Quoto anch'io, come pure gli altri messaggi di analogo tenore.
E nessuno sta dicendo che bisogna foraggiare AZ a fondo perduto per sempre, bensi provare a ristrutturare un asset e farlo camminare coi suoi piedi.
Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.