Alitalia: chiesta cigs per 3.960


Fewwy

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Se non erro si parlava di 100/120M l'anno che la sola ryanair prende tra sussidi e campagne di comarketing.
Bene, anzi benissimo!

Proporrei un bel disegno di legge per dotare Alitalia di egual rendita vitalizia... gentile dono del popolo italico per creare il famoso level playing field su cui poter finalmente spezzare le reni ai cattivoni che giocano sporco.

Poi però non ne parliamo MAI più, ok? :bye: :very_drunk:
 

vipero

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.
Potrei sbagliarmi, ma fino a 1-2 anni fa tutti gli accordi erano proprio "esclusivi", poi dopo diverse inchieste alcuni aeroporti sono stati "costretti" a indire gare pubbliche dove infatti anche AZ ha partecipato (mi sembra Trapani e Comiso a memoria).

Se non erro si parlava di 100/120M l'anno che la sola ryanair prende tra sussidi e campagne di comarketing.
Ma se ogni aviosuperficie vuole avere i voli Rayan e accordano quei sussidi pur di farceli operare, dov'è la colpa di Rayan che non è una onlus?
Meglio Alitalia che non deve preoccuparsi di fare utili, tanto è sovvenzionata perché ormai è così dai tempi dell'IRI e non si può chiudere un ministero?

La verità è che la nostra brama è quella di essere degli assistiti sociali a tempo indeterminato.
E magari capitasse pure a me...
 

Betha23

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Ma se ogni aviosuperficie vuole avere i voli Rayan e accordano quei sussidi pur di farceli operare, dov'è la colpa di Rayan che non è una onlus?
Meglio Alitalia che non deve preoccuparsi di fare utili, tanto è sovvenzionata perché ormai è così dai tempi dell'IRI e non si può chiudere un ministero?

La verità è che la nostra brama è quella di essere degli assistiti sociali a tempo indeterminato.
E magari capitasse pure a me...
Nessuno fa colpe a ryanair, loro fanno business.

E nessuno sta dicendo che bisogna foraggiare AZ a fondo perduto per sempre, bensi provare a ristrutturare un asset e farlo camminare coi suoi piedi.
 

I-DAVE

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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Concordo, i 500M andranno utilizzati per salvare tutte le aziende perlomeno che hanno la loro sede in italia. Ovviamente però anche dividendoli in parti "proporzionali" parliamo di 400M a AZ e il resto a Neos-Lukeair viste le dovute proporzioni.

Concordo anche sul fatto che la compagnia che ha sede nel paese principale va fatta funzionare ed è evidente che tutte le strade intraprese fino ad ora non sono servite a nulla.
L'altro ieri leggevo un articolo anni 2000 in cui si parlava di quello che successe dopo la deregulation a fine anni 80. Tutti gli stati sono corsi a ricapitalizzare tutte le loro compagnie di bandiera prima di metterle sul mercato, proprio per dotarle di quegli strumenti atti a competere in un mondo oramai senza confini, l'unico stato che non l'ha fatto è stato l'Italia ... e i risultati si sono visti.
Boh, io non capisco perché ci si ostini a vederla in questo modo.

L'Italia è in grado di supportare una compagnia aerea del tipo di AZ? Mi pare che il mercato abbia ripetutamente detto di no. Quindi lasciamo agire il mercato.

Sembra che non avere Alitalia sia come vergognarsi di avercelo piccolo.

Io sono più preccupato dal non avere aziende di elettronica di respiro internazionale. O aziende chimiche di respiro internazionale.

Se i soldi buttati in Alitalia in questi anni, e che butteremo ancora negli anni a venire, li avessimo investiti in altri settori, avremmo probabilmente un numero infinitamente superiore di impiegati in settori più redditizi per il paese (non solo in termini economici). E magari avremmo anche una compagnia aerea impegnata a trasportarne i dipendenti direttamente... perché avremmo un bacino d'utenza destinato a tale compagnia.

DaV
 

Mandrake

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Boh, io non capisco perché ci si ostini a vederla in questo modo.

L'Italia è in grado di supportare una compagnia aerea del tipo di AZ? Mi pare che il mercato abbia ripetutamente detto di no. Quindi lasciamo agire il mercato.

Sembra che non avere Alitalia sia come vergognarsi di avercelo piccolo.

Io sono più preccupato dal non avere aziende di elettronica di respiro internazionale. O aziende chimiche di respiro internazionale.

Se i soldi buttati in Alitalia in questi anni, e che butteremo ancora negli anni a venire, li avessimo investiti in altri settori, avremmo probabilmente un numero infinitamente superiore di impiegati in settori più redditizi per il paese (non solo in termini economici). E magari avremmo anche una compagnia aerea impegnata a trasportarne i dipendenti direttamente... perché avremmo un bacino d'utenza destinato a tale compagnia.

DaV
Quoto

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belumosi

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Quoto anch'io, come pure gli altri messaggi di analogo tenore.

E nessuno sta dicendo che bisogna foraggiare AZ a fondo perduto per sempre, bensi provare a ristrutturare un asset e farlo camminare coi suoi piedi.
Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.
 

OneShot

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Quoto anch'io, come pure gli altri messaggi di analogo tenore.


Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.
Quotissimo.
Ma Betha23 non è l'unico ad essere straconvinto che questa nazionalizzazione sia imperativa: ne ho sentiti tanti ultimamante in disaccordo con tutto quello che sta facendo il Governo per affrontare questa crisi, ma su AZ, dicono, quella sì che è un'ottima decisione. E non ti parlo della casalinga di Voghera (rip al padre di questo modo di dire), ma di esimi colleghi mai stati in AZ!
 

Tiennetti

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Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.
Questa è l'analisi più lucida e completa della situazione che abbia visto in molto tempo
Bravo Belumosi
 

13900

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è lo stesso, produttori o non produttori di beni, ovviamente ho preso FCA perchè conosco il settore, ma puoi prendere Enel, Eni, Trenitalia, Leonardo, Ansaldo, Atlantia o chi altro vuoi, tutte aziende che danno ricadute sul territorio immense e contribuiscono a far crescere il paese.... semplicemente noi siamo stati storicamente meno bravi degli altri a difendere e gestire le nostre imprese.
O non capisci o non vuoi capire. Enel, Eni, Leonardo, Ansaldo, Atlantia: tutte compagnie che trasformano, producono, creano. Una compagnia aerea non lo fa. NON LO FA. Non a caso, Trenitalia è in regime di concorrenza sull'AV.

Comunque, tutte chiacchere accademiche. Alitalia non verrà venduta, sarà "l'asset per portare i turisti in Italia", scenderà ancor di più come quota di mercato, continuerà a perdere cifre stratosferiche e continueremo a buttarci soldi. Pace in medioriente, Toro in Champions League e Alitalia finalmente non alle spese delle nostre tasse: tutte e tre cose che non vedremo mai.
 

Betha23

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O non capisci o non vuoi capire. Enel, Eni, Leonardo, Ansaldo, Atlantia: tutte compagnie che trasformano, producono, creano. Una compagnia aerea non lo fa. NON LO FA. Non a caso, Trenitalia è in regime di concorrenza sull'AV.

Comunque, tutte chiacchere accademiche. Alitalia non verrà venduta, sarà "l'asset per portare i turisti in Italia", scenderà ancor di più come quota di mercato, continuerà a perdere cifre stratosferiche e continueremo a buttarci soldi. Pace in medioriente, Toro in Champions League e Alitalia finalmente non alle spese delle nostre tasse: tutte e tre cose che non vedremo mai.
Dalle tue risposte intuisco che non hai la più pallida idea di come funziona l’economia di un paese.

Pace mi arrendo.

Continuate a essere convinti delle vostre certezze.

Buona quarantena a tutti.
 

londonfog

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Dalle tue risposte intuisco che non hai la più pallida idea di come funziona l’economia di un paese.

....

Buona quarantena a tutti.
Lo so che questo e' parzialmente OT ma spiegami, secondo te, cose'e' che trasforma, produce o crea una linea aerea. Parlo in generale non specificatamente di AZ.
 

Betha23

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Lo so che questo e' parzialmente OT ma spiegami, secondo te, cose'e' che trasforma, produce o crea una linea aerea. Parlo in generale non specificatamente di AZ.
Mi sa che sei rimasto a una definizione di attività produttiva dell'800... prova ad aggiornarti, basta andare nella città che porti nel nickname non è difficile ;)
 

Shogun

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Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.
Che altro dire? E' tutto qui. Parole sacrosante. Da decenni si continuano a buttare soldi in una moltitudine di sprechi immondi o in mance elettorali (politica del consenso), accumulando un debito pubblico astronomico (nel menefreghismo generale), e poi ce la si prende con quei cattivoni di paesi europei che (giustamente) non ne vogliono sapere di accollarsi i nostri debiti attraverso una bella mutualizzazione che finirebbe per premiare chi non ha mai voluto smettere di sprecare a scapito di chi invece ha saputo tenere i conti in ordine. I piagnistei di questi giorni mi stanno facendo venire la nausea. E lo dico da italiano. Non c'è speranza di cambiamento in meglio per questo paese, ne sono sempre più convinto, perchè questo andazzo in realtà è ciò che vuole la maggioranza dei cittadini-elettori.
 

airport81

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Lo abbiamo sentito nel 2009 ai tempi di CAI, che con i capitani coraggiosi supportati dalle infallibili capacità di AF, non avrebbero potuto fallire.
Lo abbiamo risentito nel 2015 ai tempi di SAI, che grazie allo spontaneo e convinto investimento di banche e assicurazioni, non avrebbe potuto mancare il risanamento nemmeno se avesse voluto. E il supporto di EY e della sua vernice perlata, ne era la garanzia più lampante.
Lo abbiamo risentito nuovamente nel 2017, quando SAI era incredibilmente finita in AS. Ma il pronto e reiterato prestito ponte verso l'infinito offerto da tutti noi, era indispensabile per rilanciare la compagnia.
E sarebbe stato fatto attraverso una soluzione rigorosamente di mercato (giurin giurello), vendendo la compagnia a qualche grande gruppo, dove si sarebbe accasata con dignità.
Ma la fila di pretendenti che si sarebbe massacrata per assicurarsi il gioiello, si è incredibilmente volatilizzata.
Poco male. Tanto sarebbero stati sicuramente degli incapaci. Come gli azionisti di SAI e ancor prima quelli di CAI.
E arriviamo al quarto tentativo in 11 anni. Dove la provvidenziale epidemia è arrivata come una manna dal cielo per risolvere tutti i problemi. Ormai fuori moda il vecchio slogan che vuole AZ indispensabile per portare turisti nel Belpaese (dall'alto del suo 8% di share nel mercato Italia-estero), a questo giro il nuovo business saranno i rimpatri degli italiani all'estero. In realtà li stanno facendo anche BP e Neos e li farebbe qualunque compagnia se pagata allo scopo, ma non conta. Valgono solo quelli di AZ. E chi dice il contrario è un traditore della patria.
Illuminante anche imparare che AZ, pur perdendo vagoni di soldi, sarebbe una manna per il fisco grazie all'indotto. Incredibile che nessuno abbia pensato di nazionalizzare qualsiasi attività per moltiplicare i pani e i pesc... volevo dire le entrate fiscali.
Ora, siamo in una situazione di emergenza come non si è mai vista nel dopoguerra, ed è più che certo che arriverà un conto economico enorme e che tanta gente finirà nella merda. Lavoratori e aziende che di norma producevano un reddito (significa che i ricavi sono maggiori dei costi...). E invece di tutelare l'economia sana, per l'ennesima volta si vogliono salvaguardare interessi elettorali e affaristici, a dispetto di qualsiasi buonsenso. Scelta confermata dalla legge che permette ai dipendenti di una compagnia liquidata come IG, di poter accedere alla supercassa integrazione esclusiva del comparto aereo.
Gli altri sono evidentemente figli di un Dio minore.
Per cui amico mio, la risposta è no. Non ci credo alla favola perpetua che stavolta AZ sarà risanata.
Sai quando ci crederò? Quando vedrò licenziare tutto il personale e sciogliere tutti i contratti con i fornitori per ripartire da zero. Con le migliori risorse che si possono trovare sul mercato (ex AZ o meno non fa differenza) assunte nella corretta quantità e con i contratti di fornitura scelti senza che arrivino telefonate per dare suggerimenti.
E' fantascienza? Certo che lo è. Ma allora evitiamo di prenderci il culo per l'ennesima volta con la balla che stavolta sarà quella buona e che AZ sarà risanata. Perchè oltre al danno, avrebbe davvero il sapore della beffa.
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BGW

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Mi sa che sei rimasto a una definizione di attività produttiva dell'800... prova ad aggiornarti, basta andare nella città che porti nel nickname non è difficile ;)

Visto che proprio citi Londra... Ti dice niente questa frase? "If you want to be a Millionaire, start with a billion dollars and launch a new airline."
E non l'ha detta l'ultimo scemo del villaggio.
 

Paolì

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Visto che proprio citi Londra... Ti dice niente questa frase? "If you want to be a Millionaire, start with a billion dollars and launch a new airline."
E non l'ha detta l'ultimo scemo del villaggio.
Lo so che sono ignorante... Ma chi lo ha detto?
 

londonfog

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Mi sa che sei rimasto a una definizione di attività produttiva dell'800... prova ad aggiornarti, basta andare nella città che porti nel nickname non è difficile ;)
Credo che tu stia confondendo prodotti o servizi. Il trasporto aereo e' un servizio, non e' un'attivita' creativa e non e' un'attivita' produttiva.

A proposito, a Londra ci abito e lavoro nel settore servizi. Credo di essere piu' aggiornato di te.
 

Betha23

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Credo che tu stia confondendo prodotti o servizi. Il trasporto aereo e' un servizio, non e' un'attivita' creativa e non e' un'attivita' produttiva.

A proposito, a Londra ci abito e lavoro nel settore servizi. Credo di essere piu' aggiornato di te.
Stavo ironizzando sul fatto che porti il nome e vivi nella capitale della nazione che oramai fonda il suo tessuto economico sui servizi e non sulla produzione di beni . Pensare che siano le attività primarie e secondarie a creare valore per un paese è appunto un pensiero novecentesco.

Comunque siamo largamente OT