Alitalia: cambia tutto?


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Paolì

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5 Dicembre 2014
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Pisa
Veramente osceno. La mancanza della presa USB poi, è ormai inaccettabile su un volo di lungo raggio
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Il Messaggero fa sapere che si è aperta una breccia: il rientro in pista di Germàn Efromovich, imprenditore boliviano con tre cittadinanze (brasiliana, colombiana, polacca).

Efromovich, che tramite Synergy a metà luglio si era manifestato con Mediobanca che, quale advisor di Fs cercava alleati per dar vita alla cordata, secondo quanto risulta a Il Messaggero, ieri si sarebbe riaffacciato al Mise attraverso l’advisor Antonio Guizzetti, patron della Guizzetti & Associates. Dopo un primo contatto, il consulente avrebbe preannunciato per le prossime ore una proposta scritta.

L’ipotesi Efromovich, qualora fosse confermata, sarebbe provvidenziale perché scongiurerebbe la nazionalizzazione che vede l’Europa contraria e la liquidazione della compagnia, che è una delle soluzioni appannaggio dei commissari in assenza di una opzione industriale. L’idea sarebbe di prendere il posto di Atlantia nella cordataFs-Tesoro-Delta

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leerit

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3 Settembre 2019
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MF scrive che oggi l'AD di Lufthansa Carsten Spohr sara' a Roma ed incontrera' il Ministro Patuanelli.
 

Cesare.Caldi

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14 Novembre 2005
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Veramente osceno. La mancanza della presa USB poi, è ormai inaccettabile su un volo di lungo raggio
Gli interni dei 777 AZ in economy sono ormai in uno stato pietoso, oltre ad avere IFE che spesso si blocca o non funziona per nulla, niente prese USB e un maxi set top box che occupa gran parte dello spazio per i piedi, è presente su diverse file. Finchè non saranno rifatti gli interni secondo me i 777 AZ sono un prodotto da evitare almeno in Y.
 

Betha23

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22 Settembre 2015
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Quant'è la percentuale dei voli AZ a Fiumicino, calcolata sul totale? (voli ed eventualmente passeggeri)
16,6M ossia il 40% del totale passeggeri transitati da FCO. ( non so se comprende i transiti o solo le partenza e arrivi).

Il totale passeggeri AZ 2018 è stato di 21,5M quindi il 77% dei passeggeri sono passati d Fco.
 

antser

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1 Ottobre 2016
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Gli interni dei 777 AZ in economy sono ormai in uno stato pietoso, oltre ad avere IFE che spesso si blocca o non funziona per nulla, niente prese USB e un maxi set top box che occupa gran parte dello spazio per i piedi, è presente su diverse file. Finchè non saranno rifatti gli interni secondo me i 777 AZ sono un prodotto da evitare almeno in Y.
Per questo aspetto AZ è in buona compagnia; fatevi un volo su un 340 AF (se ci sono ancora) o su un 330 KL, per esempio; quello che presi io un paio di anni fa aveva i sedili rotti (e posti venduti regolarmente) e schermi che si vedevano o tutti bianchi o tutti neri: un insulto. Solo che le altre compagnie gli aerei li stanno cambiando.
C'è poi almeno un 777 AZ con ife moderno - tipo quelli di DL per capirci; anzi forse è l'unico aereo AZ con ife moderno.

Ma tutto questo andrà perduto come lacrime nella pioggia: è tempo (si spera) di morire
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Per questo aspetto AZ è in buona compagnia; fatevi un volo su un 340 AF (se ci sono ancora) o su un 330 KL, per esempio; quello che presi io un paio di anni fa aveva i sedili rotti (e posti venduti regolarmente) e schermi che si vedevano o tutti bianchi o tutti neri: un insulto. Solo che le altre compagnie gli aerei li stanno cambiando.
C'è poi almeno un 777 AZ con ife moderno - tipo quelli di DL per capirci; anzi forse è l'unico aereo AZ con ife moderno.

Ma tutto questo andrà perduto come lacrime nella pioggia: è tempo (si spera) di morire
...e meno male che per partito preso (di alcuni) quelle piu' scarse, sciatte, vecchie e schifose sono le US...
 

ploncito

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24 Luglio 2018
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ex MLA, ora AMS
Per questo aspetto AZ è in buona compagnia; fatevi un volo su un 340 AF (se ci sono ancora) o su un 330 KL, per esempio; quello che presi io un paio di anni fa aveva i sedili rotti (e posti venduti regolarmente) e schermi che si vedevano o tutti bianchi o tutti neri: un insulto. Solo che le altre compagnie gli aerei li stanno cambiando.
C'è poi almeno un 777 AZ con ife moderno - tipo quelli di DL per capirci; anzi forse è l'unico aereo AZ con ife moderno.

Ma tutto questo andrà perduto come lacrime nella pioggia: è tempo (si spera) di morire
Ti do il mio limitato feedback su KL: negli ultimi 3 mesi ho preso 4 volte i loro 330 e ho sempre trovato interni nuovi. Forse in questi anni li hanno cambiati/stanno cambiando.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
e daje a tirar giu' chiacchiere, ipotesi, azzardi...ora e' turno del nostro berberone che teorizza il grounding AZ!
Grafico se aprite il link.

L’ANALISI
Un giorno senza Alitalia: il Paese disconnesso
Ecco cosa accadrebbe nei primi giorni se la compagnia dovesse fallire: niente voli tra Roma e il Nord-Est dell’Italia, stop ai collegamenti diretti con il Brasile. Le rotte in monopolio e quelle a forte maggioranza: il nostro grafico
di Leonard Berberi

È il 9 marzo 2020. Il giorno prima, una domenica, il governo si è arreso: per Alitalia non c’è alcuna speranza. La compagnia va chiusa. I dipendenti mandati a casa. Gli aerei lasciati a terra. Quelli a noleggio restituiti ai proprietari. I passeggeri vanno riprotetti — se possibile — su altri vettori per voli diretti alternativi. Ma non può essere così per tutti. Su alcune tratte opera solo Alitalia. Come la Roma-Trieste. O la Roma-Trapani. O la Roma-Genova. O la Roma-Rio de Janeiro. O la Milano Linate-Perugia. O la Milano Linate-Reggio Calabria. E così al netto del treno e della macchina, l’unica soluzione è fare scalo altrove. Ammesso che poi esista un modo via cielo per arrivarci a destinazione.

L’analisi
Sono almeno 26 i collegamenti diretti — da Fiumicino e dalla struttura cittadina del capoluogo lombardo — che verrebbero a mancare da un giorno all’altro se Alitalia dovesse fallire. Località nazionali, soprattutto, ma anche estere. A cui si potrebbero aggiungerne altre sei dove il vettore tricolore ha la stragrande maggioranza dei posti offerti. È quanto emerge da un’analisi del Corriere della Sera incrociando le programmazioni delle compagnie che operano nel nostro Paese e tenendo conto anche degli aeroporti alternativi (Malpensa, Bergamo-Orio al Serio, Roma Ciampino). Un esperimento questo, è bene precisarlo, per capire le eventuali ricadute concrete. E che mostra come sul lato europeo-intercontinentale l’impatto negativo sarebbe inferiore rispetto a quello domestico.

Le conseguenze
È un’analisi che neutralizza i problemi economici di Alitalia (evidenti, la liquidità della cassa si riduce di oltre 700 mila euro al giorno) e mostra la fotografia di un’Italia che finirebbe per essere a tratti disconnessa nello scenario peggiore. Almeno per i primi giorni. In alcuni casi per settimane. Perché come ammettono quattro dirigenti di alcune delle più grandi low cost d’Europa — quelle che oggi hanno un’agilità maggiore nello spostare personale e flotta a seconda dei flussi — «il collasso di Alitalia sarebbe un’opportunità, ma anche un problema: non ci sono abbastanza aerei per rimpiazzare in fretta la domanda». E il fermo dei Boeing 737 Max (ordinati da Ryanair) complica eventuali piani di sostituzione. Tutti questi dirigenti — che hanno parlato col Corriere solo dietro garanzia dell’anonimato — rivelano di aver studiato da tempo l’ipotesi di un’Italia senza Alitalia.

Niente voli diretti
Ecco allora che chi vive e lavora a Roma, per esempio, non avrebbe nell’immediato un modo diretto per volare a Trapani o gli resterebbe soltanto la low cost Ryanair che offre la metà dei collegamenti per Palermo e Catania. La Sardegna, poi, è di fatto coperta da Alitalia grazie anche al regime della continuità territoriale. C’è soltanto Alitalia anche per Napoli, Pisa, Firenze e Bologna. Città non così distanti dalla Capitale e che potrebbero essere raggiunte con i treni dell’Alta velocità. Ma se Roma non è la destinazione, ma un transito per il mondo o dal mondo, lo scenario è diverso. Eppoi ci sono le tratte dirette per Trieste, Venezia, Verona, Genova, Torino, Bergamo, Milano Linate, Lamezia Terme e Reggio Calabria che hanno solo Alitalia come compagnia aerea. Da Milano (considerando Linate, Malpensa, Bergamo), poi, c’è solo Alitalia per Perugia, Trieste, Reggio Calabria. E chi vuole andare in Brasile? Da Roma non avrebbe più voli diretti. Così come non ci sarebbero voli diretti per Città del Messico.

Persone e merci
Gli stessi manager delle compagnie rivali raccontano come certi collegamenti oggi operati da Alitalia potrebbero sparire per sempre perché in perdita. «Per le low cost che si concentrano sul mercato “punto a punto” e che non prevedono lo scalo questi non avrebbero senso», raccontano. Voli che potrebbero avere un significato per Alitalia — che si muove sul corto-medio e lungo raggio — perché segmenti utili all’interno di una origine-destinazione più ampia (ad esempio Venezia-Roma-New York). O perché ha un risvolto positivo sulla collettività spostando non solo le persone, ma anche le merci.

lberberi@corriere.it
https://www.corriere.it/cronache/19...so-cd159b0a-114d-11ea-957c-6caba63f0e63.shtml
 

RogerWilco

Utente Registrato
15 Maggio 2014
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67
....e chi vuole andare in Brasile? Da Roma non avrebbe più voli diretti. Così come non ci sarebbero voli diretti per Città del Messico.
lberberi@corriere.it
https://www.corriere.it/cronache/19...so-cd159b0a-114d-11ea-957c-6caba63f0e63.shtml

Credo che per questo probabilmente anche i romani se ne farebbero una ragione prenotando via Lisbona o Madrid, Francoforte, Parigi, o Amsterdam o via qualche altro hub ben collegato con FCO... come del resto fanno nelle maggior parti delle altre città Italiane.
 

nonflier

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19 Luglio 2018
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Non vorrei che ora iniziasse una campagna media per far credere che AZ è essenziale al Paese, che senza AZ l'Italia si ferma e si finisce in recessione (se già non lo si è) e quindi, se non si materializza a breve qualche cordata (ipotesi sempre meno probabile), che occorre nazionalizzare AZ nell'interesse del Paese (i costi per la nazionalizzazione sarebbero cioè comunque inferiori ai danni di un ipotetico fallimento di AZ).
 
Stato
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