[TR] Busy bee at Level 350


jetboy

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3 Luglio 2008
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27
Un week end a San Francisco? Ma perché??? Già, e perché no?!? Così inizia la mia ricerca tra low e ultra low cost per trovare un biglietto al prezzo giusto per giustificare questa, ennesima, follia. In pochi clic mi ritrovo sulla pagina del pagamento di Fench Bee e Level. Costo totale: meno di 300 euro (escluse le bretelle). Itinerario: MXP ORY SFO, SFO BCN MXP. Vueling, con 25 euro a tratta, si aggiudica le bretelle. Osteopata, flebologo e fisioterapista pagati a parte. Grandi aspettative su Frenchbee, che copre la tratta ORY SFO PPT con i suoi nuovissimi A350. Puro terrore per il 330 di Level sul quale trascorrerò più di dieci ore con le ginocchia in bocca. Almeno questo mi immagino. Partenza come tutti i week end lunghi di venerdì mattina. Pur avendo il volo da ORY alle 17.50, scelgo di partire da Malpensa alle 8.50. La prudenza non è mai troppa, e io sto invecchiando rapidamente con le mie paranoie. Un A321 ceo sorprendentemente pulto e spazioso mi porterà nella Ville Lumière.



Stacchiamo dal gate con 40 minuti abbondanti di ritardo, causa congestione dello spazio aereo. Una volta in rullaggio, passiamo in rassegna cavalleria ACMI di Meridiana come fossimo ad una parata militare. Una coppia di 737 di Tayaranjet (continuo a stupirmi della bizzarrìa del nome)



Un’altra coppia di 737 di Lumiwings



Per finire con questo non meglio identificato 737 in livrea ‘tappeto ikea’



Capita spesso di vedere in questa posizione arerei dalle livree variopinte, come se lo stand fosse una specie di distaccamento del museo del design. Decolliamo come si deve alle 9.30, in parallelo ad un 737-800 di Air Europa fresco di atterraggio



Preparo le ottiche migliori per fotografare le mie amate alpi, sperando di sorvolare a piombo la vetta del Cervino. Purtroppo mi tocca l’unica giornata nuvolosa di questo inverno secco come una scopa di saggina. L’unica cosa nitida fotografabile è la winglet gialla come le pinne di certi tonni. E noi, sardine in scatola.





Volo senza storia né anima. Dura un niente e siamo già in discesa verso la coltre di nebbia che copre tutta la regione



Tutto fuori, della terra una pallida impressione tra i pochi buchi nella foschia



Atterriamo che quasi non me ne accorgo tanto è stato morbido. Laggiù l’inevitabile 330 di Level che occhieggia metre accumula muffa ai prati.



Le mie gambe si intorpidiscono all’istante pensando al ritorno sul tale scassoplano. Chissà, magari sarà una piacevole sorpresa.... penso questo mentalmente e le mie gambe si rianimano. È ora di scendere. Pseudo gate, sbarco via scale e passerella esterna. Dentro tropici, fuori permafrost. Io vestito alla quattro stagioni, troppo e troppo poco rispettivamente. Vado a recuperare un amico a Parigi con il quale volerò più tardi a SFO. Tempo di cannare miseramente la direzione dell’Orly Val, tentare di fare il check-in alle macchinette, arrivare e perdermi negli intenstini della stazione di Châtelet les Halles-oh, ci ho messo 20 minuti buoni prima di riuscire ad uscire- che si fa l’ora di pranzo. E poi di nuovo l’ora di tornare in aeroporto. Fortuna che il mio compagno di viaggio ha un biglietto premium. Mi farà godere dei privilegi riservati come check-in e imbarco prioritari. Check-in che si rivela particolarmente lento ed affollato. ‘Scortato’ in premium, mi vengono risparmiati i 75 euro di bagaglio da stiva che se avessi fatto il check-in regolare di sicuro mi avrebbero fatto pagare.
Passiamo tutti i controlli del caso- credo di aver mostrato la carta d’imbarco non meno di 5 volte- arriviamo al gate dove il nostro fiammante A359 è pronto. Un momento. Fiammante? Nuovo di fabbrica? Nulla di tutto ciò. Scopro che la macchina porta il numero di serie 005 ed è una delle prime ad essere state consegnate. 5 anni fa.







La livrea smart sui toni dell’azzurro ricorda molto Jin Air, almeno nel logo. L’impressione è molto gradevole, complice, va detto, la relativamente giovane età del mezzo. L’interno, ahimè, si rivela alquanto spartano. Sedili in ‘pelle’ blu autobus dall’aria già vissuta danno un’impressione di vero low cost. E da alcuni dettagli e rotture qua e là, i 5 anni si vedono tutti. Premium economy



Economy



Fuori comincia ad imbrunire anche se i colori fanno più pensare ad un invecchiamento ultrarapido del giorno.



La telecamera esterna mi permette di sovraintendere alle operazioni di carico. Mani dietro la schiena e un ‘se fa no inscì’ mormorato come un perfetto ‘umarell’.



Il comandante dice che stiamo completando le operazioni di imbarco e avremo un leggero ritardo a causa di un passeggero che ha deciso all’ultimo di scendere, implicando la conseguente ricerca ed espulsione del bagaglio al seguito. Fuori un carosello di 737 di Air Algerie che ci precedono in numero di tre al taxi. Push back e ci lanciamo all’inseguimento. Profondo rosso...



Luce verde e siamo in pista



Passo in rassegna la selezione di contenuti video, per rimanerne profondamente deluso. 18 quelli disponibili tra le serie TV, 41 i titoli nella bacheca film, la maggior parte inguardabili. Il mio amico che passerà più tardi in visita, mi dirà che in premium la scelta è molto più ampia.



[


Mi metto il cuore in pace e pianifico una sana sessione di lettura
Rullaggio breve breve e in poco siamo già per aria





Viriamo 'à droite' per intercettare la radiale che porta dritta al sole, appena scomparso dietro l’orizzonte





Chasing the sun



Improvvidamente non ho acquistato il pasto a bordo, né mi sono munito di cibo sano prima di salire. Ne viene che mi devo arrangiare con il menu della cambusa. Gli av passano con la lista dei passeggeri solventi, erogando loro un buono da consegnare per ricevere il vassoio del caso. Per tutti gli altri, l’ampia scelta del menu rimane una valida alternativa, non necessariamente a buon mercato. Raffazzono il pasto che è una delizia per chi come me soffre di gastrite.



Estinguo tutto nel colesterolo abbondante di questo croq monsieur arrivato a sazietà ormai sopraggiunta



Ritirano il vassoio che mancano ancora quasi nove ore all’arrivo. Cala il torpore e mi addormento, sognando e ripromettendomi di sgrassare il sangue una volta a casa. Mi risveglio con le gambe dell’astronauta che siamo a buon punto.



In effetti la nota dolorosa dell’economy su Frenchbee è che nonostante il pitch non proprio assassino, i sedili sono strettissimi, rendendo lo spazio vitale a disposizione veramente limitato. La mia vicina inoltre opta per tenersi il cappotto per tutta la durata del volo. Ed come avere di fianco il gabibbo in seggiovia. Non ti rimane che difendere il tuo spazio a gomitate e piccoli, ma decisi, interventi di gamba. Tip per chi volesse viaggiare ‘smart’: i posti esterni (finestrino) della fila 37 non hanno nulla davanti (le file di emergenza sono da due), regalando al loro occupante un salvifico accesso al corridoio. Onestamente non ricordo quanto costi l’assegnazione, ma credo fosse pari a quella di un posto standard- 20€.
Intanto il buio si colora di un tono caldo, un cappuccino rosato, e in poco passano per una prima colazione che suona fuori sincrono per tutti i fusi coinvolti. Scelgo la combo da 7 Euro. Bevanda calda, snack dolce o salato, succo di frutta. Nulla di memorabile insomma



Safety card





Da notare le due versioni presenti a bordo. Frenchbee e Frenchblue.
Siamo a buon punto. Arriviamo da est sorvolando Oakland, poi downtown e al largo di San Bruno ci allineiamo paralleli alla pista, per poi virare di 180 ad intercettare la .... Io che sono seduto dal lato mare mi perdo tutto lo spettacolo delle luci là sotto. Oakland...



Atterriamo decisi e immediatamente si appanna tutto tanto è umido.



Una volta al gate ci mettiamo un po’ a sbarcare. Vengono distribuiti i pass arancioni per i pax in transito (il volo ripartirà ler PPT in due ore) e tutti in colonna ci avviamo all’immigrazione. Per finire in una coda infinita fatta da noi, un volo da Delhi, uno da Singapore e varia minutaglia intra americana. Ne risulta un’attesa di due ore e mezza abbondanti prima di essere finalmente liberi di calpestare il suolo USA. Mai fatta una coda così! Intanto dopo ore di attesa i malcapitati pax diretti a PPT scoprono che il volo è stato cancellato a causa di problemi tecnici sul 350. Pare si tratti di un problema di porte. Ripartiranno, non è certo, l’indomani con un aereo mandato da Parigi. Bel colpo! Per noi che invece restiamo a San Francisco non ci resta che prendere il treno per downtown ed indirizzarci nel più breve tempo possibile verso il letto. Esperienza con Frenchbee tutto sommato da dimenticare. Aereo non proprio confortevole, sedili punitivi, servizio mediocre ed equipaggio mediamente scortese. Prima di chiudere gli occhi penso al ritorno con Level e le mie gambe istintivamente hanno uno scatto. Poi il sonno scaccia tutti i brutti pensieri.

[OT] il giorno seguente ci si sveglia in una coltre di nebbia. Usciamo a far colazione che non c’è in giro un anima. Solo all”imbarcadero qualcosa si muove, per il resto strade deserte fatta salva la moltitudine di homeless che popolano i dintorni di Market Street. Nebbia...





È la sesta volta per me e il mio compagno di viaggio a San Francisco ed in effetti non sappiamo cosa fare, a parte i soliti giri. Decidiamo di andare al Golden Gate a piedi, scollinando da Telegraph Hill





Pranziamo al Pier 39 e poi rinunciamo al resto della camminata e optiamo per una minicrociera intorno alla baia. Il protagonista è lui.









Downtown San Francisco



Il giorno seguente ci incamminiamo verso Castro, risalendo Market Street. I tipici tram della linea F...



La sede dell’associazione LGBT, avamposto di Castro.



Altri tram





In un niente si fanno le 16. Tempo di andare con calma in aeroporto per intercettare l’apertura del check-in. La corsa verso SFO in metropolitana dura circa 40 minuti da Powell, centro nevralgico di Downtown. Non proprio confortevole (treni sporchi e rumorosissimi), almeno rapida e dritta al terminal internazionale. Arrivo che i banchi di Level, o Iberia visto che questo è a tutti gli effetti un volo IB, sono ancora deserti.



Ho fatto check-in online e con mia grande sorpresa scopro che incluso nel prezzo ho un bagaglio a mano e uno da stiva, oltre ad avere l’imbarco prioritario. Totale pagato, 128 euro (!!!). Altra sorpresa: la prosecuzione per Malpensa è con Vueling e visto che è di nuovo parte di Iberia, chiedo all’addetta di poter fare il though check-in fino alla destinazione finale. Concesso: il mio bagaglio andrà dritto a MXP, assicurandomi un risparmio di 19 euro sul bagaglio da stiva con Vueling. Passo i controlli e arrivo al gate insieme alla mia corsa per BCN.







Altra piacevole sorpresa. La macchina (EC-MYA) ha poco meno di un anno di vita! E io che già pensavo ad uno scassoplano scassato. Arriva l’ora dell’imbarco e io capeggio la fila dell’economy



Salgo per primo e faccio in tempo a fotografare la cabina ancora intatta





https://live.staticflickr.com/65535/49455576288_b3f41cce33_k.jpg[/img

L’impressione è molto gradevole. Molto meglio dell’effetto torpedone di Frenchbee.

Safety card

[img]https://live.staticflickr.com/65535/49456278897_b492bc962b_k.jpg



Grafica dell’IFE molto curata, contenuti decenti e navigabilità eccellente





Peccato la totale assenza delle mappe. Il posto è confortevole. Pitch e larghezza adeguati, generoso spazio per gli oggetti personali, USB etc.





Stacchiamo in perfetto orario ma ahimè ci tocca un’attesa di un’oretta causa traffico. Il comandante spiega tutto, ma proprio tutto in inglese, spagnolo e catalano. Decolliamo che sono quasi le 21.



Questa volta sono seduto dalla parte giusta e riesco a riprendere downtown e tutti, l quasi, i reperi della città







Il Golden Gate sfila sotto di noi, il resto un tappeto di luci che pian piano si estingue nel buio della notte.
Parte il servizio e decido di stare leggero con un club sandwich. Pronto ad ordinare, l’AV mi dice che in realtà ho il pasto già pagato (di nuovo, incluso nei 128 euro del biglietto!!!). Compro solo la coperta, per 6 euro. Il resto offerto dalla casa



L’offerta si compone di un caldo a scelta, un’insalata di patate, pane e burro, dolce e una bevanda, inclusi gli alcolici. Nulla da invidiare al servizio di certe blasonate in circolazione



Complice la melatonina, mi addormento di un sonno con poche, brevi interruzioni. Mi sveglio che mancano poco più di due ore a destinazione. L’oscurate del finestrino, rovente, segnala un sole già alto là fuori. Tempo un’ora e parte il secondo servizio. A me che ho prenotato il pasto (di nuovo, 128 € in totale....) viene servito un box contenente ogni ben di dio. Separati arrivano un panino caldo, succo e caffè.



Scendiamo nella foschia



180 facendo perno sulla Sagrada Familia



Altra virata per prendere il largo



E infine ci allineiamo con la 25. Sorvoliamo un non meglio identificato naviglio che richiama i colori di Level, il mio nulvo, più recente, amore.

https://live.staticflickr.com/65535/49456055241_2195b41467_k.jpg[/img

Finale e con la grazia di una piuma tocchiamo terra in perfetto orario

[img]https://live.staticflickr.com/65535/49456055366_4d5cee70fc_k.jpg



Sbarco più che veloce e ultimi scatti al bambolotto che per il resto di oggi si prenderà un riposo ai remoti





Controllo passaporti e security check volano via in un lampo. Mi ritrovo alle partenze del T1 che mancano 3 ore al prossimo, e ultimo, volo per Milano. Fuori Turkish arriva con un 321 neo direttamente dal concessionario



Volerò a Milano con Vueling, su uno degli ultimi 320 neo consegnati. Non vi racconterò nulla, lasciandovi uno scatto al decollo da BCN.



Considerazioni finali: Level siè rivelata una sorpresa assoluta e graditissima. Equipaggio giovane, cortese, servizio ottimo anche in rapporto al prezzo pagato (un’ultima volta, 128€). Davvero oltre ogni aspettativa. Frenchbee rimandata a settembre. Servizio mediocre, aereo non in formissima nonostante l’età relativamente giovane. Interni della cabina poco accoglienti, sedili da tortura ed equipaggio non proprio dei migliori. In totale, mi porto a casa un fine settimana oltreoceano costato poco più di un week end su qualche spiaggia nostrana in alta stagione. Chiudo qui questo capitolo per dedicarmi interamente alla programmazione della prossima avventura. Stay tuned!

 

Dancrane

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Gran bel reportage, non mi fa pentire di non avere preso il week end a Sint Maarten per 200 €.
Menzione speciale per “l’elenco dei passeggeri solventi”!
 

Seaking

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Bravo davvero, ottimo TR!
Non lo farei mai, ma ho gradito il racconto di questa follia low cost!
 

bamby69

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Bellissimo ti invidio devo smettere di cercare in voli a medio raggio e spingermi più lontano, quanto tempo prima hai cercato i voli? A San Francisco in quale hotel avete soggiornato se non sono indiscreto? Grazie e complimenti del bellissimo TR.
 

13900

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Il gabibbo in seggiovia mi ha fatto sputare il caffè dal ridere. Grandissimo come sempre, anche quando ti cimenti nel LCC. Io però aspetto sempre il 380 ANA!
 

OneShot

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Paris
Bel giretto e bel coraggio!
French bee si chiamava French Blue ma gli amerrigani si sono messi di traverso per la somiglianza con jet blue (!).
Il 350 a SFO è stato AOG per un bel po'. Mi sembra sia rientrato ieri: ha avuto un danno alla fusoliera, con perforazione, da parte di uno dei mezzi di rampa.
 

vipero

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.
bel giro, prima o poi mi ci avventuro anche io.

... si lallero:)

(p.s. quel 737 “Ikea” dovrebbe essere un Klas-jet)
 

edag75

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Il gabibbo in seggiovia mi ha fatto sputare il caffè dal ridere. Grandissimo come sempre, anche quando ti cimenti nel LCC. Io però aspetto sempre il 380 ANA!
:-D
Aggiungerei come menzione speciale anche "Sedili in ‘pelle’ blu autobus", che mi sa tanto di Co.tra.l.

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vipero

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8 Ottobre 2007
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:-D
Aggiungerei come menzione speciale anche "Sedili in ‘pelle’ blu autobus", che mi sa tanto di Co.tra.l.

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Per i non romani: Cotral ex Acotral ex Stefer azienda trasporti provinciali.
 

jetboy

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Sontuoso, e spassosissimo. French Bee da evitare come gli appestati. Foto eccellenti come sempre!

DaV
Obrigado. Strana sorte mi toccò. Frenchbee bella da fuori, deludente dentro. LEVEL, beh, sorpresa dell'anno. Grazie ancora DAVE!

Wow, non mi lamenterò più dei weekend che mi sembrano durare un attimo, giuro!
Quando ci si diverte, il tempo VOLA! E noi ne sappiamo qualcosa :)

Gran bel reportage, non mi fa pentire di non avere preso il week end a Sint Maarten per 200 €.
Menzione speciale per “l’elenco dei passeggeri solventi”!
Grazie Gian! Sai, viaggiando con la mutua...

Bravo davvero, ottimo TR!
Non lo farei mai, ma ho gradito il racconto di questa follia low cost!
Grazie Seaking. E' un pensiero che ho avuto anche io quando ho visto il tempo mancante all'arrivo, nei due sensi. Poi però la melatonina...

Bellissimo ti invidio devo smettere di cercare in voli a medio raggio e spingermi più lontano, quanto tempo prima hai cercato i voli? A San Francisco in quale hotel avete soggiornato se non sono indiscreto? Grazie e complimenti del bellissimo TR.
Grazie Bamby! Io do sempre un'occhiata a flightconnections.com, eccellente fonte di 'dritte'.

Il gabibbo in seggiovia mi ha fatto sputare il caffè dal ridere. Grandissimo come sempre, anche quando ti cimenti nel LCC. Io però aspetto sempre il 380 ANA!
Grazie 13900! Ti assicuro che aveva un secondo maglione che ha tentato di mettersi sotto al cappotto. Fulminata con uno sguardo, ha desistito. Il TR con il 380 di ANA è nel forno a cuocere. Arriverà presto!

Mirabolanti le possibilità consentite dalla nostra epoca!
Bel giretto e bel coraggio!
French bee si chiamava French Blue ma gli amerrigani si sono messi di traverso per la somiglianza con jet blue (!).
Il 350 a SFO è stato AOG per un bel po'. Mi sembra sia rientrato ieri: ha avuto un danno alla fusoliera, con perforazione, da parte di uno dei mezzi di rampa.
Che sf...! Ci mancava la toppa sul buco. Speriamo che abbiano anche sistemato le due cappelliere 'INOP' nella sezione posteriore.

bel giro, prima o poi mi ci avventuro anche io.

... si lallero:)

(p.s. quel 737 “Ikea” dovrebbe essere un Klas-jet)
Ti capisco, anche le mie gambe sono d'accordo. Hai ragione! Ho fatto un salto sul loro sito ed effettivamente è uno dei 737-500 di Klas-jet. Ne ho visto un secondo che sarà una comparsa nel mio prossimo TR.

:-D
Aggiungerei come menzione speciale anche "Sedili in ‘pelle’ blu autobus", che mi sa tanto di Co.tra.l.

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Per i non romani: Cotral ex Acotral ex Stefer azienda trasporti provinciali.
O anche Autoguidovie italiane. Cambia l'azienda, l'effetto è lo stesso.