Linate e Malpensa, l’estate dei voli ultra-low cost: prezzi tagliati anche del 40%, viaggiare costa meno
La rotta Milano-Cagliari è quella che registra nel 2021 il calo maggiore. Nel 2022 è atteso un rialzo generalizzato delle tariffe
di Leonard Berberi
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È l’effetto low cost. Ma è anche la conseguenza delle nuove strategie di tutte le compagnie sui tre aeroporti lombardi dopo il coronavirus, come l’avvio delle operazioni al «Forlanini» per Wizz Air e Volotea. Sarà inoltre, con ogni probabilità, l’ultima estate con prezzi dei voli così bassi, se si dà retta al capo di Ryanair e a quello della Iata, la principale associazione internazionale delle compagnie aeree. Volare d’estate da Milano (Linate, Malpensa, Bergamo-Orio al Serio) verso il Sud Italia e le isole non solo costa meno della media degli ultimi anni, ma è pure più conveniente di un anno fa quando, a detta di molti esperti, i prezzi avrebbero toccato il loro minimo storico. Per l’estate 2021 i ribassi verso alcune località si avvicinano al 40% rispetto a dodici mesi fa.
A confermarlo è l’analisi del Corriere su nove rotte — tutte in partenza dai tre scali lombardi — verso altrettante destinazioni del Meridione. Per fare un confronto il più attendibile possibile sono stati considerati i prezzi andata/ritorno del periodo 13-21 luglio 2020 e di quello equivalente del 2021 (12-20 luglio). Le tariffe sono state controllate alla stessa distanza temporale dalla partenza (terza settimana di maggio). Per un migliore confronto tra le compagnie, poi, è stato considerato anche l’extra del trolley a mano incluso nel biglietto per compagnie come Alitalia, ma non per le low cost come Ryanair e Wizz Air.
La rotta Milano-Cagliari è quella che registra nel 2021 il calo maggiore rispetto al 2020: con una tariffa — in andata e ritorno — attorno a 85,2 euro (considerando tutti i vettori che operano: Alitalia, Wizz Air, Ryanair, easyJet) è più conveniente del 39,1%. In questo prezzo, va precisato, si va dai 42 euro (trolley in cabina incluso) di Wizz Air, da Malpensa, ai 184 euro di Alitalia, dove va anche precisato che per effetto delle regole sulla continuità territoriale il biglietto include anche il bagaglio in stiva e il cambio gratuito del volo.
Costa meno di un’estate fa (-37,5%) pure volare a Palermo dove complici i collegamenti da Linate anche di easyJet la tariffa media generale è di 63,6 euro. Stesso discorso anche per Catania dove la concorrenza di cinque compagnie sui tre scali lombardi porta il costo medio del biglietto a 66,1 euro, in calo del 34,5% rispetto allo stesso periodo equivalente del 2020. Decremento a doppia cifra (-17,6%) anche sulla direttrice Milano-Lamezia Terme.
In calo, anche se contenuto, altre destinazioni. Un po’ perché la domanda è già sostenuta, un po’ perché nei sistemi di prenotazione non sono stati caricati ancora tutti i voli annunciati. E così il biglietto andata/ritorno verso Olbia o Alghero ha un costo di 102-104 euro (con una riduzione rispetto al 2020 di meno del 5%), quello per Bari si aggira attorno ai 55 euro (-7,2%), mentre le tratte per Brindisi e Napoli ne richiedono 65-66.
Su queste tariffe è bene ricordare due cose. La prima è che cambiano in funzione di quella che è la classica regola della domanda e dell’offerta. Se, per esempio, su una destinazione e in quello specifico volo prenotano diverse famiglie il costo lieviterà velocemente perché i sedili vengono venduti di più. La seconda cosa da ricordare è che si tratta, ancora, di «intenzioni» di volo. Su alcune rotte, secondo gli esperti, sono stati messi in vendita troppi sedili. Qualche frequenza potrebbe saltare per la mancanza di un numero sufficiente di passeggeri.
La rotta Milano-Cagliari è quella che registra nel 2021 il calo maggiore. Nel 2022 è atteso un rialzo generalizzato delle tariffe
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