Ernest cambia “pelle”: via gli Airbus arrivano gli ATR – Naviganti.org
Sarà un nuovo vettore regionale italiano operante una flotta di proprietà di nuovi ATR72-600
10 Agosto 2020
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Nella giornata di mercoledì 05 agosto c.a. si sono incontrate, in videoconferenza, il Presidente Chady El Tannir Presidente e CEO della Compagnia, il Dott. Sostero Alfredo, il Dot. Mauro Martinoia consulente del lavoro per la Società, il Sig. Stefano Di Cesare rappresentante nazionale CISL, il Sig. Umberto Leon rappresentante nazionale CISL, il Sig. Silvano Luciano RSA PN CISL, Mirko Aliberti rappresentante nazionale UILT, il Sig. Tonino Muscolo rappresentante nazionale UILT, il Sig. Marco Lupi RSA UILT PN, il Sig. Marco Nanni RSA UILT GROUND ed. L’incontro è stato richiesto per verificare e affrontare la situazione aziendale. Di seguito quanto emerso: A seguito della liberalizzazione degli accordi bilaterali tra l’Italia e l’Ucraina, purtroppo le 28 su 35 frequenze in possesso della Ernest hanno perso il loro valore economico che, di conseguenza, non sono state più classificate come asset dell’Azienda. A seguito di quanto sopra evidenziato, il Management aziendale ha concentrato gli sforzi su un cambio di business model anche a seguito dei nuovi scenari riguardanti il trasporto aereo nazionale, europeo e mondiale: contrazione passeggeri, contrazione dell’offerta e buona tenuta del mercato nazionale. Il nuovo piano, supportato a livello tecnico da attori importanti, determina un cambio di “pelle” della Ernest che andrà a costituirsi come nuovo vettore aereo regionale italiano operante un’ampia flotta di proprietà di nuovi ATR72-600. Il progetto, ambizioso, ha ricevuto e continuerà a ricevere il supporto del Governo italiano, finalizzato a sostenere l’intera filiera dell’industria dell’aviazione italiana e a supportare la ripresa dell’economia regionale italiana, vitale per la ripartenza e il superamento della crisi economica causata dall’attuale pandemia Covid-19. ATR è un aeromobile italo-francese, di proprietà al 50% del Governo italiano tramite Leonardo SpA ed è costruito in gran parte in Italia. Il progetto prevede destinazioni regionali domestiche ed internazionali e operareà su aeroporti regionali oggi sottoutilizzati, sviluppando il business e il turismo domestico Tutti gli aeromobili saranno immatricolati in Italia portando un beneficio anche ad altre realtà nazionali. Le rotte, che saranno nella sua totalità oltre 70, e che al momento non vengono diffuse per questioni di riservatezza, sono in massima coesione e in completa assenza di contrasto con il network Alitalia e di Trenitalia Il piano prevede il totale assorbimento del personale Ernest attualmente in forza e richiederà, a regime, l’integrazione con altro personale. Il piano sarà finanziato da un fondo di investimento con il benestare del Governo italiano che considera il progetto strategico. Prima di venerdì è attesa la lettera di intenti dell’investitore (che verrà visionata dai sindacati), documento che supporterà, insieme al progetto, la richiesta di proroga dei termini di presentazione del concordato preventivo ed il piano di rilancio al Tribunale di Milano. La richiesta, NON ANCORA PRESENTATA alla data della riunione, sarà subordinata alla sopra evidenziata situazione. I sindacati CISL e UILT, verificata la lettera di intenti e ritenuta seria (il contenuto della stessa rimarrà comunque riservata), supporterà il piano di rilancio. Entro la settimana corrente è attesa la convocazione dell’azienda da parte dei ministeri competenti per l’analisi del piano che si terrà a inizio Settembre. Alla riunione parteciperanno tutti gli attori interessati tramite i loro rappresentanti: MIT, MEF, MISE, ENAC (già a conoscenza del piano), Consorzio ATR, Fondo di investimento. Il progetto, che vedrà la approvazione del piano entro fine settembre, prevede il primo volo a metà dicembre 2020. di conseguenza, dovrà essere depositato presso il Tribunale di Milano il Piano Industriale ed il Concordato Preventivo che prevedrà, tra l’altro, il pagamento al 100% di quanto spettante per regolarizzare il DURC e dare cosi accesso al FSTA. Il consorzio ATR sta collaborando con l’azienda per dare il massimo supporto all’operazione. Nel dettaglio, il piano si comporrà di 16 nuovi aeromobili ATR72-600 che verranno acquistate nell’arco di 4 anni. L’Azienda garantirà i passaggi macchina previsti ai propri dipendenti in essere in CIGS Le basi operative saranno, nell’ordine, Fiumicino, Bergamo, Parma, Ancona, Bari. E’ in progetto, ma al momento non rientrano nei numeri sopra citati, eventuale acquisizione di ATR/72 versione full cargo (da valutare in corso di sviluppo del piano). In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Rilancio poi convertito in legge, al personale in forza verrà garantito quanto previsto per i livelli salariali minimi. In previsione della prossima riunione del FSTA che dovrebbe avvenire verso il 11 agosto, le parti concordano che, comprovato il progetto, le OO.SS. chiederanno al Fondo di congelare la domanda di Ernest (che in caso contrario risulterebbe non approvabile causa DURC negativo), in modo da guadagnare un mese, fino alla successiva riunione a fine settembre (periodo che potrebbe vedere regolarizzato il DURC e quindi far ottenere un parere favorevole al pagamento della integrazione salariale.