Con qualche giorno di ritardo riprendiamo l'OT, parte 2.
OT PARTE 2 - U.S. VIRGIN ISLANDS
Le Isole Vergini americane o Isole Vergini statunitensi sono un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America. Formano un arcipelago di 53 isole vulcaniche, parte delle Piccole Antille, nel Mar dei Caraibi. Sono nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. Buona parte della popolazione, composta da vari gruppi etnici di origine africana ed europea, vive nelle isole principali: Saint John, Saint Croix e Saint Thomas. Le isole godono di autonomia amministrativa esercitata da un senato di quindici membri. Gli abitanti, a partire dal 1932, hanno la cittadinanza statunitense. Sull'arcipelago si trova il Parco nazionale delle Isole Vergini.
Arriviamo in una calda mattina estiva, e ci godiamo l’attracco al sorgere del sole. E’ possibile scendere dalle ore 07.15 e così DA BRAVI TURISTI, che vogliono tutto, e non come gli americani che pensano a dormire e bere cocktail in nave in un paradiso come questo. Stiamo per raggiungere un’altra delle Isole Vergini Americane, St. John’s, un paradiso naturale che necessita un trasferimento dal porto di Charlotte Amalie, prima in taxi (circa 30 minuti fino Red Hook) e poi con un traghetto veloce (circa 20 minuti di navigazione), e di nuovo in taxi (circa 20 min).
Siamo finalmente arrivati su una delle spiagge più belle al mondo di cui prima di svelarvi il nome, è giusto ammirare delle foto:
No, scherzavo, nonostante il mare sia meraviglioso anche qui... La spiaggia dove staremo oggi è questa:
Per chi non la conoscesse, l’intera area fa parte della Trunk Bay, una delle più belle al mondo - tra le migliori 50 secondo Forbes, NYT, e altri, nonché una delle spiagge più famose e fotografate dei Caraibi e parte del Parco nazionale delle Isole Vergini. Prende il nome dalla tartaruga Leatherback, localmente nota come trunk. L'area della spiaggia è divisa in due metà, la principale spiaggia di Trunk Bay e l'area di nuoto e Burgesman Cove che si trova all'estremità occidentale di Trunk Bay vicino Jumby Bay. L’ingresso a Trunk Bay è a pagamento, 5$ a persona, ma comprende l’utilizzo di bagni e docce. Da Agosto hanno riaperto anche due bar e un negozio dove è possibile affittare lettini, pinne, maschere e quant’altro. Ma non sono solamente la sabbia bianca e l’acqua turchese a rendere particolare la baia, ma anche un fondale ricco di flora e fauna marina che è possibile ammirare grazie ad un percorso snorkeling indicato sul fondale sabbioso, che circonda l’isolotto di Trunk Cay che si trova a meno di 70 metri dalla spiaggia. È un isolotto formato da scogliere rocciose, spiagge di sabbia corallina e palme.
E’ possibile arrivare a Trunk Bay anche tramite l’escursione offerta da Carnival, che prevede il trasferimento via mare - della durata di 45 minuti - direttamente dal porto di Charlotte Amalie. L’escursione il cui costo varia a seconda della stagione, ha il vantaggio di essere organizzata dalla compagnia e non si rischiano problemi legati a taxi e traghetti, ma lo svantaggio di concedere solamente un’ora e mezzo a Trunk Bay. Inoltre, tutti i prezzi dei taxi da A a B sono consultabili online, anche se a volte si riesce a risparmiare qualche dollaro. Comunque dal porto di Charlotte Amalie a Red Hook sono 8$ a testa, poi 16$ di traghetto per fare a/r, ed altri 6$ per Trunk. Tutto questo, pro capite. Taxi ovviamente da considerare due volte (per l'andata ed il ritorno). Insomma in 3, sono 120$ di trasferimenti. L'escursione della nave, costa 75$ a testa. Quindi lascio tirare a voi le somme della convenienza, nonché per il fatto che io sono arrivato in spiaggia alle 8.40, ed eravamo in 5 forse... Quando sono andato via c'erano qualche centinaia di turisti e stavano arrivando gli escursionisti della nave.
Dopo tutto questo parlare, una carrellata di foto (scattate appena arrivato):
Underwater:
Qualche ora dopo l'arrivo, ancora calma
Dopo numerose nuotate nelle cristalline acque e un meritato relax al sole è arrivato il momento di tornare verso la nave e, on the way back il panorama è il seguente:
Arriviamo in porto per le 14.30. Un veloce pranzo a bordo al buffet e poi una camminata sul lungomare di Charlotte Amalie, facilmente raggiungibile a piedi in una mezz’ora di cammino o in 5 minuti di taxi. Lasciamo St. Thomas e le Isole Vergini Americane (alle 16.00) e un pezzo di cuore nelle meravigliose spiagge delle 3 isole, che meriterebbero una crociera esclusiva. Il tempo a disposizione a terra è più che sufficiente per una giornata di relax a patto che si scelga di fare un compromesso: in una sola giornata è possibile sia andare a St. John’s che visitare alcune spiagge (relativamente vicine) di St.Thomas, ma non è possibile spendere più di un’ora su ogni spiaggia. Personalmente, non la ritengo una scelta consigliata poiché, al di là dei costi degli spostamenti, c’è il rischio di trovare sia traffico in strada e spiagge affollate qualora in porto ci siano 5 navi e non solo una, come nel nostro caso, e di conseguenza avreste speso più tempo in taxi che in spiaggia. L'ultima foto da ST. Thomas:
p.s. la storia di quest'isola è particolare, dal punto di vista automobilistico. Negli anni '60 gli USA acquistano le 3 isole di St Thomas, St John's e St. Croix dalla Danimarca. con passare degli anni le auto incominciano ad essere sempre di più e chiaramente vengono importati principalmente auto e truck americani. Il risultato, è che che qui, guidate una Chevrolet Malibù, automatica, con lo sterzo a sinistra, sul lato DESTRO della strada. Insomma, guidano con le "nostre auto", all'inglese. Ripeto, gli USA acquistano le isole dalla Danimarca dove mi risulta che si sia guidato sempre come in Italia.
p.p.s la tassista mi aveva detto che avevano provato nel '70 ad invertire il senso di marcia, ma ci furono più incidenti in soli 5 giorni che in un anno, quindi si misero l'anima in pace!
OT PARTE 2 - ST MAARTEN
Sint Maarten è una nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi che ne comprende altre tre: i Paesi Bassi e gli stati caraibici di Aruba e Curaçao. Il territorio è costituito dalla parte meridionale dell'isola di Saint Martin, situata nel sud del Mare Caraibico. Il capoluogo è Philipsburg. Sint Maarten confina a nord con Saint-Martin, una collettività d'oltremare dipendente dalla Francia, il cui territorio costituisce la parte settentrionale dell'isola
La Carnival Fascination nella baia di Great Bay poco prima delle 8 del mattino, regalandoci una vista meravigliosa sulla baia mentre siamo impegnati a fare colazione nella parte esterna del buffet. Sbarchiamo poco dopo l’attracco e ci dirigiamo verso l’area dei taxi, il programma del giorno è, ovviamente, quello di trascorrere delle ore in spiaggia, girovagare per l’isola
e SOPRATUTTO aspettare un’aereo a Maho Beach per il selfie aeronautico più qualche altra foto della fauna locale.
Partiamo dal porto di Philipsburg diretti verso il lato francese dell’isola, nella Baia di Orient, dove una lunga spiaggia di oltre 3 km ci aspetta con le sue acque cristalline.
Qui, è possibile noleggiare lettini e ombrelloni, oppure godere in solitudine della striscia sabbiosa, attenzione però a non sconfinare nell’area nudisti della spiaggia. La Baia porta ancora i segni dell’uragano Irma che proprio qui ha colpito più duramente l’isola, numerose case, hotel e ristoranti sono stati completamenti distrutti e c’è ancora molto da ricostruire. L’uragano non ha però distrutto la bellezze del luogo e i colori cristallini delle acque.
Qualche ora dopo lasciamo l’area per dirigerci verso la capitale francese, Marigot, da cui è possibile imbarcarsi su un traghetto e raggiungere in circa un’ora l’isola di Anguilla. Anche Marigot porta con se le ferite dell’uragano, buona parte del mercato centrale è andata distrutta e dell’area turistica è rimasto ben poco. Dopo una veloce passeggiata per le strade della cittadina, torniamo a bordo del nostro taxi e armati di baguette francesi ci dirigiamo a Maho, per un pasto sulla spiaggia più iconica dei Caraibi.
TANTO LO SO CHE NON VE NE FREGA UNA CIPPA DELL'ISOLA, MA SOLO DI MAHO, ECCO ARRIVA, UN ATTIMO, CON CALMA.
panoramica su Maho, la spiaggia purtroppo è andata distrutta dall'uragano, ma è uno dei lavori previsti per il 2020-2021, appena lo Sheraton in costruzione sarà finito, si dice...
Inside the water:
La time-board più famosa dei Caraibi:
SPOTTING TIME:
Per i meno colti, come me, abbiamo:
- CESSNA C208B, St. Barths Commuter,
- ATR 72-600, Liat
- A320, JetBlue
- quello in pista non ho idea di cosa fosse!
come un bimbo a natale...ps ho già detto che mi piace JetBlue?
Se volete un drink, il Sunset Bar è aperto dalle prime ore del mattino fino a tarda serata. Dopo le foto di rito e relax post pranzo, torniamo a Philipsburg...
e salutiamo definitivamente la nostra guida-autista e passeggiamo per il “lungomare” della capitale Olandese dell’isola.
Numerosi negozi, ma anche locali, beach bar e una lunga striscia sabbiosa di oltre un km attende i turisti. Sempre da Philipsburg è possibile imbarcarsi a bordo di catamarani e ammirare l’isola dal mare, oppure andare alla ricerca dei delfini in mare aperto.
Torniamo a bordo della Carnival Fascination in tempo per un drink pomeridiano prima di salutare l’isola di Sint Maarten, con la prua rivolta verso St.Kitts, la più grande delle isole Leewards.
FINE PARTE 2 OT
N.B. le foto degli aerei sono un po' strane come forme e qualità, in quanto sono estrapolate dai video, che devo finire di mettere in ordine, poi li caricherò in questo TR tramite YouTube. perdonatemi, ma tra università e lavoro, è dura trovare il tempo!