Alitalia e decreto rilancio


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aamilan

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Secondo me, visto che nessuno (nemmeno gli esperti) sa quali rotte LR potranno essere competitive e profittevoli e vista la spietata concorrenza di compagnie aeree che si sono fatte le ossa da decenni, tenendo botta e non ricorrendo continuamente all'aiuto di "Mamma Stato", la "nuova" AZ deve puntare sull'unica cosa che noi abbiamo e gli altri no e che ci rende unici nel mondo: ( la Mafia, verrebbe da dire..."queste rotte LR sono cosa nostra, non provare a metterci i bastoni tra le ali"...) L'ITALIANITÀ! Un servizio ground e inflight unici al mondo con trattamento esclusivo dall'economy alla business, una perfezione in tutti gli aspetti del volo che ci devono invidiare addirittura in Medio Oriente. Alitalia ha un nome, stuprato, ricoperto di merda e calpestato, ma ha un nome glorioso e questo nome deve ritornare ad essere sinonimo di perfezione ed esclusività. Poi, piano piano, arriverebbero anche le rotte.
scusa ma senza numeri che totorotte pretendi? Pre covid quelle profittevoli erano verso nord america, asia (zone gia' ben presidiate, intendiamoci). l'India e' sempre un terno al lotto perche' carichi tanta gente ma a prezzacci e se non hai degli yield buoni in premium/business non fai molti soldi, a meno che tu non abbia dei costi davvero bassi. Rimanendo a FCO sicuramente da potenziare i voli verso l'Africa, pero' non ti saprei dire le rotte esatte.
 

vipero

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L'ITALIANITÀ!
Bisogna cominciare quindi ad abituarli da subito, perché poi quando scendono dall'aereo si ritrovano a fronteggiare l'ATAC, la COTRAL, FS e FN... Meglio traumatizzarli subito, tipo: "scusi il volo è ritardato di 10 ore, si metta in fila per il ristoro" - alla fine della coda diranno che si trovavano nella coda sbagliata, ma tanto ormai è ora d'imbarcarsi che il volo è pronto - "l'abbiamo accorpato ad altri due che dovevamo fare ieri".
 

BHA 604

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Eh... quindi, a parte la solita ironia e il dileggio (che non fanno mai male) le proposte CONCRETE dalla piccionaia quali sono?
Perché mi sembra che siamo tutti bravi a criticare qualunque piano ma poi siamo leggerini a fare proposte concrete. O no?
Anche qui si parla molto di fumo, ma di concreto poca roba. Io sono forse il più grande detrattore di questa Alitalia e dello schifo che si porta appresso da troppi anni, ma è chiaro che rilanciarla è una impresa colossale.
Sai secondo me cosa servirebbe davvero? Frequenze e destinazioni servite con aerei dimensionati in modo corretto.
AZ non vola o ha frequenze minime/in code sharing sui Balcani, IST, Aberdeen, Manchester, Amburgo non vola su quasi nessuna delle destinazioni petrolifere a corto/medio raggio ad iniziare da Baku ed Erbil.
Come hanno già detto altri, molto più titolati di me, servirebbe pensare ad un network basato sui transiti più che sul portare le persone in Italia.
 
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Io non voglio essere cattivo ma le storie sul servizio, l'italianità... sono fregnacce.

Le compagnie di successo sono tali perchè tengono sotto controllo i costi e non perdono soldi dove volano. La tanto decantata Emirates ha un prodotto di Business su metà della flotta è indietro su tutti (2-3-2, spesso nemmeno full flat) ma ciononostante fa soldi. E lo fa non perchè ha l'IFE piú figo o la doccia a bordo: lo fa perchè il suo break even load factor è tipo 65% e viaggia in media sul 75-80% (ante Covid). Idem Ryanair, idem IAG, idem chivvepare. C'è un motivo per cui le boutique airlines, le full-business, le compagnie coi fronzoli chiudono una dietro l'altra: tra un volo a 100 e un volo a 200 ma collo sciambagn la gente vola a 100.

Alitalia dovrebbe per prima cosa volare da e per dove fa soldi, ma questo vorrebbe dire abbandonare certi posti, certe pratiche, certi modelli. Vorrebbe dire, in primis, lasciar perdere Linate. E non si farà mai.
 

Dancrane

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...
Come hanno già detto altri, molto più titolati di me, servirebbe pensare ad un network basato sui transiti più che sul portare le persone in Italia.
Esattamente, devi pensare a riempire gli aerei, non al semplice P2P e alla rotta blasonata. Air Italy aveva tentato la strada dell'andare a prendere gente negli USA ed in Canada per portarla in India: tra l'ostracismo delle americane e la scarsa disponibilità di sopportare le perdite elevate dell'avvio di una qualunque rotta di LR (e mille altri motivi più o meno noti), Mumbai ha resistito 10 giorni, giusto per fare un esempio. Devi crearti un network che ti riempia sino all'ultimo posto disponibile, non importa la destinazione finale del passeggero ma quanto riesci a marginare. Fondamentalmente il problema di AZ sono i costi della struttura e la sempre maggiore disaffezione della clientela. Pensare di riconquistare quote di mercato adesso non è cosa semplice, a maggior ragione quando altri ti suggeriscono dove devi volare (e dove devi portare la gente, nel bel paese dove non c'è più una grande azienda, un museo aperto la domenica, dove non vieni rapinato appena esci dall'aeroporto dal primo tassista abusivo...) e chissenefrega dei margini.
 

Flyfan

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trovato!!! nessuno fa voli intraregionali e intraprovinciali. Non ci sono abbastanza aeroporti per farlo? Si fanno e si creano posti di lavoro. Poi non dite che mancano le idee.
 
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Charter2017

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No. La "piccionaia" è composta da chi mangia pop corn commentando le disgrazie altrui poi, quando chiedi "voi che fareste", iniziano tremori inconsulti, sudorazione profusa e disagio...tipico di quasi la totalità dei 60 milioni di Italiani.
P.S. A Roma c'è un detto che descrive bene tutto ciò ma è sconveniente scriverlo.
 

Charter2017

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Io non voglio essere cattivo ma le storie sul servizio, l'italianità... sono fregnacce.

Le compagnie di successo sono tali perchè tengono sotto controllo i costi e non perdono soldi dove volano. La tanto decantata Emirates ha un prodotto di Business su metà della flotta è indietro su tutti (2-3-2, spesso nemmeno full flat) ma ciononostante fa soldi. E lo fa non perchè ha l'IFE piú figo o la doccia a bordo: lo fa perchè il suo break even load factor è tipo 65% e viaggia in media sul 75-80% (ante Covid). Idem Ryanair, idem IAG, idem chivvepare. C'è un motivo per cui le boutique airlines, le full-business, le compagnie coi fronzoli chiudono una dietro l'altra: tra un volo a 100 e un volo a 200 ma collo sciambagn la gente vola a 100.

Alitalia dovrebbe per prima cosa volare da e per dove fa soldi, ma questo vorrebbe dire abbandonare certi posti, certe pratiche, certi modelli. Vorrebbe dire, in primis, lasciar perdere Linate. E non si farà mai.
Ma che vuol dire? Che il servizio di bordo non fa la differenza? Allora ben venga Ryanair con i posti in piedi e il cesso a 1 euro!
 

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Esattamente, devi pensare a riempire gli aerei, non al semplice P2P e alla rotta blasonata. Air Italy aveva tentato la strada dell'andare a prendere gente negli USA ed in Canada per portarla in India: tra l'ostracismo delle americane e la scarsa disponibilità di sopportare le perdite elevate dell'avvio di una qualunque rotta di LR (e mille altri motivi più o meno noti), Mumbai ha resistito 10 giorni, giusto per fare un esempio. Devi crearti un network che ti riempia sino all'ultimo posto disponibile, non importa la destinazione finale del passeggero ma quanto riesci a marginare. Fondamentalmente il problema di AZ sono i costi della struttura e la sempre maggiore disaffezione della clientela. Pensare di riconquistare quote di mercato adesso non è cosa semplice, a maggior ragione quando altri ti suggeriscono dove devi volare (e dove devi portare la gente, nel bel paese dove non c'è più una grande azienda, un museo aperto la domenica, dove non vieni rapinato appena esci dall'aeroporto dal primo tassista abusivo...) e chissenefrega dei margini.
Un micro-appunto: riempire =/= fare soldi. Jet Airways caricava un sacco di gente sui voli da Milano, e pure Air India fa lo stesso, ma Jet non faceva una lira e penso neppure Air India.
 

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Ma che vuol dire? Che il servizio di bordo non fa la differenza?
Il servizio a bordo è un fattore minoritario nella scelta di una compagnia sopra un'altra. Orari, frequenze e prezzo sono i fattori principali. Poi ci sono gli accordi di agenzia, programmi di fidelizzazione e via dicendo.

Al di là della mole di dati (che avevo e che purtroppo non ho più, ma in rete ci sono un bel po' di articoli accademici a riguardo) che lo confermano, ci sono dei dati empirici: Ryanair, "coi posti in piedi e il cesso a un euro" (entrambe boutade, ovviamente) è la compagnia aerea più profittevole del mondo. Etihad, con la doccia in aereo, la first-appartamento e la first-first con tanto di maggiordomo vestito da pinguino, ha perso decine di miliardi di dollari negli ultimi anni e sta per ridimensionarsi brutalmente. In Europa non c'è più nessuno che vola short-haul con un prodotto di Business 'dedicato'. Le all-business hanno praticamente tutte chiuso... e bla bla bla.
 

Dancrane

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Ma che vuol dire? Che il servizio di bordo non fa la differenza? Allora ben venga Ryanair con i posti in piedi e il cesso a 1 euro!
Figliolo, cerca di renderti conto che il fatto che TU scelga in funzione del servizio di bordo NON significa che il mondo intero lo faccia. Se FR pre covid trasportava 124 milioni di passeggeri (facendo utili da capogiro) un motivo ci sarà. Se BA, AF/KL, IB, LH e TUTTI gli altri fanno soldi ed AZ no, forse è perchè i rigatoni al basilico del menù Campania sono una discriminante per te e... basta.
Le aziende scelgono in funzione degli sconti che ottengono e degli orari, i frequent flyer in funzione della tessera, i comuni mortali del costo dei biglietti. Il tuo pasto, l'italianità della compagnia, il brunch al Colosseo (restaurato, però) sono semplici paturnie tue. Legittime, ma solo ed esclusivamente tue.
 

magick

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Io non voglio essere cattivo ma le storie sul servizio, l'italianità... sono fregnacce.

Le compagnie di successo sono tali perchè tengono sotto controllo i costi e non perdono soldi dove volano. La tanto decantata Emirates ha un prodotto di Business su metà della flotta è indietro su tutti (2-3-2, spesso nemmeno full flat) ma ciononostante fa soldi. E lo fa non perchè ha l'IFE piú figo o la doccia a bordo: lo fa perchè il suo break even load factor è tipo 65% e viaggia in media sul 75-80% (ante Covid). Idem Ryanair, idem IAG, idem chivvepare. C'è un motivo per cui le boutique airlines, le full-business, le compagnie coi fronzoli chiudono una dietro l'altra: tra un volo a 100 e un volo a 200 ma collo sciambagn la gente vola a 100.

Alitalia dovrebbe per prima cosa volare da e per dove fa soldi, ma questo vorrebbe dire abbandonare certi posti, certe pratiche, certi modelli. Vorrebbe dire, in primis, lasciar perdere Linate. E non si farà mai.
Tutto molto bello e condivisibile, ma anche volendo volare dove non si perdono soldi, in una situazione di alta competitività su tutte le rotte, puoi anche avere un break even load factor del 60% dovrai comunque erodere quote di mercato a competitor molto più forti per riempire gli aerei: come lo fai?
Altrimenti ha ragione tiefpeck e il problema non sono più i costi o l'intromissione politica, semplicemente Alitalia non ha mercato.
 

Dancrane

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Tutto molto bello e condivisibile, ma anche volendo volare dove non si perdono soldi, in una situazione di alta competitività su tutte le rotte, puoi anche avere un break even load factor del 60% dovrai comunque erodere quote di mercato a competitor molto più forti per riempire gli aerei: come lo fai?
Altrimenti ha ragione tiefpeck e il problema non sono più i costi o l'intromissione politica, semplicemente Alitalia non ha mercato.
Il mercato c'è, per AZ come per chiunque, ed è determinato dalla gente che prende un aereo, non importa il motivo. Sta alla tua capacità andare a rubare il passeggero alla concorrenza. Così non fosse, non ci sarebbe mercato per i ristoranti, per le automobili, per le lavatrici e per qualunque cosa.
Ho "lavorato" per qualche anno nel ramo editoriale: ho sempre visto edicolanti lamentarsi, prima perchè gli riducevano l'aggio, poi perchè vendevano nei supermercati, poi perchè "non posso vendere le pile perchè mi costa il registratore di cassa"... I sopravvissuti (andate a vedere i numeri dei punti vendita chiusi...) sono quelli che sono stati in grado di cavalcare l'opportunità diversificando l'offerta (dalle ricaricabili ai biglietti del bus, ai gratta e vinci, ai servizi), senza piangersi addosso. Tutti (TUTTI) quelli che speravano nella ripresa del giornale cartaceo quando già stavano apparendo i primi iPhone e Tablet sono ancora lì (se non sotto un ponte) che aspettano "il mercato".
 
Stato
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