AA chiude 19 rotte internazionali tra cui: MXP-MIA, FCO-CLT e VCE-ORD


Cesare.Caldi

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American Airlines ha annunciato un drastico piano di ristrutturazione del network con il rinvio della ripresa di molte rotte alla summer 2021 e la chiusura definitiva di 19 rotte per la gran parte transatlantiche tra cui per l'Italia: Milano Malpensa-Miami, Roma-Charlotte e Venezia-Chicago.
Inoltre altre 4 nuove rotte che dovevano partire nella summer 2020 non partiranno.

Updated international schedule (not previously announced):
OriginDestinationSchedule change
Charlotte (CLT)Frankfurt (FRA)Service resumes summer 2021
CLTLondon (LHR)Service resumes winter 2020
CLTMunich (MUC)Service resumes winter 2020
Chicago (ORD)Barcelona (BCN)Service resumes summer 2021
ORDDublin (DUB)Service resumes summer 2021
ORDParis (CDG)Service resumes summer 2021
Dallas-Fort Worth (DFW)Beijing (PEK)Service resumes summer 2021
DFWBuenos Aires (EZE)Service resumes winter 2020
DFWLima (LIM)Service resumes winter 2020
DFWSao Paulo (GRU)Service resumes winter 2020
DFWRome (FCO)Service resumes summer 2021
DFWSantiago (SCL)Service resumes summer 2021
DFWTel Aviv (TLV)Service launches winter 2021
Los Angeles (LAX)Auckland (AKL)Service launches winter 2021
LAXLHRService resumes winter 2020
LAXSydney (SYD)Service resumes summer 2021
New York (JFK)CDGService resumes winter 2020
JFKBCNService resumes summer 2021
JFKEZEService resumes winter 2020
JFKRio de Janeiro (GIG)Service resumes winter 2021
JFKGRUService resumes winter 2020
JFKMadrid (MAD)Service resumes summer 2021
JFKMilan (MXP)Service resumes summer 2021
Miami (MIA)CDGService resumes summer 2021
MIAGIGService resumes winter 2020
MIAGRUService resumes Aug. 6, 2020
MIAMADService resumes summer 2021
MIASCLService resumes Aug. 5, 2020
Philadelphia (PHL)Amsterdam (AMS)Service resumes winter 2020
PHLDUBService resumes winter 2020
PHLLHRService resumes winter 2020
PHLManchester (MAN)Service resumes summer 2021
PHLMADService resumes winter 2020
PHLCDGService resumes summer 2021
PHLFCOService resumes summer 2021
PHLZurich (ZRH)Service resumes summer 2021
Phoenix (PHX)LHRService resumes winter 2020
Raleigh (RDU)LHRService resumes winter 2020
Seattle (SEA)Bangalore (BLR)Service launches winter 2021
SEALHRService launches summer 2021
SEAShanghai (PVG)New service subject to government approval

American will no longer operate the following routes:
OriginDestination
CLTBCN
CLTFCO
CLTCDG
DFWMUC
LAXHong Kong (HKG)
LAXEZE
LAXGRU
LAXPEK
LAXPVG**
MIABrasilia (BSB)
MIAMXP
ORDBudapest (BUD)*
ORDKrakow (KRK)*
ORDPrague (PRG)*
ORDVenice (VCE)
PHLBerlin (TXL)
PHLBUD
PHLCasablanca (CMN)*
PHLDubrovnik (DBV)
*American will not launch ORD—BUD, ORD—PRG, ORD—KRK and PHL—CMN as previously announced.

**Subject to government approval of SEA—PVG.

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Cesare.Caldi

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Daccordo che hanno chiuso anche diverse altre rotte ma la decisione sul MXP-MIA mi sembra esagerata per diversi motivi:
- con la chiusura di Air Italy, AA tornava ad avere il monopolio sulla rotta e ragionevolmente i prezzi medi degli biglietti si sarebbero alzati.
- chiudendo Miami perdono il traffico p2p, Miami è la seconda destinazione O/D da Milano verso gli USA, ma perdono anche tutti i transiti via MIA verso destinazioni di Caraibi e centro america, destinazioni che sono servite poco e male dall' hub AA di JFK.
- invece di chiudere del tutto avrebbero potuto provare a ridurre le frequenze mantenendo il volo 4x week.

Per tutte queste stesse ragioni penso che appena il mercato si riprenderà la MXP-MIA sarà una delle prime rotte che AA valuterà di riaprire.

Gli USA adesso devono concentrarsi sulla emergenza sanitaria, non avendo fatto un vero lockdown i contagi sono fuori controllo, credo che ormai per gli USA l'unica possibilità di uscirne sia il vaccino. Un volta risolto il problema sanitario l'economica USA potrà iniziare a ripartire e di conseguenza anche il traffico aereo aereo transatlantico. Direi che ci vorrà almeno uno o due anni.

Per SEA è una mazzata enorme perchè in pochi mesi dopo la chiusura di Air Italy, da Malpensa hanno perso voli diretti per Los Angeles, San Francisco e adesso Miami. Ormai Milano verso gli USA è collegata solo con New York e stagionalmente con Atlanta, per tutto il resto bisognerà fare scalo. Le major europee e i loro hub ringraziano e si preparano ad aspirare tutti questi pax.
 
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Purtroppo mi pare l’ennesimo inequivocabile segnale di un settore che attualmente almeno io percepisco in decomposizione avanzata. In questa industria e in quelle connesse non capisco chi possa sopravvivere senza attaccarsi alle casse statali.
 

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Purtroppo mi pare l’ennesimo inequivocabile segnale di un settore che attualmente almeno io percepisco in decomposizione avanzata. In questa industria e in quelle connesse non capisco chi possa sopravvivere senza attaccarsi alle casse statali.
Se continuano a imporre restrizioni su restrizioni è impossibile fare business in maniera sostenibile.

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aa/vv??

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Purtroppo mi pare l’ennesimo inequivocabile segnale di un settore che attualmente almeno io percepisco in decomposizione avanzata. In questa industria e in quelle connesse non capisco chi possa sopravvivere senza attaccarsi alle casse statali.
Per fortuna che il tuo nickname è Flyfan. Pensa se ti fossi chiamato Flyjinx ?
 
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Daccordo che hanno chiuso anche diverse altre rotte ma la decisione sul MXP-MIA mi sembra esagerata per diversi motivi:
- con la chiusura di Air Italy, AA tornava ad avere il monopolio sulla rotta e ragionevolmente i prezzi medi degli biglietti si sarebbero alzati.
- chiudendo Miami perdono il traffico p2p, Miami è la seconda destinazione O/D da Milano verso gli USA, ma perdono anche tutti i transiti via MIA verso destinazioni di Caraibi e centro america, destinazioni che sono servite poco e male dall' hub AA di JFK.
- invece di chiudere del tutto avrebbero potuto provare a ridurre le frequenze mantenendo il volo 4x week.
Ma appunto! Chi si crede di essere questo?
Cesare, questi i suoi contatti, vai asfaltalo!
vasuraja@aa.com
 
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TW 843

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6 Novembre 2005
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Gli USA adesso devono concentrarsi sulla emergenza sanitaria, non avendo fatto un vero lockdown i contagi sono fuori controllo, credo che ormai per gli USA l'unica possibilità di uscirne sia il vaccino. Un volta risolto il problema sanitario l'economica USA potrà iniziare a ripartire e di conseguenza anche il traffico aereo aereo transatlantico. Direi che ci vorrà almeno uno o due anni.
Ma appunto! Chi si credono di essere sti americani?
Cesare, asfaltali!
 

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Se continuano a imporre restrizioni su restrizioni è impossibile fare business in maniera sostenibile.

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Non sono d'accordo. Anche se ci fossero zero restrizioni, zero limiti, zero controlli della temperatura, mascherine, valigie in cappelliera e quant'altro... non si tornerebbe al 2019.

C'è stata tanta, troppa, crescita negli ultimi anni. Stando a dati che ho preso dai siti della Banca Mondiale e della IATA, il PIL pro-capite mondiale tra il 2010 e il 2018 aumentava, in media, dell'1.8% all'anno. Il numero di posti offerti dalle compagnie IATA aumentava del 5.7%. Dal 2017 in poi, se ci facciamo caso, era tutto un "yield in sofferenza" per tutti. Il mercato si è espanso tanto, troppo secondo me, e ad un certo punto la bolla è esplosa.

Guardiamoci intorno, le avvisaglie c'erano già: Norwegian stava già tagliando pre-Covid, i nuovi ordini di Emirates sono un downsizing (in materia di tipi di aerei), LH ed AF eliminavano i 380 di già etc etc. Io pensavo che la botta l'avrebbe data un rialzo del greggio, mentre è stata una pandemia; cosa senza dubbio peggiore.
 

I-DAVE

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Non sono d'accordo. Anche se ci fossero zero restrizioni, zero limiti, zero controlli della temperatura, mascherine, valigie in cappelliera e quant'altro... non si tornerebbe al 2019.

C'è stata tanta, troppa, crescita negli ultimi anni. Stando a dati che ho preso dai siti della Banca Mondiale e della IATA, il PIL pro-capite mondiale tra il 2010 e il 2018 aumentava, in media, dell'1.8% all'anno. Il numero di posti offerti dalle compagnie IATA aumentava del 5.7%. Dal 2017 in poi, se ci facciamo caso, era tutto un "yield in sofferenza" per tutti. Il mercato si è espanso tanto, troppo secondo me, e ad un certo punto la bolla è esplosa.

Guardiamoci intorno, le avvisaglie c'erano già: Norwegian stava già tagliando pre-Covid, i nuovi ordini di Emirates sono un downsizing (in materia di tipi di aerei), LH ed AF eliminavano i 380 di già etc etc. Io pensavo che la botta l'avrebbe data un rialzo del greggio, mentre è stata una pandemia; cosa senza dubbio peggiore.
Quoto, ma c'è anche da dire che, negli ultimi anni, l'industria nel suo complesso ha fatto registrare utili da record - sono solo dovuti ad un forte controllo sui costi?

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DaV
 

Cesare.Caldi

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Non sono d'accordo. Anche se ci fossero zero restrizioni, zero limiti, zero controlli della temperatura, mascherine, valigie in cappelliera e quant'altro... non si tornerebbe al 2019.
Sicuramente non si tornerebbe subito ai livelli di prima ma senza le restrizioni che complicano il viaggio e per le quali molti pax vengono scoraggiati dal viaggiare credo che la velocità del recupero del mercato sarebbe maggiore e diversi voli e rotte potrebbero essere riaperte in tempi brevi.

In particolare sarebbe fondamentale rimuovere quanto prima i vincoli all' ingresso nei vari paesi, in questo modo la crisi del settore diventerebbe una "semplice" crisi di domanda/offerta come già ce ne sono state tante in passato, anche se molto piu' grave del solito, ma quanto meno non ci sarebbero vincoli esterni che impediscono la possibile ripresa dei voli.
 
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Quoto, ma c'è anche da dire che, negli ultimi anni, l'industria nel suo complesso ha fatto registrare utili da record - sono solo dovuti ad un forte controllo sui costi?

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DaV
Principalmente è il prezzo del carburante. Se guardi il prezzo del Brent, dal 2014 è sceso dai 70$ ai 40$, livello che non ha mai più sforato. Malgrado ciò puoi vedere il crollo degli utili tra il 2017 e il 2018 in quel grafico: in quel periodo è iniziata la "sovracapacità" e gli yields in caduta.

Sicuramente non si tornerebbe subito ai livelli di prima ma senza le restrizioni che complicano il viaggio e per le quali molti pax vengono scoraggiati dal viaggiare credo che la velocità del recupero del mercato sarebbe maggiore e diversi voli e rotte potrebbero essere riaperte in tempi brevi.

In particolare sarebbe fondamentale rimuovere quanto prima i vincoli all' ingresso nei vari paesi, in questo modo la crisi del settore diventerebbe una "semplice" crisi di domanda/offerta come già ce ne sono state tante in passato, anche se molto piu' grave del solito, ma quanto meno non ci sarebbero vincoli esterni che impediscono la possibile ripresa dei voli.
Eliminare vincoli senza avere cure è, secondo me, poco furbo. Possiamo discutere quanto vogliamo su quanto faccia male o meno questo virus, ma la realtà è che, in UK, ci sono state 65.000 morti in eccesso nei primi 6 mesi del 2020 rispetto alla media. Sessantacinquemila. Ventimila di più delle morti civili del Blitz. Io capisco che si voglia andare in giro; anche io vorrei tanto, tantissimo, fare quei viaggi che volevo fare quest'anno; la Patagonia m'è rimasta in gola, e anche il giro in Ladakh che volevo fare... però allo stesso tempo, finchè non ci sono modi - vaccini, cure, quello che vuoi - per ridurre l'impatto del Covid non si può fare. Perchè l'impatto non sono soltanto i malati di Covid, è anche gente che non può operarsi, gente che non può fare chemioterapia, e via dicendo.
 

Viking

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Sicuramente non si tornerebbe subito ai livelli di prima ma senza le restrizioni che complicano il viaggio e per le quali molti pax vengono scoraggiati dal viaggiare credo che la velocità del recupero del mercato sarebbe maggiore e diversi voli e rotte potrebbero essere riaperte in tempi brevi.

In particolare sarebbe fondamentale rimuovere quanto prima i vincoli all' ingresso nei vari paesi, in questo modo la crisi del settore diventerebbe una "semplice" crisi di domanda/offerta come già ce ne sono state tante in passato, anche se molto piu' grave del solito, ma quanto meno non ci sarebbero vincoli esterni che impediscono la possibile ripresa dei voli.
Cesare, mi spieghi perché secondo te hanno messo le restrizioni? Abbiamo capito che vuoi viaggiare, abbiamo capito che l’hai preso in quel posto n volte perché non ti hanno fatto partire, che hai lottato contro i mulino a vento per avere prima il cambio e poi il rimborsi. Ma diamine, hai capito cosa è successo e cosa sta ancora succedendo nel mondo? USA, Sud America, ancora in Cina? Sarebbe fondamentale che la gente capisse che andare a Miami con la gente ammassata in spiaggia e con i positivi in continuo aumento rischierebbe il contagio. Ma no, togliamo le restrizioni e partiamo.
 

Cesare.Caldi

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Ma infatti non ho detto subito e per tutti i paesi ma via via quando la situazione sanitaria lo consentirà.
Ci vorrebbe però la reciprocità, ad esempio la UE tra i 15 paesi extra UE a cui ha aperto le frontiere lo ha richiesto solo con la Cina io lo imporrei per tutti. Se la UE ha valutato che in quei 15 paesi il livello di contagio è basso e consentiamo di entrare ai loro cittadini dovrebbe essere permesso anche agli europei di poter andarci.
 
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Flyfan

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Ma infatti non ho detto subito e per tutti i paesi ma via via quando la situazione sanitaria lo consentirà.
Ci vorrebbe però la reciprocità, ad esempio la UE tra i 15 paesi extra UE a cui ha aperto le frontiere lo ha richiesto solo con la Cina io lo imporrei per tutti. Se la UE ha valutato che in quei 15 paesi il livello di contagio è basso e consentiamo di entrare ai loro cittadini dovrebbe essere permesso anche agli europei di poter andarci.
Si ...tipo in Serbia magari, chiedere in Veneto per chiarimenti.
 

londonfog

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Ma infatti non ho detto subito e per tutti i paesi ma via via quando la situazione sanitaria lo consentirà.
Ci vorrebbe però la reciprocità, ad esempio la UE tra i 15 paesi extra UE a cui ha aperto le frontiere lo ha richiesto solo con la Cina io lo imporrei per tutti. Se la UE ha valutato che in quei 15 paesi il livello di contagio è basso e consentiamo di entrare ai loro cittadini dovrebbe essere permesso anche agli europei di poter andarci.
Forse i paesi che non vogliono dare la reprocita' pensano che il livello di contagio sia piu' alto in Europa che a casa loro. Vedi la Nuova Zelanda dove due nuovi casi di COVID-19 registrati dopo un mese erano due persone che provanivano dal Regno Unito in Nuova Zelanda per motivi di famiglia e autorizzate a uscire prima della quarantena per visitare un familiare molto malato (non credo di COVID)
 
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