Stai parlando di una compagnia che non ha praticamente asset se non gli slot a LGW (aerei in leasing, motori in power by the hour il resto non vale nemmeno la pena di essere menzionato). Se un azionista dice "fatevi furbi, io non ci sto" e DY finisce a terra, gli azionisti non ricevono niente. L'azienda non ha niente che valga la pena di vendere.Quindi, secondo voi e ricapitolando, gli azionisti della Norwegian, creditori per 1 mld di euro, danno fiducia ad un progetto fallimentare a vs modo di pensare, con il rischio non solo di non recuperare il debito vantato, ma addirittura incrementarlo??
Non credi che, seguendo questa linea (un po' pessimistica) ci sia qualcosa che non torni? Un po' elementare dire, o così o ciccia.
O questi obligazionisti non ci capiscono nulla di finanza... o i norvegesi sono degli ottimi burloni o magari il progetto presentato (con relative garanzie) soddisfa gli obbligazionisti.
A voi la scelta. (Razionale e non di pancia)
Dal 2013 a questa parte questo è quello che dicono i numeri.Quindi mi stai dicendo che norwegian consapevole di un progetto che non funziona e che porta debiti a dismisura continua imperterrita su questa strada, a generare ancor piu debiti?
Ma certo che t'ho risposto.Appunto, non mi hai risposto.
Non essere in grado di rimborsare un bond di quella cifra è un segnale molto grave...Quindi, secondo voi e ricapitolando, gli azionisti della Norwegian, creditori per 1 mld di euro, danno fiducia ad un progetto fallimentare a vs modo di pensare, con il rischio non solo di non recuperare il debito vantato, ma addirittura incrementarlo??
Non credi che, seguendo questa linea (un po' pessimistica) ci sia qualcosa che non torni? Un po' elementare dire, o così o ciccia.
O questi obligazionisti non ci capiscono nulla di finanza... o i norvegesi sono degli ottimi burloni o magari il progetto presentato (con relative garanzie) soddisfa gli obbligazionisti.
A voi la scelta. (Razionale e non di pancia)
SìMa secondo te una procedura di dilazione da quasi 1 mld può essere interpretata con un non ti pago, quindi o questo o picche?
Non ti illudere. Norwegian non è United, Delta o American - vettori che hanno perso miliardi su miliardi per anni e anni dopo il 2001: quelle aziende avevano alle spalle rispettivamente Chase, American Express e Citibank, per le quali il business delle linee aeree è molto remunerativo (fra payment processing e carte di credito cobranded). Norwegian non muove i consumi quanto una major americana e non ha alle spalle interessi economici particolarmente significativi.O magari ci sono interessi economici un attimino più grandi rispetto a quello che pensiamo?
Io non sono sicuro al 100% di dove siano i creditori in oggetto nell'ordine di ripartizione: se - come credo - sono creditori chirografari, sono costretti ad accettare la dilazione sulla base delle promesse campate in aria. Che alternativa hanno? I bond che hanno in mano sono praticamente invendibili e il vettore evidentemente non ha liquidità sufficiente per pagare: meglio, dunque, accettare la (pur mediocre) collateralizzazione del credito che rischiare la bancarotta oggi.Una proposta di dilazione da 1 miliardello non si basa su delle promesse campate in aria. (E questo lo sappiamo tutti, soprattutto i bondholders!)
Il senso è il seguente: nel 2016 i creditori in questione hanno scommesso sul futuro della compagnia finanziandola a un tasso molto ragionevole del 7.25%. Hanno perso la scommessa.Dal mio punto di vista, questa compagnia non è messa cosi male come si pensa. Altrimenti tutto questo non avrebbe senso.
I creditori dei quali si parla non sono azionisti. Gli azionisti posseggono frazioni dell'azienda. Coloro che hanno acquistato bond hanno semplicemente prestato denaro all'azienda (senza garanzie, e a un tasso d'interesse del 7.25%). E non rischiano di incrementare il proprio credito perché non prestano ulteriore denaro bensì prorogano la scadenza del credito in cambio della sua collateralizzazione.Quindi, secondo voi e ricapitolando, gli azionisti della Norwegian, creditori per 1 mld di euro, danno fiducia ad un progetto fallimentare a vs modo di pensare, con il rischio non solo di non recuperare il debito vantato, ma addirittura incrementarlo??
No.Non credi che, seguendo questa linea (un po' pessimistica) ci sia qualcosa che non torni?
Sì. Come insegnava Onofrio del Grillo: "vuoi sapere la procedura? Io i soldi non li caccio, e tu non li becchi". O come dice sempre mio padre, citando "l'articolo quinto: chi ha i soldi in tasca ha sempre vinto".Un po' elementare dire, o così o ciccia.
Che molti di essi non ci capissero nulla era ovvio già nel 2016, quando comprarono i bond NAS 07 con un tasso di interesse del 7.25%. Altri avranno comprato i bond nel marzo 2018, quando il prezzo crollò e si potevano comprare $100 di credito (più gli interessi del 7.25%) con $88: questi speculatori magari hanno preso un rischio più consapevole in cambio di un premio potenziale maggiore, sperando che l'azienda arrivasse a dicembre 2019 con (accesso a) liquidità sufficiente.O questi obligazionisti non ci capiscono nulla di finanza...
Puoi fare tu stesso una scelta assai razionale se lo credi opportuno: puoi acquistare alcuni di quei bond dagli obbligazionisti. Gli ultimi a essere passati di mano la settimana scorsa sono stati venduti a 83.75 (quindi chi ha prestato 100 pensando di ricevere in cambio 100 più 7.25% annuo di interessi ha venduto il credito con una perdita del 16.25%). Se proprio ritieni che Norwegian abbia un asso nella manica, sia protetta da interessi economici importanti, e sarà ancora fra noi nel 2021 alla nuova scadenza dei bond... comprane tu. Fai un'offerta: secondo me a 75 trovi un sacco di venditori. Se Norwegian fallisce prima del 2021 recuperi qualcosa forse dal collaterale che è stato aggiunto ai bond (gli slot a LGW). Se Norwegian ti ripaga il debito realizzi un bel guadagno - più del 45%.o i norvegesi sono degli ottimi burloni o magari il progetto presentato (con relative garanzie) soddisfa gli obbligazionisti.
A voi la scelta. (Razionale e non di pancia)
Nessuna SpA chiude baracca prima di aver tentato tutto: non è nell'interesse degli azionisti - che in caso di fallimento perdono tutto l'investimento; non è nell'interesse dei creditori, che in caso di fallimento rimangono in maggioranza scoperti. Finché c'è ossigeno si prova a respirare, si provano a invertire le tendenze negative.Vorrei capire insieme a voi ragazzi.. Una compagnia indebitata fino all osso, dove a detta di alcuni non puo funzionare, che progetti ha secondo voi, per continuare a farsi del male nel prossimo futuro?
Solo ieri con la crisi Iran/SaudiNessuna SpA chiude baracca prima di aver tentato tutto: non è nell'interesse degli azionisti - che in caso di fallimento perdono tutto l'investimento; non è nell'interesse dei creditori, che in caso di fallimento rimangono in maggioranza scoperti. Finché c'è ossigeno si prova a respirare, si provano a invertire le tendenze negative.
Norwegian non ha praticamente più accesso al credito. Già lo scorso febbraio S&P Global la considerava più rischiosa di Flybe, Croatia Airlines e Aeroflot. Ora nemmeno gli strozzini...
Norwegian non può pagare i lessor in ritardo perché si vedrebbe gli aerei confiscati. Aeroporti e fornitori avranno relativamente poca pazienza. Rimango 'sti benedetti obbligazionisti col cerino in mano. Nel frattempo il vettore prova a (s)vendere il vendibile fra i propri asset per fare cassa. Fin qua tutto bene.
I problemi più grossi sorgono nel momento in cui il vettore deve svendere anche posti per fare cassa: quello è un problema enorme perché pone le esigenze finanziarie di breve termine in diretta contraddizione con le esigenze strategiche dell'azienda di aumentare (al più presto!) gli yield.
Per arrestare il bagno di sangue e far durare la cassa il vettore dovrà chiudere un bel po' di rotte, presumibilmente quelle maggiormente in perdita. Questo è inevitabile ma pone almeno un problema: è difficile ridurre le dimensioni di un'azienda e contemporaneamente ridurre i costi unitari. Solitamente i costi unitari diminuiscono con l'aumento della dimensione dell'azienda (economia di scala). Non so poi quali siano i costi di una riduzione di organico: spesso mandare a casa lavoratori comporta nell'immediato dei costi e va ulteriormente a gravare sulla cassa.
Ai lavoratori dovrà essere chiesto uno sconticino. Ora che Ryanair non assume piloti, coi fallimenti di Wow, Aigle Azur e compagnia bella, i dipendenti saranno incentivati a dare una mano.
Non conosco l'assetto societario del vettore. Forse la cosa migliore - se tecnicamente e legalmente possibile - sarebbe chiudere interi rami d'azienda. La stessa esistenza - per esigenze legate ai diritti di traffico e forse al diritto del lavoro - di Norwegian Air Argentina, Norwegian Air UK, Norwegian Air International e Norwegian Long Haul è probabilmente una sovrapposizione di costi e funzioni insostenibile per le dimensioni complessive di Norwegian.
L'ordine di 737 MAX è sicuramente in ballo: la cosa più semplice è annullarlo (senza penali, vista la condizione del programma). Un miracolo potrebbe verificarsi qualora il vettore dovesse riuscire a sopravvivere ancora un po'. Rinegoziando il contratto con Boeing, potrebbe ottenere un grosso sconto e utilizzare nei prossimi anni i MAX per sostituire gli NG a prezzi di saldo, riducendo il costo medio degli aerei che opera. Ma è fantaviazione.
Ah, già: il prezzo del petrolio è in salita...
Riduce le attivita su MAD ma in cambio mantiene le sue basi a LPA e TFS che dovevano inizialmente essere chiuse, ma visto la mossa di Ryanair che chiude le basi nelle Canarie, Norwegian ha deciso di mantenerle.Norwegian chiude i collegamenti a medio raggio da MAD
https://www.lavanguardia.com/econom...lineas-ryanair-canaria-sindicatos-ajuste.html
Il bue che dice cornuto all'asino.Dopo le chiusure di Aigle e XL i franzosi si sono un pelino arrabbiati..
France will file a complaint about Norwegian Air Shuttle with the European Commission
The French Minister of Economy and Finance announced Sunday his intention to file a complaint with the European Commission about the public aid that benefits the low-cost airline Norwegian Air Shuttle, which is in great financial trouble.
As a guest of the “Grand Jury” programme of RTL-LCI-Le Figaro, Bruno Le Maire estimated that the insolvency of French airline XL Airways, in particular, was explained “in part” by the competition of Norwegian, the third-largest European low-cost airline behind Ryanair and EasyJet. The stiff competition has upset the market with reduced transatlantic rates, at the cost of high debt for all airlines involved.
“It breaks prices, it is in debt, but it has Norwegian public support, and that I cannot accept,” said Le Maire. “The competition rules must be the same for everyone,” he said. “We cannot accept it in Europe, we cannot accept it either from Norway. Hence, I will write to the European Commission next week to tell them, ‘Put it right,’” said the minister.
Norway is not part of the European Union, but accepts most of its legislative texts.
Source: Le Figaro and Reuters