censis. «Infine due dati: il Censis prevede che nel prossimo ventennio il traffico aereo –sia nazionale che internazionale- raddoppi, lo stesso ministro De Rio in occasione del cinquantenario di Assaeroporti ha formalmente dichiarato che le città italiane e tutto il sistema Paese dovranno attrezzarsi per gestire tale aumento di traffico; il recente Piano della Mobilità turistica del MiBACT -presentato a settembre scorso- premette che “il turista è innanzitutto un viaggiatore” e che “non c’è turismo senza mobilità”».

«Vi si disegna – specifica la nota –un modello di accesso del turismo basato su porti, aeroporti e stazioni e sulla interconnessione alle reti locali. Taranto purtroppo, pur disponendo dei tre sistemi, non appare nella mappa grafica del Piano, nel senso cioè che la carta delle reti di trasporto oggi lascia fuori Taranto».

«Ciò deve farci concludere che ad oggi, senza infrastrutture di trasporto, Taranto non la si può considerare porta di accesso agli itinerari turistici e luogo di scambio culturale e sociale come indica il MiBACT nel suo ‘Viaggiare in Italia’».

Infine la domanda che Confcommercio Taranto lancia alla classe politica brindisina: «“Perché Taranto dovrebbe rassegnarsi a non coltivare un progetto di sviluppo e crescita della economia del turismo?” Ce lo spieghino i consiglieri regionali brindisini».

http://www.corriereditaranto.it/201...anto-confcommercio-senza-voli-nessun-turismo/
 

Planner

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Non ho niente ha che fare con né nulla contro Taranto e la Puglia, ma sopporto poco chi – ancor più se ha ruoli più o meno istituzionali – fa affermazioni non basate su dati oggettivi, su numeri, o – in questo caso – cita fonti (Censis, MiBACT) a caxxo di cane.
Allora, andiamo a guardarli questi numeri, gentilmente forniti dall’Istat.

Flussi turistici in provincia di Taranto:
- 2012: 252.587; variazione rispetto al 2011: +7,6%
- 2013: 258.745; variazione rispetto al 2012: +2,4%
- 2014: 260.688; variazione rispetto al 2013: +0,8%
- 2015: 270.475; variazione rispetto al 2014: +3,8%
- 2016: 282.019; variazione rispetto al 2015: +4,3%

Media del periodo 2012 – 2016: +3,8%.

Flussi turistici in Puglia:
- 2012: 3.225.974; variazione rispetto al 2011: -0,2%
- 2013: 3.187.740; variazione rispetto al 2012: -1,2%
- 2014: 3.271.410; variazione rispetto al 2013: +2,6%
- 2015: 3.434.839 variazione rispetto al 2014: +5,0%
- 2016: 3.731.182; variazione rispetto al 2015: +8,6%

Media del periodo 2012 – 2016: +3,0%.

Non sopporto la disonestà intellettuale.
Scusate lo sfogo.
 

AegeanA320

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23 Aprile 2017
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La distanza tra Bari e Taranto è più o meno quella che c'è tra me (sud-Milano) e MXP eppure non mi lamento più di tanto se ci devo andare, è così difficile percorrere questa distanza per chi vuole recarsi a Taranto? Non ci sono collegamenti? Deve diventare l'ennesimo mini aeroporto italiano a indebitarsi a forza di finanziare FR? boh...
 

Planner

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Al netto dei piagnistei, è difficile negare che la presenza di un aeroporto sia uno stimolo per il turismo.
Sì e no, o non necessariamente sì. Nel senso che:

1) quanto deve essere distante un aeroporto dall'area di destinazione perché possa essere considerato uno stimolo? Nello studio della Confcommercio che tu riporti si parla della provincia di Foggia come destinazione principale (pag. 4). Immaginando che si riferisca per lo più al Gargano, siamo a 150-160 km dall'aeroporto di Bari. Questo non impedisce a Foggia di detenere il primato regionale degli arrivi;
2) di che turismo parliamo? Balneare, culturale, escursionistico, ecologico? Di che target e di che provenienza: famiglie, giovani italiani, pensionati tedeschi? Di che permanenze parliamo: giorni, settimane? Ogni fascia, ogni gruppo ha le sue determinanti principali, e fra queste non c'è sempre la piena accessibilità. Parlare in uno studio (quello della Confcommercio) genericamente di "turismo" serve abbastanza a poco, mentre sarebbe importante distinguere i diversi target e, quindi, le diverse funzioni di preferenza;
3) quale potrebbe essere l'effetto di un investimento in una struttura aeroportuale? Di quanto potrebbero incrementarsi i flussi in arrivo: punti percentuali o solo decimi di punto? Si tratterebbe comunque di incrementi marginali (nel senso microeconomico del termine). Conviene sempre?
 

belumosi

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Conviene sempre?
Certo che no.
Però la tabella con le variazioni di arrivi e presenze negli ultimi anni nelle provincie pugliesi, lascia poco spazio all'immaginazione. C'è una correlazione diretta tra la vicinanza degli aeroporti e la maggiore crescita. Più ci si allontana dagli scali, meno si cresce. Tutte e 6 le provincie confermano questo dato.
Detto questo, anche provincie come Taranto che non dispongono di uno scalo, hanno avuto una crescita.
Ma Bari e Brindisi hanno decisamente una marcia in più.
Poi, come ho scritto prima, bisogna fare bene i conti.
 

Planner

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Mi sa che la fai un po’ facile. Potrebbe essere una correlazione del tutto casuale, anche perché lo studio non mostra i singoli valori della serie storica.
Ti faccio un esempio con i dati Istat della provincia di Napoli (tasso di crescita annuo degli arrivi):

2009: -4,7%
2010: +7,6%
2011: +11,9%
2012: -1,9%
2013: -8,2%
2014: +3,6%
2015: +18,3%
2016: +9,3%

Media del periodo: +4,5%

Come vedi, si tratta di un andamento particolarmente errabondo: è impossibile identificare una correlazione statisticamente significativa con la presenza dell’aeroporto, pure molto vicino e collegato ad ogni località turistica, isole comprese.
Sono sempre più convinto che il fattore “aeroporto” sia un falso mito rispetto allo sviluppo del turismo, mentre troverei molto più strategici altri elementi: servizi adeguati, strade decenti, collegamenti terrestri efficienti, tariffe per il noleggio auto. Fine.
 

belumosi

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@Planner

Le variazioni annuali secondo me dicono il giusto, perchè possono essere condizionate da particolari eventi (dal meteo al terrorismo).
Sarebbe interessante avere per la Campania, così come per le altre regioni, uno specchietto analogo quello pubblicato nel documento pugliese, con la variazione di arrivi e presenze nel corso di vari anni suddiviso per province.
 

Planner

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Parli di quello di pag. 7?

Proviamo così:

Variazione arrivi, tasso medio annuo periodo 2008-2016

Napoli: +4,5%
Avellino: -3,8%
Benevento: -6,2%
Caserta: +1,1%
Salerno: +0,3%

Adesso, però, non dirmi che il tasso decresce all'aumentare della distanza con l'aeroporto. Il perché non si possa lo hai detto tu stesso: "perchè possono essere condizionate da particolari eventi (dal meteo al terrorismo)." e, aggiungo io, dalla presenza/promozione di particolari attrattori.

Per le altre regioni rimando a http://dati.istat.it
 
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londonfog

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La distanza tra Bari e Taranto è più o meno quella che c'è tra me (sud-Milano) e MXP eppure non mi lamento più di tanto se ci devo andare, è così difficile percorrere questa distanza per chi vuole recarsi a Taranto? Non ci sono collegamenti? Deve diventare l'ennesimo mini aeroporto italiano a indebitarsi a forza di finanziare FR? boh...
Non per difendere l'aeroporto di Taranto ma non credo che i collegamenti stradali e ferroviari consentano tempi di percorrenza simili a sud-Milano, MXP (traffico a parte). Detto questo, personalmente credo che BRI e BDS bastino, anche se la pista a Grottaglie c'e' gia' e voli di linea per Taranto ci sono stati ai tempi dell'ATI (e credo anche sucessivamente con una compagnia che credo si chiamasse AliNord)
 

Marco Clemente

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Non per difendere l'aeroporto di Taranto ma non credo che i collegamenti stradali e ferroviari consentano tempi di percorrenza simili a sud-Milano, MXP (traffico a parte). Detto questo, personalmente credo che BRI e BDS bastino, anche se la pista a Grottaglie c'e' gia' e voli di linea per Taranto ci sono stati ai tempi dell'ATI (e credo anche sucessivamente con una compagnia che credo si chiamasse AliNord)
I collegamenti stradali sono l'unica cosa che in Puglia non manca... BR e TA sono collegati egregiamente da una super strada, BA e TA dall'autostrada...
 

Renato

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Curiosità in breve: ieri ho visto su fr24 un 773 Swiss che faceva t&g a Taranto; cercando su Google si trovano vari articoli che confermano questa abitudine, anche con altri modelli della flotta Swiss.
 

Andreag00

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Curiosità in breve: ieri ho visto su fr24 un 773 Swiss che faceva t&g a Taranto; cercando su Google si trovano vari articoli che confermano questa abitudine, anche con altri modelli della flotta Swiss.
Notato su FR24 BCS1/3 a fare addestramento lì più e più volte. Non essendo aperto commercialmente è sempre disponibile per fare touch&go
 

AZ209

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L'aeroporto di Taranto più grande e funzionale: da settembre i lavori

Partirà a settembre il restyling totale dell'aeroporto di Taranto-Grottaglie, un progetto di riassetto funzionale da sette milioni di euro presentato ieri mattina a Taranto, e illustrato dal direttore tecnico di Aeroporti di Puglia Donato D'Auria alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dell'assessore allo Sviluppo economico Mino Borraccino, del sindaco del capoluogo Rinaldo Melucci e del sindaco di Monteiasi Cosimo Ciura.

Assente, in polemica, il sindaco di Grottaglie Ciro D'Alò, che non ha partecipato alla conferenza stampa, come ha fatto anche il presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, che invece ha raggiunto palazzo di città ma non si è accomodato al tavolo (riferiamo tutto in altro articolo). I lavori dello Spaceport di Grottaglie riguarderanno anche il primo tronco della via di rullaggio, che collega il piazzale e la pista di volo.

A settembre, invece partiranno i lavori del piazzale sosta degli aeromobili, che consistono in una riqualificazione e nell'ampliamento di quello esistente. Si passerà dagli attuali 17mila metri quadri a 45mila, e saranno posizionati stalli per due aeromobili B737/800, due aeromobili A320 e un aeromobile B717. Quindi aerei Ryanair, Alitalia, Eurowings, Wizzair, EasyJet, Turkish, Volotea. L'obiettivo annunciato infatti sarebbe anche quello di aprire ai voli civili, oltre alle attività dello spazioporto e dell'industria aeronautica, e ai servizi di cargo e logistica che dovrebbero incrementarsi con l'arrivo di Yilport nel porto di Taranto. Il governatore Emiliano si è soffermato sulla questione dei voli civili, che infiamma il dibattito con le associazioni. «Ho parlato con il boss di Ryanair e l'ho pregato di valutare l'ipotesi di far diventare l'aeroporto di Taranto Grottaglie una base operativa di Ryanair: lo stiamo facendo anche con i cinesi, ma le previsioni di traffico da Taranto non sono sufficienti, per ora, per rendere economica la gestione di voli per qualunque destinazione. Noi cercheremo di rendere più attrattivo possibile il terminal, è un bellissimo progetto».

Gli spazi e le funzioni aeroportuali saranno incrementati: le attuali superfici al piano terra passeranno dagli attuali 2,4 mila metri quadri a 2,9 mila, il 20 per cento in più, mentre quelle al primo piano passeranno da 960 metri quadri a 1,4 mila, il 45 per cento in più. La superficie della zona Partenze si triplica rispetto agli attuali 260 metri quadri, mentre l'area arrivi passerà da 265 a 480 metri quadri. Verrà realizzato anche un nuovo impianto di smistamento bagagli e sono previsti interventi di riconfigurazione della viabilità di accesso e del parcheggio auto per l'illuminazione diffusa, con torri faro a led. Ci saranno due nuovi vani scala rivestiti con materiale lapideo locale, con un richiamo alla tradizione locale della ceramica di Grottaglie attraverso motivi decorativi tipici. Il finanziamento di sette milioni di euro messo a disposizione della Regione deriva dalle economie della delibera Cipe 62/2011, per 5 milioni di euro, e dai due milioni di euro a valere sulle risorse legate alle royalty idrocarburi. Inoltre, hanno riferito, si è già conclusa la riqualificazione dell'hangar Leonardo, per un importo pari a 5 milioni di euro.

«Tutti gli interventi, esclusi quelli già previsti a settembre, andranno in gara a dicembre», ha detto Borraccino, che poi ha parlato anche di ricadute occupazionali. «Penso non soltanto a quelli diretti, cioè ai nuovi assunti eventualmente da Aeroporti di Puglia per la gestione dell'aeroporto, che avranno credo numeri esigui, ma soprattutto agli indiretti, per quello che può svilupparsi attorno a un aeroporto».

https://www.quotidianodipuglia.it/taranto/l_aeroporto_di_taranto_piu_grande_e_funzionale_da_settembre_i_lavori-4658356.html
 

davidegr

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L'aeroporto di Taranto più grande e funzionale: da settembre i lavori


Il governatore Emiliano si è soffermato sulla questione dei voli civili, che infiamma il dibattito con le associazioni. «Ho parlato con il boss di Ryanair e l'ho pregato di valutare l'ipotesi di far diventare l'aeroporto di Taranto Grottaglie una base operativa di Ryanair: lo stiamo facendo anche con i cinesi, ma le previsioni di traffico da Taranto non sono sufficienti, per ora, per rendere economica la gestione di voli per qualunque destinazione. Noi cercheremo di rendere più attrattivo possibile il terminal, è un bellissimo progetto».



https://www.quotidianodipuglia.it/taranto/l_aeroporto_di_taranto_piu_grande_e_funzionale_da_settembre_i_lavori-4658356.html


Quindi Emiliano conferma che non esiste un traffico che possa giustificare l'apertura di voli di linea commerciali però cercheranno di rendere più attrattivo il terminal. A che pro ? anche lui ha fatto scuola da Cetto Laqualunque ?
 

AbruzzoNelCuore

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Mah un altro aeroporto? Che poi servirebbe nemmeno la Puglia ma la Basilicata se andiamo a vedere, i numeri non ci sono non scherziamo.
 

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Peoplefly ‘chiede’ l’aeroporto ‘Arlotta’. AdP frena e chiarisce

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Una concreta possibilità per tornare a volare dall’aeroporto Arlotta. A renderlo noto è il Comitato Pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie. La società Peoplefly di Cagliari, secondo il Comitato, ha ufficialmente offerto ad Aeroporti di Puglia collegamenti passeggeri per l’aeroporto di Taranto.
“Apprendiamo che la società Peoplefly di Cagliari ha ufficialmente offerto ad Aeroporti di Puglia collegamenti passeggeri stabili e settimanali da Taranto-Grottaglie per Fiumicino, Pisa, Bologna, Malpensa e Tirana – afferma il Comitato -. L’offerta, ci fa sapere la società cagliaritana (dandoci l’esclusiva delle informazioni), è stata pressoché accolta dal gestore (AdP – ndr). Mancano solo alcuni dettagli operativi (i giorni e gli orari settimanali) conclusivi per l’avvio delle rotte (4 nazionali e 1 estera) previsto per winter 2019-2020. È stata espressa da Aeroporti di Puglia massima soddisfazione della proposta che non si sovrappone alle utenze di Bari e Brindisi e che rilancerà il nostro aeroporto soprattutto verso l’enorme bacino della Basilicata e il Nord Calabria. Non appena avremo aggiornamenti ve li renderemo noti. Per il momento ci auguriamo il buon fine della trattativa”.
Peoplefly ha sede nel capoluogo sardo, organizza voli turistici e, per la cronaca, nello scorso anno non ha attraversato un buon momento dopo la segnalazione di aver venduto voli fantasma ed esser stata sanzionata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per 50mila euro (https://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/viaggi-tempo-libero/news/peoplefly#). Non resta che sperare, quindi, che i problemi siano stati superati da Peoplefly e che, in un’ottica di rilancio della società, si concretizzi il rapporto con Aeroporti di Puglia per la riattivazione dell’Arlotta con voli passeggeri.
A stretto giro è arrivata la nota di Aeroporti di Puglia: “Con riferimento a quanto annunciato dal Movimento Aeroporto Magna Grecia di Taranto circa l’avvio di voli dall’aeroporto di Taranto Grottaglie, si precisa che a fronte di una prima richiesta, Aeroporti di Puglia non ha ricevuto ad oggi ulteriori proposte da parte di soggetti, proposte che seguissero modalità coerenti e tipiche per questo tipo di trattative commerciali. Aeroporti di Puglia, ha sempre assicurato la propria disponibilità a confrontarsi con i vettori, secondo le normali procedure che regolano i rapporti commerciali tra aeroporti e compagnie”.
 

davidegr

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Peoplefly ‘chiede’ l’aeroporto ‘Arlotta’. AdP frena e chiarisce

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scusate il crossposting ma qui c'è il top delle meraviglie: https://www.facebook.com/AreoportoMGTaranto

Invasati ultras di Grottaglie che se la giocano con gli altri di Trapani, Comiso e Crotone, scali che dovrebbero domani.
Ai post delle sanzioni ricevute da Peoplefly per la vendita dei biglietti di voli fantasma il gestore della pagina risponde con una sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione alla paper airline per l'accesso agli atti della continuità territoriale in Sardegna che nulla centra con la vendita dei voli fantasma. Per non parlare del fatto che il leit motiv di questi invasati, in maggioranza AF (non auto focus), è che Brindisi ruba i passeggeri di Taranto.
 

flapane

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Secondo me c'è spazio anche per un JFK, viste le parti in gioco, specie visto l'enorme bacino di Basilicata e nord Calabria.

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