Israele ed Emirati Arabi Uniti verso la normalizzazione dei rapporti


Viking

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E' chiaro che la questione vada ben, ben oltre la pura e semplice aviazione civile: anzi, direi che l'aeronautica sia solo un cavallo di Troia per ampliare la realpolitik globale. E mi piacerebbe se ne si potesse parlare qui, su AC: sarebbe una bella differenza rispetto a un forum come Flyertalk dove qualsiasi cosa anche solo vagamente politica viene eliminata (a me hanno segato una mezza dozzina di messaggi sul subforum del Covid apposta per quel motivo).
In AC non ci sono ancora i "poteri forti" come in Flyertalk.
 

nicolap

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Il problema in questo caso non è la politica quanto il tabù per alcuni nel solo permettere di affrontare l'argomento in chiave critica.
Speriamo di non arrivare anche noi, un domani, a considerare una critica ad Alitalia come un attacco alla cristianità.
 

londonfog

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Il problema in questo caso non è la politica quanto il tabù per alcuni nel solo permettere di affrontare l'argomento in chiave critica.
Speriamo di non arrivare anche noi, un domani, a considerare una critica ad Alitalia come un attacco alla cristianità.
Io parlo per me, non per altri. Mi sembra che nemmeno tu sia tanto malleabile nelle tue idee.
(Adesso aspetto il fulmine dagli ayatollah!)
 

nicolap

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Io parlo per me, non per altri. Mi sembra che nemmeno tu sia tanto malleabile nelle tue idee.
(Adesso aspetto il fulmine dagli ayatollah!)
Non ho problemi ad affrontare critiche al mio paese o a paesi terzi, a discuterne e cercarne di capirne la ragioni. Non considero una minaccia al cristianesimo una critica al Governo. Non c'è nessun fulmine degli ayatollah, solo la consapevolezza che queste polemiche a dir poco assurde ci sono solo nei 3ad che parlano di Israele. Curioso no?
 
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[Opinione non richiesta] Io mi trovo, e potremmo dire stranamente visti i precedenti - d'accordo con la posizione di Nicola. Il governo degli ayatollah e' una merda ed e' una verita' assoluta. Nessun governo che spara sui propri cittadini, che uccide in maniera arbitraria (vedi il pugile giustiziato poco fa) e che impone chiusure alle liberta' personali come fa Tehran puo' essere altro che sterco.

Ma allo stesso tempo e' altresi' innegabile che non erano iraniani (o sciiti) i 19 del 9/11, Osama, Daesh e tutti (tutti!) gli attentatori che hanno colpito l'Europa di recente, cosi' come non sono iraniani (o sciiti) i soldi che vanno a fomentare questi gruppi. Ed e' una verita' storica che l'Iran fosse pronto ad aiutare gli americani dopo il 9/11 fino al famoso discorso dell'Asse del Male. Discorso citofonato da Arabia Saudita e via dicendo.
A me, e conto un cazzo, questa mossa di Arabia, EAU, Bahrain e via dicendo puzza di disperazione. Incapaci di vincere in Yemen, incapaci di battere un paese sottoposto a sanzioni dal 1979, ora provano a diventare amici di Bibi, fregandosene altamente dei correligionari palestinesi.

Alla fine chi ci perde, e quelli per cui mi spiace davvero e che per cui mi piacerebbe ci fosse giustizia, sono appunto i palestinesi, quelli di Gaza, i civili yemeniti e quei poveri cristi di iraniani, paese veramente ospitale e in cui mi sono trovato benissimo. Vorrei poter dire la stessa cosa di Bahrein e Emirati Arabi (o anche del Qatar), ma non mi riesce [/Opinione non richiesta].
 

londonfog

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Non ho problemi ad affrontare critiche al mio paese o a paesi terzi, a discuterne e cercarne di capirne la ragioni. Non considero una minaccia al cristianesimo una critica al Governo. Non c'è nessun fulmine degli ayatollah, solo la consapevolezza che queste polemiche a dir poco assurde ci sono solo nei 3ad che parlano di Israele. Curioso no?
Rioeto, parlo per me. Mai fatto il difensore di ufficio di Israele. Pero' chi ha tirato fuori il nome dell'aereo? Ne io, ne un diffensore di ufficio di Israele. Se io ho evitato in passato di fare TR su Israele per non innescare certe conversazioni che francamente mi hanno stufato (non per dare ragione a una parte o all'altra, mi hanno proprio stufato), almeno tu potresti evitare di entrare a gamba tesa con commenti tipo il nome dell'aereo (che, se ti ricordi, io ho evitato di raccoglierre). Non puoi gettare il sasso e poi lamentarti per le onde sulla superficie dello stagno!

Vorrei anche precisare che iio scherzavo quandio ho scritto la frase sugli ayatollah, evidentemente il tuo senso dell'umoriismo non si ferma sulle coste del mediterreneo orientale!
 

nicolap

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Rioeto, parlo per me. Mai fatto il difensore di ufficio di Israele. Pero' chi ha tirato fuori il nome dell'aereo? Ne io, ne un diffensore di ufficio di Israele. Se io ho evitato in passato di fare TR su Israele per non innescare certe conversazioni che francamente mi hanno stufato (non per dare ragione a una parte o all'altra, mi hanno proprio stufato), almeno tu potresti evitare di entrare a gamba tesa con commenti tipo il nome dell'aereo (che, se ti ricordi, io ho evitato di raccoglierre). Non puoi gettare il sasso e poi lamentarti per le onde sulla superficie dello stagno!

Vorrei anche precisare che iio scherzavo quandio ho scritto la frase sugli ayatollah, evidentemente il tuo senso dell'umoriismo non si ferma sulle coste del mediterreneo orientale!
Non siete nè speciali nè diversi dagli altri, è questo il problema che dovete affrontare. Se credete che parlare di Israele in termini critici sia un tabù, il problema è vostro.
Ho citato il nome dell'aereo perchè è un fatto connesso alla vicenda. E allora?

Discussione assurda.
 
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Viking

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Rioeto, parlo per me. Mai fatto il difensore di ufficio di Israele. Pero' chi ha tirato fuori il nome dell'aereo? Ne io, ne un diffensore di ufficio di Israele. Se io ho evitato in passato di fare TR su Israele per non innescare certe conversazioni che francamente mi hanno stufato (non per dare ragione a una parte o all'altra, mi hanno proprio stufato), almeno tu potresti evitare di entrare a gamba tesa con commenti tipo il nome dell'aereo (che, se ti ricordi, io ho evitato di raccoglierre). Non puoi gettare il sasso e poi lamentarti per le onde sulla superficie dello stagno!

Vorrei anche precisare che iio scherzavo quandio ho scritto la frase sugli ayatollah, evidentemente il tuo senso dell'umoriismo non si ferma sulle coste del mediterreneo orientale!
Silvano, una piccola nota: con tutti gli aerei che El-Al possiede, proprio quello dovevano usare? E' stato ovviamente fatto apposta, un dispetto politico che assume una valenza molto importante. E ciò e' innegabile. Bravo Nicola per averlo segnalato. Non oso immaginare un volo speciale di natura politica verso l'Egitto con A310 Iran Air chiamato INS Eilat.
 

londonfog

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Non siete nè speciali nè diversi dagli altri, è questo il problema che dovete affrontare. Se credete che parlare di Israele in termini critici sia un tabù, il problema è vostro.
Ho citato il nome dell'aereo perchè è un fatto connesso alla vicenda. E allora?

Discussione assurda.
Per favore, usami la cortesia di leggere quello che scrivo e rispondere. Mai fatto il difensore d'ufficio di Israele.
 

I-DILA

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bergamo.
L'antisemitismo purtroppo conta, invece, perchè per gli Israeliani e buona parte dei loro sostenitori la critica ad Israele equivale sul piano politico all'antisemitismo, in una comoda equazione di convenienza. Stanno cercando di far passare leggi un po' dappertutto in questa direzione ed esiste un dibattito accesissimo sulla faccenda.

Ultimo, ma non per ultimo, quelli che chiami gli arabi-moderati sono in larga misura quelli cui possiamo ascrivere il finanziamento dell'80% dell'integralismo islamico nel mondo. Ovviamente l'aggettivo "moderato" viene appioppato anche qui per pura convenienza, alla firma di accordi che a te piacciono. Altrimenti restavano i terroristi.
Però è anche vero che, talvolta, è l'altro polo della discussione che preventivamente (e inopinatamente) interrompe la dialettica sguainando (quando ancora nemmeno è stato evocato implicitamente dall'altro polo) la questione dell'antisemitismo. Ossia: stai dicendo qualcosa che non condivido > non ti dico perchè non condivido perchè altrimenti mi darai dell'antisemita. E' un po' troppo facile anche così, per come la vedo io.

Quanto alla seconda questione, vale a dire dei rapporti con i paesi cui "possiamo ascrivere il finanziamento dell'80% dell'integralismo islamico nel mondo", bisogna anche riconscere che prima ancora di Israele sono sette ottavi dei paesi dell'UE che intessono da tempo rapporti economici ingentissimi con i medesimi. Poi noi italiani siamo sempre stati abbastanza "ecumenici", in quanto abbiamo sempre avuto floridi scambi con gli Emirati, con l'Arabia Saudita, come con l'Iran. Dal tempo del muro di Berlino in avanti. Ricordo, per esempio, che una quindicina di anni fa vi era un florido (per noi avvocati) filone di provvedimenti di diniego di autorizzazione all'esportazione di materiale potenzialmente ad uso promiscuo che colpivano alcune imprese che, pur continuando a vendere le medesime cose, a un certo punto è cessato, per poi riprendere senza apparenti ragioni e cessare altrettanto senza ragione apparente. Ripeto, sempre le stesse cose erano vendute a destra e a manca. Ma a volte andava bene vendere a tutti, a volte no.

Detto questo, come con il ping pong dei tempi passati, la diplomazia si fa anche a colpi di aerei e navi. E' il modo più emblematico di portare un bandierina da una parte all'altra. Se pensiamo, ma qui andiamo veramente o.t., che i rapporti tra quel che resta della Libia e quel che resta dell'UE dopo la Convenzione di Dublino si giocano attraverso i pescherecci, i gommoni e i porti chiusi, ci rendiamo conto di quanto può simbolicamente contare un aereo (anche se privo di passeggeri).

Una curiosità: google non mi dice cosa si nasconde dietro al nome dell'areo in questione. Nicola riesci a mandare qualche link per capire? Grazie in anticipo.
 

nicolap

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Però è anche vero che, talvolta, è l'altro polo della discussione che preventivamente (e inopinatamente) interrompe la dialettica sguainando (quando ancora nemmeno è stato evocato implicitamente dall'altro polo) la questione dell'antisemitismo. Ossia: stai dicendo qualcosa che non condivido > non ti dico perchè non condivido perchè altrimenti mi darai dell'antisemita. E' un po' troppo facile anche così, per come la vedo io.
Non ho una risposta valida in assoluto. Per quanto mi riguarda, se parlo dell'Italia, di Israele o di Ryadh, non associo necessariamente l'argomento ad un fattore religioso, a meno che non ne sia esplicitamente parte. Se dico che la politica estera (o altro) dell'Italia è sbagliata, nessuno mi viene a contestare l'affermazione come anti-cristiana. Quando qualcuno critica le scelte politiche saudite, piuttosto che algerine o sudanesi, nessuno le interpreta come un attacco alla fede musulmana. Al contrario, come l'esperienza del forum nel suo piccolo ci conferma, basta dire che il volo dell'El Al è arrivato in ritardo per assistere ad un tripudio di confessionalismo. Se invece secondo te esiste una casistica contraria sono interessato ad approfondire.

Quanto alla seconda questione, vale a dire dei rapporti con i paesi cui "possiamo ascrivere il finanziamento dell'80% dell'integralismo islamico nel mondo", bisogna anche riconscere che prima ancora di Israele sono sette ottavi dei paesi dell'UE che intessono da tempo rapporti economici ingentissimi con i medesimi. Poi noi italiani siamo sempre stati abbastanza "ecumenici", in quanto abbiamo sempre avuto floridi scambi con gli Emirati, con l'Arabia Saudita, come con l'Iran. Dal tempo del muro di Berlino in avanti. Ricordo, per esempio, che una quindicina di anni fa vi era un florido (per noi avvocati) filone di provvedimenti di diniego di autorizzazione all'esportazione di materiale potenzialmente ad uso promiscuo che colpivano alcune imprese che, pur continuando a vendere le medesime cose, a un certo punto è cessato, per poi riprendere senza apparenti ragioni e cessare altrettanto senza ragione apparente. Ripeto, sempre le stesse cose erano vendute a destra e a manca. Ma a volte andava bene vendere a tutti, a volte no.
Assolutamente sì, direi che gli otto ottavi degli europei intrattengono rapporti con gli stessi paesi. La nota critica è chiamare "moderati" gli alleati (quelli che fanno affari con noi) e "integralisti" i nemici (quelli che non li fanno).
Si tratta, come evidente, di una narrativa un tantinello viziata all'origine. Un vero e proprio vocabolario del ridicolo, con cui cerchiamo di appioppare patenti di legittimità laddove utili.

Detto questo, come con il ping pong dei tempi passati, la diplomazia si fa anche a colpi di aerei e navi. E' il modo più emblematico di portare un bandierina da una parte all'altra. Se pensiamo, ma qui andiamo veramente o.t., che i rapporti tra quel che resta della Libia e quel che resta dell'UE dopo la Convenzione di Dublino si giocano attraverso i pescherecci, i gommoni e i porti chiusi, ci rendiamo conto di quanto può simbolicamente contare un aereo (anche se privo di passeggeri).
Nel caso specifico è un po' più complessa la faccenda.

Una curiosità: google non mi dice cosa si nasconde dietro al nome dell'areo in questione. Nicola riesci a mandare qualche link per capire? Grazie in anticipo.
Se ti fornissi un link, sarebbe come mettergli la bolla dell'inquisizione sopra. Devi solo cercarti la storia della città, del suo insediamento originario e delle vicende che l'hanno interessata nel 1948. Nessuno (tranne i palestinesi) mette in discussione che la città sia oggi israeliana al 100%, ma la sua storia ha un valore politico particolare nella regione, e studiarlo aiuta a comprendere molto. Anche nella scelta dell'aereo.
Diciamo che, per fare un paragone, dopo la guerra che li divise nel 1982, gli inglesi non ripresero i voli per Buenos Aires con un aereo chiamato Falkland Islands.
 

13900

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Di sotto ho copincollato la lista dei nomi degli aerei di El Al. A naso direi che non ce n'e' uno per cui non scoppierebbe un qualche casino. Forse avrebbero fatto bene a rinominarne uno per l'occasione. Qualcosa di innocuo e dietro al quale tutti possono unirsi. Tipo "Biella", "Grande Torino", "Dancrane".


4X-EDA
אשדודASHDOD
4X-EDBראשון לציוןRISHON LEZION
4X-EDCתל אביבTEL AVIV - JAFFA
4X-EDDחיפהHAIFA
4X-EDEבת יםBAT YAM
4X-EDFרחובותREHOVOT
4X-EDHבאר שבעBEER SHEVA
4X-EDIהרצליהHERZLIYA
4X-EDJכפר סבאKFAR SABA
4X-EDKאילתEILAT
4X-EDLעכוAKKO
4X-EDMירושלים של זהב JERUSALEM OF GOLD
4X-ERAרמת השרוןRAMAT HASHARON
4X-ERBהוד השרוןHOD HASHARON
4X-ERCדליית אל כרמלDALIAT EL CARMEL


4X-ECA
פתח תקווהPETAH TIKVA
4X-ECBנתניהNETANYA
4X-ECCחולוןHOLON
4X-ECDרמת גןRAMAT GAN
4X-ECEשדרותSDEROT
4X-ECFקרית שמונהKIRYAT SHMONA


4X-EKA
טבריהTIBERIAS
4X-EKBאשקלוןASHKELON
4X-EKCבית שאןBEIT SHEAN
4X-EKFכנרתKINNERET
4X-EKHחדרהHADERA
4X-EKJדגניהDEGANIA
4X-EKLנהללNAHALAL
4X-EKTבית שמשBET SHEMESH
4X-EKIמודיעין מכבים רעותMODI’IN MACCABIM RE’UT
4X-EKOלודLOD
4X-EKPנהריהNAHARIYA
4X-EKSקיסריהCAESAREA
4X-EKMרמלהRAMLA
4X-EKRגבעתייםGIVATAYIM
4X-EKUרעננהRAANANA

4X-EHAקריית אונוKIRYAT ONO
4X-EHBקריית ביאליק KIRYAT BIALIK
4X-EHCקריית אתאKIRYAT ATA
4X-EHDקריית גתKIRYAT GAT
4X-EHEקריית טבעוןKIRYAT TIV'ON
4X-EHFקריית יםKIRYAT YAM
4X-EHHקריית מוצקיןKIRYAT MOTZKIN
4X-EHIקריית מלאכיKIRYAT MALAKHI

 

londonfog

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@13900 Kyryat Gat e' veramente 'bollente', e su questo condivido. Kyryat Gat e' forse uno degli episodi peggiori della guerra del 1948 e non fa onore a Israele. Personalmente non credo fosse una provocazione, o non fosse inteso come provocazione, me semplicemente memoria corta. Un po' come nel cosiddetto mondo occidentale si usa il termine 'crociata' senza porsi grossi problemi mentre nel mondo islamico 'crociata' ancora suscita rancori. Vorrei aggiungere una cose, la religione non c'entra con la politica Israeliana; o meglio, c'entra come strumento di manipolazione un po' come il cattolicesimo in Italia fino agli anni sessanta-settanta. Forse sarebbe meglio lasciarla perdere. Qualcuno si sentirebbe meno attaccato.
 
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Seaking

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Qualcuno può spiegare bene la storia di quella città?

Discussione interessante se tenuta nei modi adeguati.
 
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nicolap

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Personalmente non credo fosse una provocazione, o non fosse inteso come provocazione, me semplicemente memoria corta.
Con tutta la flotta praticamente al prato per il Covid, scegliere proprio quell'aereo è stata proprio .... sfortuna.

Vorrei aggiungere una cose, la religione non c'entra con la politica Israeliana; o meglio, c'entra come strumento di manipolazione un po' come il cattolicesimo in Italia fino agli anni sessanta-settanta. Forse sarebbe meglio lasciarla perdere. Qualcuno si sentirebbe meno attaccato.
Israele è dal 2018 uno stato confessionale a tutti gli effetti. La manipolazione chi la farebbe, per curiosità?
 

londonfog

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Con tutta la flotta praticamente al prato per il Covid, scegliere proprio quell'aereo è stata proprio .... sfortuna.


Israele è dal 2018 uno stato confessionale a tutti gli effetti. La manipolazione chi la farebbe, per curiosità?
La manipolazione viene fatta da un partito di minoranza che 'ricatta' il Likud. Il rabbinato centrale ha troppi poteri, manovra la politica e tante decisioni sono prese dietro la spinta di gruppi ultra ortodossi con a capo personaggi non proprio puliti. Questa, secondo me, e' manipolazione. Tecnicamente nel 2018 fu stabilita la supremazia della lingua, non della religione. Anche ammettendo che Israele sia uno stato confessionale, cristianesimo (in tutte le sue forme) e l'Islam sono liberamente praticati.
 

londonfog

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Non sapendo cosa ci fosse dietro ho googlato e trovato questo video sul cui valore non so esprimermi ma che spero sia accettabile: https://www.middleeasteye.net/video/kiryat-gat-why-was-name-first-israel-uae-plane-controversial

Anzi chiedo a Londonfog di cancellare se inappropriato visto che lui conosce le vicende ed è moderatore (ed anche moderato).
Il video mi sembra abbastanza 'pacato'.

Kyriat Gat, o meglio i paesi che sorgevano dove adesso c'e' Kyriat Gat sono l'unico caso in cui Israele non puo' dire che i Palestinesi sono scappati (Nicola, per favore, sto semplicemente rispondendo ad una domanda, non ho nessuna intenzione di rivangare il 1948) perche' gli abitanti non se ne volevano andare e sono stati cacciati fuori.

Vorrei aggiungere pero' che nessuno parla mai della responsabilita' degli Arabi nella questione palestinese. Durante lo stesso periodo ci sono state altri grossi trasferimenti di popolazione, alcuni con un fortissimo spargimento di sangue (vedi la separazione India/Pakistan), altri un po' meno (gli Italiani di Istria e Dalmazia, i Tedeschi migrati a ovest dopo il trasferimento di una parte del territorio tedesco alla Polonia). I profughi sono stati tutti assorbiti dai rispettivi paesi. Solo palestinesi residenti in paesi Arabi da almeno tre generazioni non hanno la cittadinanza e diventano pedine. (Basta vedere le espulsioni dei palestinesi dai paesi del Golfo, compreso il Qatar, perche' in Palestina avevano inneggiato all'invasione del Kuwait da parte di Saddam).
 

nicolap

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La manipolazione viene fatta da un partito di minoranza che 'ricatta' il Likud. Il rabbinato centrale ha troppi poteri, manovra la politica e tante decisioni sono prese dietro la spinta di gruppi ultra ortodossi con a capo personaggi non proprio puliti. Questa, secondo me, e' manipolazione.
Vero, ma fino a un certo punto. Netanyahu e il Likud non sono estranei a tutto questo. Il premier ha personalizzato la politica, ed è caduto preda delle frange più radicali del confessionalismo perchè aveva bisogno disperato di sostegno. Che non trova certo tra gli intellettuali, i militari e gli uomini dotati di senso dello Stato. Una caricatura di Trump (se mai possibile).

Tecnicamente nel 2018 fu stabilita la supremazia della lingua, non della religione. Anche ammettendo che Israele sia uno stato confessionale, cristianesimo (in tutte le sue forme) e l'Islam sono liberamente praticati.
Questo proprio no. La questione linguistica è meramente accessoria nel processo di trasformazione del 2018.
La Knesset ha votato per la creazione dello "Stato-nazione del popolo ebraico", con 65 voti a favore e 55 contrari. E' stato adottato il calendario ebraico, dichiarata Gerusalemme capitale di Israele (ribadito, più che dichiarato) mentre la lingua araba ha perso lo status di lingua ufficiale.
Dalle parole del premier: "lo Stato vede lo sviluppo dell'insediamento ebraico con valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere il suo consolidamento"[...] "gli insediamenti ebraici sono nell'interesse nazionale" [...] "abbiamo incastonato in una legge il principio base della nostra esistenza. Israele è lo stato nazione del popolo ebraico, che rispetta i diritti individuali di tutti i suoi cittadini. Questo è il nostro stato. Lo stato ebraico".

Che il cristianesimo e l'Islam siano liberamente praticati ne siamo tutti ben felici, definendosi Israele una democrazia. Non ti dimenticare che non è questo un parametro sufficiente tuttavia. In Iran, che di Israele è il babau, i cristiani, gli ebrei e gli zoroastiani non solo praticano liberamente, ma esprimono anche dei propri deputati. Al contrario, nei paesi con i quali firma accordi di gioiosa amicizia le cose vanno un pochino diversamente.

Il video mi sembra abbastanza 'pacato'.
Middle East Eye, il cui editore non credo possa essere tacciato di antisemitismo, è uno dei più autorevoli giornali di approfondimento sul Medio Oriente.

Vorrei aggiungere pero' che nessuno parla mai della responsabilita' degli Arabi nella questione palestinese. Durante lo stesso periodo ci sono state altri grossi trasferimenti di popolazione, alcuni con un fortissimo spargimento di sangue (vedi la separazione India/Pakistan), altri un po' meno (gli Italiani di Istria e Dalmazia, i Tedeschi migrati a ovest dopo il trasferimento di una parte del territorio tedesco alla Polonia). I profughi sono stati tutti assorbiti dai rispettivi paesi. Solo palestinesi residenti in paesi Arabi da almeno tre generazioni non hanno la cittadinanza e diventano pedine. (Basta vedere le espulsioni dei palestinesi dai paesi del Golfo, compreso il Qatar, perche' in Palestina avevano inneggiato all'invasione del Kuwait da parte di Saddam).
Premesso che sono paragoni poco calzanti e che rischiano di apparire come una excusatio non petita, tutti gli esempi che fai si riferiscono a comunità che sono state poi accolte (più o meno bene) nella loro nazione d'origine. I palestinesi, al contrario, una nazione d'origine non l'avevano più.
Dici poi che nessuno cita le responsabilità arabe per ciò che è accaduto dal 1948 in poi, mentre al contrario c'è una imponente letteratura sull'argomento, anche regionale. Il dibattito sull'argomento è vivacissimo tra gli studiosi.
 

londonfog

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Vero, ma fino a un certo punto. Netanyahu e il Likud non sono estranei a tutto questo. Il premier ha personalizzato la politica, ed è caduto preda delle frange più radicali del confessionalismo perchè aveva bisogno disperato di sostegno. Che non trova certo tra gli intellettuali, i militari e gli uomini dotati di senso dello Stato. Una caricatura di Trump (se mai possibile).
Per forza che Nethanyahu e il Likud ci marciano come credi che faccia a continuare a formare una coalizione?

Questo proprio no. La questione linguistica è meramente accessoria nel processo di trasformazione del 2018.
La Knesset ha votato per la creazione dello "Stato-nazione del popolo ebraico", con 65 voti a favore e 55 contrari. E' stato adottato il calendario ebraico, dichiarata Gerusalemme capitale di Israele (ribadito, più che dichiarato) mentre la lingua araba ha perso lo status di lingua ufficiale.
Dalle parole del premier: "lo Stato vede lo sviluppo dell'insediamento ebraico con valore nazionale e agirà per incoraggiare e promuovere il suo consolidamento"[...] "gli insediamenti ebraici sono nell'interesse nazionale" [...] "abbiamo incastonato in una legge il principio base della nostra esistenza. Israele è lo stato nazione del popolo ebraico, che rispetta i diritti individuali di tutti i suoi cittadini. Questo è il nostro stato. Lo stato ebraico".

Che il cristianesimo e l'Islam siano liberamente praticati ne siamo tutti ben felici, definendosi Israele una democrazia. Non ti dimenticare che non è questo un parametro sufficiente tuttavia. In Iran, che di Israele è il babau, i cristiani, gli ebrei e gli zoroastiani non solo praticano liberamente, ma esprimono anche dei propri deputati. Al contrario, nei paesi con i quali firma accordi di gioiosa amicizia le cose vanno un pochino diversamente.
La questione a suo tempo fu controversa. Vedi sopra Likud e partiti religiosi.


Middle East Eye, il cui editore non credo possa essere tacciato di antisemitismo, è uno dei più autorevoli giornali di approfondimento sul Medio Oriente.
Siamo d'accordo su una cosa.

Premesso che sono paragoni poco calzanti e che rischiano di apparire come una excusatio non petita, tutti gli esempi che fai si riferiscono a comunità che sono state poi accolte (più o meno bene) nella loro nazione d'origine. I palestinesi, al contrario, una nazione d'origine non l'avevano più.
Dici poi che nessuno cita le responsabilità arabe per ciò che è accaduto dal 1948 in poi, mentre al contrario c'è una imponente letteratura sull'argomento, anche regionale. Il dibattito sull'argomento è vivacissimo tra gli studiosi.
Definiamo paese d'origine? Perche' con la tua interpretazione un certo numero di minoranze etnico-linguistiche potrebbero essere cacciate dall'Italia e a te non te ne potrebbe fregare di meno.

1) Non mi puoi dire che nel caso dell'India e del Pakistan "sono tornati al paese d'origine". Gli Hindu e i Sikh che hanno lasciato Lahore e quello che e' il Punjab Pakistano hanno lasciato il paese d'origine. I mussulmani che se ne sono andati da quella che oggi e' l'India hanno lasciato il loro paese d'origine. Non spariamo cavolate su questo. Il Pakistan e il Bangladesh esistono in quanto paesi mussulmani (e perche' Nehru e Jenna non andavano d'accordo!)

2) Se tu sostieni che gli Italiani cacciati dall'Istria e dalla Dalmazia sono tornati al loro paese d'origine ignori secoli di storia. Come molte zone dei grandi imperi (e come sta succedendo un po' adesso nell'UE) i popoli e le etnie si mescolavano tranquillamente, poi arrivo' il 19-esimo secolo con i movimenti nazionalistici. Gli Italiani in Istria e Dalmazia non si erano trasferiti dopo il 1918, c'erano gia' da qualche secolo. Nelle prime carte post-belliche Pola faceva parte della Zona A (vedi Territorio Libero di Trieste) poi la Russia si oppose.

3) Dopo la seconda guerra mondiale la Polonia e' stata traslocata piu' a Ovest, spostando tedeschi a ovest, polacchi a ovest. Polonia e Russia si sono spartiti la Prussia Orientale, tant'e' vero che Koenigsberg (ora Kaliningrad) e' un territorio Russo fra la Polonia e la Lituania. Non e' apologia di Nazismo dire che prima della Seconda Guerra Mondiale c'erano i tedeschi e adesso non ne trovi manco uno.

La mia sara' stata un'excusatio non petita ma la tua risposta e' una vera cavolata! Vorrei anche far notare per la cronaca che il mio umore non si e' alterato per questioni Medio Orientali ma per il rispetto della Storia!
 
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