AIR SARDINIA - CHI NE SA DI PIU'?


vce145

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Buongiorno,
sull'ultimo numero di JP4 ho letto con interesse a pagina 10 un piccolo articolo circa una "reunion" di ex dipendenti di AIR SARDINIA.
Tale compagnia che mi sembra operasse da Tortoli', era stata fondata da Corradino Corrias.
Nella foto dell'articolo vi sono ben tre aerei nella livrea della compagnia.
Qualcuno sa qualcosa o può raccontare la storia di questa linea aerea sarda?
Grazie
 

vce145

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4 Giugno 2007
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nessuno sa niente di storia, rotte, cause della chiusura, performances, numero dipendenti, etc etc
 

Nightjar

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31 Marzo 2012
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nessuno sa niente di storia, rotte, cause della chiusura, performances, numero dipendenti, etc etc
La storia di Air Sardinia è breve e travagliata.

Nell'autunno del 1985 l'allora presidente del Consorzio industriale di Tortolì-Arbatax, l'avvocato Luigi Fanni, commissionò uno studio alla società Santagostino di Milano per verificare la possibilità di potenziare l'aeroporto di Tortolì. L'imprenditore orsitanese Corradino Corrias, che in passato aveva già gestito una piccola compagnia aerea in Africa, si fece avanti proponendo di gestire lo scalo e di organizzare collegamenti aerei con Roma.

Due anni dopo Corrias riuscì ad ottenere in affitto la struttura aeroportuale e creò Air Sardinia che dal 18 giugno 1987 iniziò ad effettuare collegamenti aerei - utilizzando aeromobili Cessna e Islander da otto e dodici posti - tra Tortolì e Cagliari Elmas. Nello stresso periodo Alitalia concesse ad Air Sardinia di svolgere il collegamento aereo Cagliari-Alghero-Cagliari. Le tariffe dei collegamenti variavano da 58.000 a 80.000 lire. Poco dopo iniziarono anche le tratte verso Roma Fiumicino e successivamente verso Milano Linate, Bologna e per voli charter anche verso alcune destinazioni internazionali come Parigi.

Nel primo mese di attività Air Sardinia ottenne il rilevante risultato di trasportare 1500 passeggeri e alla fine dell'anno il totale raggiunse i 5000 passeggeri. Nel periodo di espansione, tra gli obiettivi di Air Sardinia c'era la copertura aerea di tutti gli scali dell'isola e per un certo periodo la compagnia riuscì a operare su Tortolì, Olbia, Cagliari ed Alghero. La Cagliari-Tortolì era trigiornaliera, mentre la Cagliari-Alghero e la Cagliari-Olbia erano coperte da due collegamenti al giorno.

L'impegno organizzativo e finanziario di Air Sardinia era notevole, considerando che si trattava di una realtà imprenditoriale locale che non era sostenuta da alcun contributo statale. Ciò nonostante, in quei primi anni la società riuscì ad acquisire una biglietteria e il locale di centraggio a Cagliari Elmas, ad aprire un ufficio ed operativo e di rappresentanza nel capoluogo sardo e a realizzare presso la base di armamento di Tortolì l'impianto radiocomunicazioni, il sistema di illuminazione della pista, il radiofaro, acquistando i mezzi antincendio e allestendo l'officina di manutenzione e relativo magazzino ricambi.

Tuttavia, dopo soli tre anni di servizio, la situazione precipitò e l'ultimo volo - un collegamento con Fiumicino - venne effettuato l'11 ottobre 1990; all'epoca si disse che Corrias non fosse riuscito ad onorare le rate per il pagamento della struttura aeroportuale che aveva in gestione.

L'avventura di Air Sardinia si concluse definitivamente il 17 febbraio 1993, giorno in cui il tribunale di Cagliari ne decretò ufficialmente il fallimento, con debiti per quasi 10 miliardi di lire, e con l'incriminazione per bancarotta fraudolenta e altri reati societari a carico di otto imputati, rappresentanti del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci che a suo tempo aveva retto le sorti della società aerea.

Questi gli aeromobili utilizzati da Air Sardinia:

Cessna Golden Eagle 421: I-MAME, I-LIOS
Beechcraft Super King Air 200: I-ALGH, I-ARBT, I-ARBX
Britten Norman Islander: I-KIMO, I-LILY
Fairchild SA-227 Metro III: I-ORIS, I-SASR

E qui di seguito l'orario AZ del 1989 che riporta Air Sardinia in copertina:

 
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Nightjar

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31 Marzo 2012
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C'e' qualcuno che si ricorda dove volavano Aliblu e Transavio?
Per caso Transavio era quella che operava lo Yak-40 in Italia?
Allora, Aliblu nacque a Roma nel 1986 e il 16 giugno 1987 iniziò il servizio con una flotta di 4 British Aerospace BAe-31 Jetstream (I-BLUA, I-BLUI, I-BLUO e I-BLUU). Il pacchetto di maggioranza della società era del costruttore, editore ed armatore (flotta Lauro) napoletano Eugenio Buontempo, già proprietario della Alileasing. Non riuscendo a creare utili, Aliblu si impegnò successivamente in un accordo di code-sharing con Alitalia, che già deteneva una quota del 10% della società. Tuttavia all'inizio del 1990, poco dopo l'immissione in flotta di altri due Jetstream (G-IBLW e G-IBLX), Aliblu cessò le operazioni e successivamente venne dichiarata fallita. Gli equipaggi vennero riassorbiti da Avianova, mentre alcuni migrarono in Sagittair. Le rotte coprivano molti scali minori nazionali, tra cui Bari, Foggia, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bergamo, Rimini, Milano Linate, Pisa, Pescara, Bologna e Reggio Calabria, ed alcuni scali esteri: Ginevra, Basilea, Lussemburgo, Hannover, Corfù, Marsiglia, Lione.


Foto archivio Aliblu - Un Jetstream in volo su Capri



Transavio è probabilmente la più antica compagnia aerea italiana ancora in attività, essendo stata fondata nel 1919 a Milano. Negli anni la società si occupò di trasporto merci, attività pubblicitaria, collaborazione con Il Corpo Forestale dello Stato e dalla metà degli anni '70 anche trasporto passeggeri con tratte che da Milano, Genova e Firenze collegavano l'isola d'Elba e altri centri minori della Toscana. L'attività di trasporto passeggeri si interruppe circa vent'anni dopo. Tra gli aerei utilizzati negli anni recenti, citiamo il Britten Norman Islander, Fokker F-27, Piper PA-18, Christen Husky, Piper Pa-32 Cherokee Six, Partenavia Viator, Piaggio P-166, Champion 7, Robin DR-300. Da notare che il 27 giugno 1980 l'Islander di Transavio con marche I-BADE ebbe un incidente all'isola d'Elba, fortunatamente senza conseguenze per equipaggio e passeggeri. Il relitto del velivolo è ancora visibile (e visitabile da parte di subaquei) su un fondale a 14m, al largo dell'isola.


Foto di Augusto Laghi che ritrae l'unico P-166 (I-PIAS) usato dalla Transavio dal 1982 al 1986 e poi abbandonato per diversi lustri allo scalo di Bresso, prima di essere completamente restaurato e rimesso in condizioni di volo (oggi con marche I-FENI) da un gruppo di appassionati di Guidonia

Un'ultima nota: la compagnia che ha usato gli Yak-40 era la Aertirrena, successivamente rilevata da Avioligure e quindi Alinord. È su questi aerei che ha prestato servizio la "mitica" Fiorenza de Bernardi.

Scusate per l'OT! :D
 
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