Alitalia: chiesta cigs per 3.960


fiducioso

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11 Febbraio 2013
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(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per quasi 4 mila dipendenti Alitalia che tiene conto anche dell'emergenza coronavirus. L'azienda ha chiesto altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. Si tratta di 1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), cui vanno ad aggiungersi altri 2.785 per imprevisti legati all'emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1.680 personale di terra.
Numeri che saranno comunque oggetto di trattativa.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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E ho capito, ma 4000 persone sono usai metà dell’azienda.
Quando la voce comune era piano LH unica via i numeri erano questi, non c'è da sorprendersi se sfruttando la questione corona virus si sforbicia di brutto. Solo giggino e soci credevano a proclami di piena occupazione.
 

speedbird100

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13 Febbraio 2020
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Non so se il coronavirus sia una scusa o meno per effettuare le riduzioni di personale che volevano (nel senso, la riduzione di domanda è vera e tutte le airline stanno andando in panico, come purtroppo previsto dalla IATA: ba ha cancellato una 20ina di voli su lin settimana prossima per loads bassi per esempio), ma se fosse veramente collegato a questo evento complimenti ai fenomeni che hanno montato tutto questo circo nei giorni scorsi (giornali e politici).
E purtroppo il problema non è solo per az ma per tutta l'industria del turismo e anche altre industrie
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
fallire per colpa del coronavairus.......non per colpa della gestione sciagurata ultra decennale del management e politica , con l'appoggio dei sindacati.......è un'occasione da sfruttare
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Vecchio detto cinese: quando arrivi all'ultima pagina, chiudi il libro!
“Se poi il libro non lo pagassimo noi come sempre, sarebbe ancora meglio”, dice il saggio contribuente.
"Ben detto TW843" dice infine il forumista; davvero fuori da ogni realta' la disparita' di trattamento riservata ad AZ rispetto al resto del mondo della crisi italiana.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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fallire per colpa del coronavairus.......non per colpa della gestione sciagurata ultra decennale del management e politica , con l'appoggio dei sindacati.......è un'occasione da sfruttare
Il che darà l'occasione di nazionalizzare senza che la UE possa mettere becco visto che i tempi saranno duri per tutti e anche altri insospettabili potrebbero avere necessità di sostegni pubblici se la cosa non si risolverà in poche settimane.
Già si parla di misure straordinarie per un piano di ripresa nazionale come sforamento dei parametri di bilancio in maniera significativa (i più prudenti parlano del doppio di rapporto deficit/pil rispetto a quanto previsto), figuriamoci se non vengono varate misure straordinarie sui trasporti che è quello su cui il coronavirus impatta maggiormente insieme al turismo.
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Il che darà l'occasione di nazionalizzare senza che la UE possa mettere becco visto che i tempi saranno duri per tutti e anche altri insospettabili potrebbero avere necessità di sostegni pubblici se la cosa non si risolverà in poche settimane.
Già si parla di misure straordinarie per un piano di ripresa nazionale come sforamento dei parametri di bilancio in maniera significativa (i più prudenti parlano del doppio di rapporto deficit/pil rispetto a quanto previsto), figuriamoci se non vengono varate misure straordinarie sui trasporti che è quello su cui il coronavirus impatta maggiormente insieme al turismo.
Ragionevole.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Sembra ormai chiara la roadmap per la nuova procedura di vendita di Alitalia. Almeno per quanto riguarda i tempi della stessa. E' infatti imminente la pubblicazione del bando di cessione del vettore per le offerte non vincolanti, che dovrebbero poi con ogni probabilità concretizzarsi entro maggio.

Una ulteriore conferma è arrivata dal titolare del Mise Stefano Patuanelli, che nel ribadire che il bando - che farebbe tornare in campo la possibilità di vendita "spezzatino" delle diverse aree industriali - verrà "pubblicato nelle prossime ore", ha inoltre spiegato di credere che "ci sia una interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ore".

"Confido in una soluzione positiva - ha spiegato il ministro intervenendo stamattina in una trasmissione Rai - anche se l'emergenza coronavirus incide fortemente sulla vendita dei biglietti e non agevola certamente il cammino del commissario Leogrande".

Guida Viaggi
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia riduce i voli sulla Genova-Roma. Toti: “Intollerabile”

Alitalia cancella due voli giornalieri, sui sei operati quotidianamente dal lunedì al venerdì, sulla tratta Genova-Roma a partire dal prossimo 18 marzo. La compagnia ha inoltre ridotto da quattro a tre i voli da Genova a Roma del sabato, a partire dal 21 marzo. Restano tre i voli in vendita la domenica.

“La decisione – spiega una nota dell’Aeroporto di Genova – è stata presa unilateralmente dal vettore mentre erano in corso interlocuzioni per far fronte alla situazione di difficoltà che sta attraversando la compagnia e nonostante i buoni risultati dell’iniziativa promozionale “Vola da Genova”, lanciata dall’Aeroporto di Genova lo scorso dicembre a seguito delle note problematiche relative alla viabilità autostradale e a supporto della mobilità da e per la Liguria. Tale situazione di criticità si è ulteriormente acuita a seguito dell’insorgere dell’emergenza Coronavirus, che sta comportando un significativo calo nel numero di passeggeri e di prenotazioni. La decisione di Alitalia rende più difficile raggiungere Genova da Roma e dai circa 70 scali del network del vettore, penalizzando ulteriormente la già insufficiente accessibilità del territorio genovese e ligure.

«Genova e la Liguria non tollereranno una riduzione dei voli da e per Roma – ha commentato il presidente della Regione, Giovanni Toti -. Si tratta di un servizio fondamentale per il nostro territorio, specie in considerazione delle condizioni delle autostrade liguri e dell’assenza dell’alta velocità ferroviaria».

«A seguito di questa notizia le istituzioni locali, e in particolare la Regione, hanno manifestato stupore e disappunto per la decisione presa e chiedono urgentemente un incontro con i vertici di Alitalia al fine di individuare soluzioni che consentano il ritorno dell’offerta commerciale attuale», ha aggiunto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, principale azionista dell’Aeroporto di Genova, Paolo Emilio Signorini.
TQ

 

rr41

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6 Febbraio 2012
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Il che darà l'occasione di nazionalizzare senza che la UE possa mettere becco visto che i tempi saranno duri per tutti e anche altri insospettabili potrebbero avere necessità di sostegni pubblici se la cosa non si risolverà in poche settimane.
Già si parla di misure straordinarie per un piano di ripresa nazionale come sforamento dei parametri di bilancio in maniera significativa (i più prudenti parlano del doppio di rapporto deficit/pil rispetto a quanto previsto), figuriamoci se non vengono varate misure straordinarie sui trasporti che è quello su cui il coronavirus impatta maggiormente insieme al turismo.
Credo ci siano ben altre priorità che quella di tenere a galla lo scafo arrugginito di Alitalia.
 

jack london

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4 Novembre 2008
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alitalia riduce Genova di due voli giornalieri

Di seguito l'annuncio rilasciato in giornata.
Mi fanno sorridere le istituzioni che si dicono stupite quando la situazione finanziaria di Alitalia e la riduzione di flotta sono note ed è più che normale che ci sia anche una riduzione dei voli interni. Mettici il coronavirus "ottimo pretesto" per fare tutti i tagli necessari!!
Come dico ormai da tempo vedo la situazione dell'aeroporto di Genova disastrosa. Ha ormai perso moltissimi voli e quest'anno i numeri saranno in netta diminuzione. Altro che nuova aerostazione!!!
basta guardarsi in giro:è una città ormai fallita. Le poche realtà economiche rimaste sono in agonia.

Aeroporto di Genova ha appreso in mattinata la cancellazione di due voli giornalieri, sui sei operati quotidianamente dal lunedì al venerdì, sulla tratta Genova-Roma a partire dal prossimo 18 marzo. I due voli Genova-Roma cancellati dalla compagnia aerea sono: AZ1396 / AZ1388. Vengono meno la partenza da Genova alle 6:20 e alle 10:05. Cancellati i voli da Roma a Genova AZ1397 e AZ1391.

Restano in vendita anche dopo il 18 marzo i quattro voli Genova Roma AZ1380 (con partenza alle 7:00 e arrivo a Roma alle 8:05), AZ1384 (partenza da Genova alle 11:25 e arrivo a Roma alle 12:30), AZ1386 (partenza da Genova alle 15:05 e arrivo a Roma alle 16:10) e AZ1392 (partenza da Genova alle 19:05 e arrivo a Roma alle 20:15), operati dal lunedì al venerdì. La compagnia ha inoltre ridotto da quattro a tre i voli da Genova a Roma del sabato, a partire dal 21 marzo. Restano tre i voli in vendita la domenica.

La decisione è stata presa unilateralmente dal vettore mentre erano in corso interlocuzioni per far fronte alla situazione di difficoltà che sta attraversando la Compagnia di bandiera e nonostante i buoni risultati dell’iniziativa promozionale “Vola da Genova”, lanciata dall’Aeroporto di Genova lo scorso dicembre a seguito delle note problematiche relative alla viabilità autostradale e a supporto della mobilità da e per la Liguria. Tale situazione di criticità si è ulteriormente acuita a seguito dell’insorgere dell’emergenza Coronavirus, che sta comportando un significativo calo nel numero di passeggeri e di prenotazioni. La decisione di Alitalia rende più difficile raggiungere Genova da Roma e dai circa 70 scali del network del vettore, penalizzando ulteriormente la già insufficiente accessibilità del territorio genovese e ligure.

Il Presidente della Regione, Giovanni Toti, ha commentato: «Genova e la Liguria non tollereranno una riduzione dei voli da e per Roma. Si tratta di un servizio fondamentale per il nostro territorio, specie in considerazione delle condizioni delle autostrade liguri e dell’assenza dell’alta velocità ferroviaria».

«A seguito di questa notizia le Istituzioni locali, e in particolare la Regione, hanno manifestato stupore e disappunto per la decisione presa e chiedono urgentemente un incontro con i vertici di Alitalia al fine di individuare soluzioni che consentano il ritorno dell’offerta commerciale attuale», ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, principale azionista dell’Aeroporto di Genova, Paolo Emilio Signorini.