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Jil.10

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Nuova vittima, la pluriblasonata LATAM dichiara il fallimento e si avvale del Chapter 11 (non per tutti i suoi rami peraltro Argentina, Brasile e Paraguay chissà che fine faranno).


Il necrologio per ora riguarda:
- Alitalia SAI
- Flybe
- SAA
- Avianca
- LATAM
- Virgin Australia
- ?
Come ti hanno già detto il Covid è stata la scusa perfetta, già era con le braghe a terra da mesi...
 

Cesare.Caldi

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Dove si potrà andare in vacanza? Dalla Spagna all’Est Europa: chi mette i paletti alle nostre ferie
Tutti i limiti ai viaggi all’estero. Ci sono i no di Grecia e Austria, il via libera della Spagna, il sì condizionato della Croazia
di Monica Ricci Sargentini


Dove si potrà andare in vacanza? Dalla Spagna all'Est Europa: chi mette i paletti alle nostre ferie


Gli italiani che hanno intenzione di passare le vacanze estive all’estero dovranno accontentarsi di poche destinazioni perché i turisti provenienti dall’Italia non sono al momento «graditi» in più di un Paese europeo, anche all’interno dello spazio Schengen dove, tutti o quasi, sono pronti a riaprire i confini.

I Paesi off limits
Tra i no più clamorosi c’è quello della Grecia che, venerdì scorso, ha annunciato la lista dei 29 Stati i cui turisti potranno visitare il Paese dal 15 giugno. L’elenco potrebbe essere aggiornato il primo luglio e quindi si può ancora sperare. Chiudono le porte ai turisti italiani anche altri 22 Stati europei. In cima alla lista c’è l’Austria che dal 15 giugno consentirà la libera circolazione senza alcun controllo alle frontiere con Germania, Svizzera e Liechtenstein ma non con l’Italia, considerata ancora un «focolaio». I governi di Vienna e Roma, però, si stanno parlando e non è detto che la situazione cambi la prossima settimana. Anche la Svizzera non vuole gli italiani nonostante sia pronta a consentire la libera circolazione dal 15 giugno e a riaprire campeggi, giardini zoologici, piscine, cinema e teatri. Dal 20 giugno apre al turismo internazionale l’isola di Cipro con le sue spiagge meravigliose e la sua storia affascinante, anche se triste, di divisioni. Nella lista di 19 Paesi non c’è però l’Italia. Le altre nazioni in cui non potremo andare sono: Danimarca, Germania, Malta, Finlandia, Polonia, Romania, Ungheria, Svezia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Belgio, Bosnia, Polonia, Norvegia, Montenegro, Ucraina e Russia. Ma non bisogna disperare. Bruxelles, fermo restando che i divieti non si applicano mai alla nazionalità ma ai Paesi di provenienza, spinge per una linea comune che sia comunque ispirata a criteri epidemiologici. E, nei prossimi giorni, alcune nazioni, come la Germania, potrebbero tornare sui propri passi.

Le mete possibili
Quali sono, quindi, le mete da prendere in considerazione per le tanto agognate vacanze post quarantena? Sicuramente la Francia dove dal 15 giugno saranno aboliti i controlli alle frontiere. Per entrare basterà presentare un’autocertificazione di buona salute. Anche l’Olanda apre senza condizioni ai cittadini dell’Ue e dal primo luglio promette di far ripartire campeggi e villaggi turistici. Seguendo lo slogan Clean&Safe (pulito e sicuro), il Portogallo accoglie il turismo straniero, anche perché rappresenta il 15% della sua produzione economica. Ma per l’associazione alberghiera nazionale la maggior parte degli hotel dovrebbe riaprire a metà luglio. Stesso discorso per la Spagna che tra un mese revocherà la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori, mentre le compagnie aeree dovrebbero riattivare ai primi di giugno i collegamenti con le mete più gettonate: Maiorca, Costa del Sol e Costa Blanca. Anche la Turchia non vuole rinunciare agli stranieri e a metà giugno riaprirà le frontiere. Il ministero della Cultura e del Turismo ha pubblicato un catalogo di «istruzioni igieniche» che prevede, ad esempio, negli hotel distanze minime tra lettini a bordo piscina o asciugamani confezionati singolarmente. Dopo molti indugi la Croazia, altra nazione che dipende fortemente dal turismo, consentirà anche agli italiani di godere del suo meraviglioso mare ma bisognerà avere in mano una prenotazione. La stessa linea della Slovenia che dal 26 maggio consentirà ai cittadini dell’Unione Europea l’ingresso senza un documento che certifichi la negatività al coronavirus ma con in mano l’indirizzo di un hotel. Se si ha voglia di andare al freddo si potrà pensare alla Lettonia che, tra i Paesi baltici, è l’unica ad aver deciso di accogliere gli stranieri. Porte aperte dal primo giugno anche in Albania mentre la Serbia ha già tolto i sigilli ai confini il 22 maggio. Il Kosovo, invece, permetterà l’ingresso ai turisti da metà giugno.

In quarantena
Ci sono poi una serie di Paesi che, pur non chiudendo i confini, hanno deciso di imporre una quarantena ai visitatori. Una scelta che scoraggerebbe anche il turista più motivato. Tra questi spicca il Regno Unito, dove dall’8 giugno chiunque entrerà dall’estero dovrà stare chiuso in una stanza per due settimane. Chi non aderirà all’auto-isolamento dovrà pagare una multa di 1.000 sterline (circa 1.100 euro). È la stessa linea scelta dall’Irlanda, dalla Bulgaria e dalla Macedonia del Nord che però impongono la quarantena soltanto a chi proviene da alcune nazioni a rischio tra cui l’Italia. Più incerta la situazione in Islanda. L’isola, fortemente dipendente dal turismo, prevede di allentare le restrizioni per i viaggiatori stranieri a partire dal 15 giugno ma, per il momento, chi entra sarà messo in quarantena per due settimane. Il governo, però, sta pensando di offrire l’alternativa di sottoporre i visitatori a tampone. È probabile, poi, che i turisti debbano scaricare e utilizzare l’applicazione di tracciamento.

 
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Cesare.Caldi

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Riassumendo dall' articolo attualmente si può viaggiare in:
Francia
Olanda
Portogallo
Spagna dal 1 luglio
Turchia dal 15 giugno
Croazia con prenotazione alberghiera
Slovenia con prenotazione albrrghiera
Lettonia
Albania
Serbia
Kosovo dal 15 giugno
 

airport81

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Non capisco un passaggio.."fermo restando che i divieti non si applicano mai alla nazionalità ma ai Paesi di provenienza". Quindi da FCO per andare a FRA bisognerà passare da CDG!? C'è qualcosa che mi sfugge!
 

londonfog

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Non capisco un passaggio.."fermo restando che i divieti non si applicano mai alla nazionalità ma ai Paesi di provenienza". Quindi da FCO per andare a FRA bisognerà passare da CDG!? C'è qualcosa che mi sfugge!
Credo che sia un basarsi sulla residenza, non sulla cittadinanza. Per esempio, io - Italiano residente a Londra - se dovessi andare in Grecia dovrei adeguarmi alle norme previste per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito, anche se ho il passaporto Italiano (Traduzione, mi sa che la Grecia la vedo in cartolina o su YouTube)
 

Flyfan

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Credo che sia un basarsi sulla residenza, non sulla cittadinanza. Per esempio, io - Italiano residente a Londra - se dovessi andare in Grecia dovrei adeguarmi alle norme previste per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito, anche se ho il passaporto Italiano (Traduzione, mi sa che la Grecia la vedo in cartolina o su YouTube)
Così avrebbe un minimo di senso compiuto, per quanto inutile. Per la Grecia si basa sull’aeroporto di provenienza, sta lì l’idiozia.
 

13900

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Così avrebbe un minimo di senso compiuto, per quanto inutile. Per la Grecia si basa sull’aeroporto di provenienza, sta lì l’idiozia.
Nei paesi di diritto anglosassone non esiste il concetto di residenza a quanto ne so. Qui in quest'isola maledetta l'idea carta d'identità = fascismo (non scherzo).

Per mostrare il tuo domicilio devi avere qualcosa tipo una bolletta della luce, o dell'acqua. Adesso che ho il famoso 'right to remain' post-Brexittiano, mi aspettavo di ricevere una specie di tessera, un qualcosa... ma no. L'unica cosa che ho è una mail cui posso accedere a un sistema online. Voglio vedere il frontaliero greco come risponde quando arrivo con la mail.

Siccome paese che vai usanza che trovi, l'aeroporto di origine è l'unico modo che i greci hanno (e anche noi, eh) per controllare i transiti.
 

AlicorporateUK

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Nei paesi di diritto anglosassone non esiste il concetto di residenza a quanto ne so. Qui in quest'isola maledetta l'idea carta d'identità = fascismo (non scherzo).

Per mostrare il tuo domicilio devi avere qualcosa tipo una bolletta della luce, o dell'acqua. Adesso che ho il famoso 'right to remain' post-Brexittiano, mi aspettavo di ricevere una specie di tessera, un qualcosa... ma no. L'unica cosa che ho è una mail cui posso accedere a un sistema online. Voglio vedere il frontaliero greco come risponde quando arrivo con la mail.
Weirdly enough, le National ID Card, anche se perfettamente inutili, sono esistite fino al 2011 (entrate in vigore nel 2006 o early 2007, se non vado errato). Sulla residenza, se non sbaglio (o almeno secondo la consorte, cittadina UE), valgono i 183 days in the tax year. O, adesso che hai accesso al sistema post-Brexit con la foto in bella mostra, puoi comodamente richiedere il passaporto blu (mi era scaduto quello vecchio ad inizio pandemia e con grande sorpresa ho ricevuto il nuovo design senza European Union sulla cover page :D ).

G
 

londonfog

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Nei paesi di diritto anglosassone non esiste il concetto di residenza a quanto ne so. Qui in quest'isola maledetta l'idea carta d'identità = fascismo (non scherzo).

Per mostrare il tuo domicilio devi avere qualcosa tipo una bolletta della luce, o dell'acqua. Adesso che ho il famoso 'right to remain' post-Brexittiano, mi aspettavo di ricevere una specie di tessera, un qualcosa... ma no. L'unica cosa che ho è una mail cui posso accedere a un sistema online. Voglio vedere il frontaliero greco come risponde quando arrivo con la mail.

Siccome paese che vai usanza che trovi, l'aeroporto di origine è l'unico modo che i greci hanno (e anche noi, eh) per controllare i transiti.
Fabrizio, se hai la patente inglese c'e' l'indirizzo. Anche se non e' un documento tipo la carta d'identita' di un 'normale' paese europeo, basta per stabilire che sei residente qui e non a Caresanablot! ;)
 
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Fabrizio, se hai la patente inglese c'e' l'indirizzo. Anche se non e' un documento tipo la carta d'identita' di un 'normale' paese europeo, basta per stabilire che sei residente qui e non a Caresanablot! ;)
Si ma... non e' un documento che prova la tua residenza. La mia ha un indirizzo vecchio, e non e' qualcosa che viene controllato/verificato.
 
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londonfog

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Si ma... non e' un documento che prova la tua residenza. La mia ha un indirizzo vecchio, e non e' qualcosa che viene controllato/verificato.
Lo so, io l'ho usata per dimostrare che abito a Londra due anni fa negli USA quando al check-in mi chiesero se avevo un permesso di residenza per il Regno Unito (lo so, ero in America! Provai a spiegare che non eravamo ancora usciti dall'UE ma poi ci ho rinunciato e ho fatto prima a fargli vedere la patente inglese)
 
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Cesare.Caldi

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Austria pronta a riaprire all’Italia a metà giugno

L’Austria prospetta l’apertura del confine con l’Italia a partire da metà giugno, «qualora l’andamento epidemiologico lo consentirà», in concomitanza con la ripresa della libera circolazione con gli altri Paesi confinanti. Se così non fosse, Vienna valuterebbe almeno la ripresa degli spostamenti con le regioni italiane che possono vantare dati positivi. Corriere.it
 

Cesare.Caldi

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La Tunisia riaprirà le frontiere il 27 giugno

La Tunisia registra nelle ultime 24 ore altri due nuovi contagi da coronavirus, che portano a 1086 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che mentre i decessi rimangono stabili a 48, i guariti salgono da 960 a 964. Le persone attualmente positive sono dunque 73, di cui solo una ricoverata in ospedale. La Tunisia ha annunciato la riapertura delle proprie frontiere terrestri, marittime ed aeree il 27 giugno prossimo. Il 4 giugno riapriranno alberghi, ristoranti turistici, istituti culturali, musei e moschee, seppur con una capacità di accoglienza limitata al 50%. Corriere.it
 

AZ209

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Intanto mentre AZ, VY e FR hanno sempre operato (AZ) o stanno per riaprire (VY, FR) i voli ITA-UK, BA va in controtendenza (come il governo UK) e sta gia tagliando molti voli per tutto il mese di luglio su tutto il network, inclusa l'Italia.
Non si vede una ripresa prima di agosto....sono davvero tristi.
 
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Intanto mentre AZ, VY e FR hanno sempre operato (AZ) o stanno per riaprire (VY, FR) i voli ITA-UK, BA va in controtendenza (come il governo UK) e sta gia tagliando molti voli per tutto il mese di luglio su tutto il network, inclusa l'Italia.
Non si vede una ripresa prima di agosto....sono davvero tristi.
Parlavo con amici rimasti 'dentro', stavano facendo piani per ripartire al 50% a luglio ma, vista la questione-quarantena qui in UK tutto e' in forse e anche la domanda non c'e' (quarantena di cui non si capisce ancora molto, ma dopotutto deve iniziare solo lunedi prossimo, c'e' tutto il tempo del mondo per emettere la legislazione, eh Pritellona!). Personalmente dovrei venire in Italia per alcune faccende, ma se al ritorno dovrei farmi due settimane tappato in casa... evito.
 

AZ209

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Parlavo con amici rimasti 'dentro', stavano facendo piani per ripartire al 50% a luglio ma, vista la questione-quarantena qui in UK tutto e' in forse e anche la domanda non c'e' (quarantena di cui non si capisce ancora molto, ma dopotutto deve iniziare solo lunedi prossimo, c'e' tutto il tempo del mondo per emettere la legislazione, eh Pritellona!). Personalmente dovrei venire in Italia per alcune faccende, ma se al ritorno dovrei farmi due settimane tappato in casa... evito.
Molti parlamentari dei conservatori sono riottosi contro questa misura e secondo me verra' modificata con le mille eccezioni e gli ormai famosi "air bridges" su cui stanno discutendo che togliera' l'imposizione della quarantena obbligatoria in arrivo da determinati paesi.
 
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