Alitalia e decreto rilancio


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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E alla societa' attuale fanno un'altro prestito ponte?
L'attuale ha ancora cassa, anche perché ha ridotto moltissimo le uscite fra leasing pay per use, personale in CIGS, nessun rimborso ecc... Fra l'altro per la questione dei mancati rimborsi comincia a paventarsi un problema legato alla procedura di A.S. in quanto in commissario di nomina pubblica non può accettare che non vengano concessi legittimi rimborsi per salvaguardare la cassa. Il punto è che prima o poi qualche pax arrabbiato arriverà a presentare un esposto nei confronti del commissario e il fatto che da 4-5 mesi non si dia attuazione alle pratiche di rimborso potrebbe essere un grosso problema.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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MF scrive che le lancette di AZ tornano indietro e che di nuovo la scelta del partner sarà tra Lufthansa (sponsorizzata dal governo) e Delta (preferita da Lazzerini).
La scelta avverrà dopo la presentazione del piano e la approvazione della UE ed i rilievi di Bruxelles dovranno essere recepiti. Si parla di un avvio con poco meno di 70 aerei e si utilizzeranno nella prima fase quelli esistenti per poi crescere nell’arco di piano (che si sviluppa su un periodo di 7 anni) con una flotta di proprietà (andrà fatta la scelta tra Airbus e Boeing).
La flotta sarà presa in leasing finanziario a differenza di quanto accade oggi (leasing operativo). AZ pagherà a rate ma alla fine gli aeromobili saranno di sua proprietà.
 

BGW

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30 Marzo 2008
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CMN
EZE non riparte neppure a settembre. Le autorità argentine non riapriranno lo spazio aereo il 2 settembre come annunciato, ma sembra entro i due mesi successivi. Proseguiranno quindi solo voli ad hoc.
 

BAlorMXP

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27 Febbraio 2006
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Ciò che trovo assurdo è l’esser passati dall’Hostess che urlava “banditi” ai capitani coraggiosi, finita miseramente al Grande Fratello, all’hostess di stesso livello che, al contrario, guida la task force di Alitalia. A quando l’elezione papale?


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Mazingaro

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5 Dicembre 2007
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Qualcuno glielo ha spiegato alla "esperta" senatrice che il problema di Alitalia non sono gli stipendi bassi delle low-cost? Se il mio contratto verrà uniformato a quello collettivo nazionale (cioè di Alitalia) il mio stipendio sarà ridotto sensibilmente e alla fine otterranno l'effetto inverso rispetto a quello che si erano prefissati. Senza parole
 

13900

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26 Aprile 2012
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Che poi ci stracciamo le vesti per Alitalia e per gli handler, dove ci sono situazioni come quella di Alpina e i contratti sono peggiori, tutti se ne strafregano bellamente.
 

skymax

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25 Marzo 2009
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Qualcuno glielo ha spiegato alla "esperta" senatrice che il problema di Alitalia non sono gli stipendi bassi delle low-cost? Se il mio contratto verrà uniformato a quello collettivo nazionale (cioè di Alitalia) il mio stipendio sarà ridotto sensibilmente e alla fine otterranno l'effetto inverso rispetto a quello che si erano prefissati. Senza parole
La norma prevede che il ccnl sia la retribuzione minima sotto la quale non andare. Quindi se percepisci di più non avrai nulla da temere...
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Una flotta con due modelli. Gli europei Airbus A320 per i voli brevi e medi, gli americani Boeing 787 Dreamliner per i collegamenti intercontinentali. Soprattutto: una flotta nuova, acquistata con sconti di almeno il 50% e in grado di portare benefici operativi di 100 milioni di euro l’anno, oltre ai circa 200 milioni di risparmi dovuti al minor consumo di carburante. È su questi velivoli che si dovrebbe basare — una volta a regime — la nuova Alitalia a trazione pubblica guidata dai vertici designati Fabio Maria Lazzerini (amministratore delegato) e Francesco Caio (presidente). È quanto spiegano al Corriere della Sera quattro diverse fonti che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a parlarne con la stampa.



Gli investimenti
Le stesse fonti sottolineano che non è stato ancora sottoscritto alcun accordo e quindi molto può cambiare, ma confermano che ci sono già stati i primi contatti tra alcuni rappresentanti della newco (che dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni) e i dipartimenti delle vendite delle rispettive aziende. Passi che rivelano un primo orientamento dei nuovi vertici aziendali italiani sulla «pelle» che dovrebbe avere l’aviolinea nella sua prossima vita, forte anche dei 3 miliardi di euro di dotazione finanziare per avviare l’attività. E che comprendono anche il progressivo cambio delle «macchine» dei voli regionali dai brasiliani Embraer agli Airbus A220, originariamente della canadese Bombardier.



I jet per i voli brevi e medi
La doppia scelta Airbus-Boeing, proseguono le fonti, risponde a diverse logiche. Riducendo i modelli a due — gli A320 e i B787 — si ottimizzano i costi operativi e di manutenzione. Per i collegamenti corti e medi gli Airbus sono quasi obbligati perché è lo stesso tipo di velivolo nella flotta attuale e perché le spese — e i tempi — di transizione verso i Boeing 737 sarebbero elevate. Secondo gli esperti che seguono il settore per ogni A320 la nuova Alitalia potrebbe sborsare 39,3 milioni di euro (contro un prezzo di listino di 91 milioni), se invece optasse per la versione «neo» degli A320 — più moderni ed efficienti — allora il costo salirebbe a 44,5 milioni.


I velivoli a doppio corridoio
La partita principale però si gioca sui velivoli a doppio corridoio impiegati per le tratte intercontinentali. Sono aeromobili che costano di più e che per Alitalia assumono in qualche modo anche una connotazione geopolitica. A favorire i Boeing 787 — rivelano due delle fonti — non è soltanto il fatto che sembrano adattarsi meglio alle esigenze di network del vettore tricolore, ma anche che una parte dell’aereo è realizzata in Italia, negli stabilimenti Leonardo in Puglia. Da oltre dieci anni l’ex Finmeccanica tra Foggia e Grottaglie costruisce lo stabilizzatore orizzontale e le sezioni centrale e centro-posteriore della fusoliera. Comprare i Dreamliner avrebbe ricadute positive sull’economia nazionale. L’aviolinea dovrebbe optare per il doppio modello 787-8 e 787-9: il primo ha un prezzo di listino di 215 milioni, ma verrebbe venduto ad Alitalia a 108 milioni — stando alle fonti —, il secondo costa 253 milioni, ma potrebbe essere portato nell’hub di Fiumicino per 134 milioni.


Gli aeromobili di CityLiner
L’altro capitolo riguarda la divisione regional di Alitalia, CityLiner. Ad oggi la compagnia — che vola con un proprio Certificato di operatore aereo — è composta da soli velivoli Embraer da 88 e 100 posti. I vertici designati della newco — spiegano le fonti — hanno in mente di rinnovare la flotta progressivamente con gli Airbus A220, all’origine conosciuti come Bombardier Cs100 e 300, poi acquistato dal colosso europeo. L’A220-100 — la più piccola della categoria — potrebbe costare alle casse di Alitalia 31 milioni di euro, stimano gli esperti (contro un prezzo di listino di 73 milioni), mentre per la versione A220-300 dovrebbero servire 36 milioni (82 milioni di prezzo di listino). Piccolo particolare: sempre Leonardo realizza gli stabilizzatori verticali e orizzontali dell’A220.


I colossi dell’aerospazio
«Alitalia è per Boeing un cliente stimato e di lunga data», spiega al Corriere una portavoce del colosso aerospaziale americano. «Come con tutti i nostri clienti, abbiamo un dialogo costante sulle future esigenze della loro flotta. I dettagli di queste discussioni, tuttavia, sono commercialmente riservati». «Non commentiamo sulle trattative con i nostri clienti perché queste sono confidenziali», aggiunge via e-mail un altro portavoce di Airbus. Dietro le quinte, però, le fonti sostengono che Airbus sia impegnata a strappare a Boeing anche la commessa per i voli di lungo raggio offrendo gli A330neo e gli A350. Ma per spuntarla anche su questo fronte — ammettono — il colosso europeo dovrebbe offrire i velivoli con sconti del 65-70%, insomma a prezzi stracciati. O quasi.

lberberi@corriere.it


 

londonfog

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"Quattro diverse fonti che chiedono l'anonimato". Ma se parlassero di strategie di rete, gli aerei servono per far volare persone su determinate rotte. Pensate prima ai mercati da servire e alle rotte, e poi parlate di aerei. Perche' quando leggo "...viene fatto in Italia" a me viene da pensare a qualche gioco politico per cercare di mantenere in piedi un sistema che non e' capace di stare in piedi da solo.
 

BAlorMXP

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"Quattro diverse fonti che chiedono l'anonimato". Ma se parlassero di strategie di rete, gli aerei servono per far volare persone su determinate rotte. Pensate prima ai mercati da servire e alle rotte, e poi parlate di aerei. Perche' quando leggo "...viene fatto in Italia" a me viene da pensare a qualche gioco politico per cercare di mantenere in piedi un sistema che non e' capace di stare in piedi da solo.
Brancolano nel buio più totale senza sapere da che parte iniziare. Danno in mano alla Lupo, una ex-hostess che, con tutto il rispetto, non mi sembra possedere una visione economica e progettuale da portare un’azienda da decadi in rosso alla novella Singapore Airlines. Mi sembrano dei bambini con in mano un mucchio di banconote del Monopoli, indecisi se investire in Pennsylvania Avenue o a Park Place.


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