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In realtà anche da Napoli verso Torino, Palermo, Catania... Ma certo una base AZ a TPS sarebbe impensabilese non ricordo male AZ fa voli cross country solo da Catania verso Bologna.
avevo dimenticato i voli da NapoliIn realtà anche da Napoli verso Torino, Palermo, Catania... Ma certo una base AZ a TPS sarebbe impensabile
gli unici due voli sensati di cui ha bisogno questo scalo: Roma e Milano
Tenere Birgi aperto al traffico civile per due voli in croce per Roma e Milano non avrebbe senso, sarebbe un lusso insostenibile, visto che c'è Punta Raisi a un centinaio di chilometri o meno che ha ponti aerei verso le due città.Concordo che siano sensati... Ma non è che possono aspirare ad altri voli oltre questi
Nell'edizione domenicale la seconda parte:Oggi il Locale News ha pubblicato la prima parte di una analisi tecnico giuridica a firma Giovanni Catania, che in questa prima parte sembra prendere posizione a favore del fronte del no.
da http://www.illocalenews.it/public/illocalenews/Illocalenews_176-17.pdfBirgi: “Abbiamo capito, ma dirselo è dura”(parte 2)
Analisi tecnico-giuridica sulla situazione del Florio
Pubblichiamo oggi la seconda parte dell’analisi tecnico-giuridica del dottor Giovanni Catania, ex dirigente della Provincia Regionale ed esperto di programmazione europea, sulla situazione che riguarda il nostro aeroporto di Birgi e Ryanair. L’abbiamo divisa in due parti poiché, oltre a essere complessa, è anche corposa.
Spero abbiate il piacere e la voglia di continuare a leggerla e riflettere grazie a questo “diverso” punto di vista. La prima parte la potete trovare nell'edizione di ieri, andando sul sito internet del giornale al www.illocalenews.it e cliccando sull'edizione numero 175.
Il direttore
Questo modello, il Low Cost, ha (purtroppo) convinto anche molti di noi(ignari consumatori di viaggi e turisti appassionati) che un prodotto di lusso come un viaggio in aereo potesse costare “per sempre” pochi spiccioli. Questa è stata – ed è ancora per molti - la vera illusione. Iniziamo allora a distinguere i contorni del vero problema: non c’è più un solo bilancio pubblico solido in Italia.
Pochi sanno, ad esempio, che anche i fondi per il comarketing in Sicilia,sbandierati come una conquista definitiva a maggio del 2017, erano stati “congelati” nella stessa legge di stabilità regionale (LR 8/2017)in attesa della chiusura di un accordo sull’IVA tra la Regione e lo Stato (162 milioni di euro l’anno per tre anni). Cosa sarebbe
accaduto se questo accordo non si fosse chiuso,se l’ennesima impugnativa avesse impedito alla Regione di “ripristinare” questi stanziamenti? Pochi sanno che questa incertezza è addirittura perdurata fino all'assestamento del bilancio pubblicato in pieno ferragosto (LR 15/2017).
E’ chiaro, allora come ora, che non conveniva a nessuno dire la verità. Adesso, però, che abbiamo visto il baratro, le domande giuste sorgono spontanee:
1) Proprio perché il trasporto aereo è così vantaggioso, e “moltiplica addirittura per 10 i vantaggi di ogni euro pubblico investito sull'aeroporto stesso”, come mai si cercano ancora i fondi pubblici per farlo funzionare?
2) Se come attività funziona così bene, anche per l’indotto che coinvolge, come mai il management dell’aeroporto è schiacciato su Ryanair e non riesce a sollecitare investimenti privati?
3) Come mai non si trovano 4-8 miseri euro a passeggero per darli a Ryanair? Forse un passeggero non pagherebbe 19,99 euro + 4,00 euro per andare a Bergamo o a Londra?
Faccio osservare che Ryanair – glielo hanno permesso – è cresciuta perché ha assorbito i ricavi di tutti i soggetti e gli operatori della filiera dei trasporti e anche di quella turistica, non è poco. A partire dallo Stato fino all'autonoleggio, ciascuno ha concesso un pezzo rilevante del proprio avanzo d’amministrazione o del proprio ricavo. Fino ad arrivare allo stremo delle forze finanziarie.
In sintesi, a mio avviso, in assenza di ulteriori investimenti diretti da parte della filiera dei servizi turistici, o di un aumento delle tariffe, sembrerebbe impossibile continuare a sostenere il livello di servizio attuale.
Un’altra questione pure importante da chiarire è l’idea errata che la tassa di soggiorno possa essere la fonte primaria di finanziamento dell'accordo di co-marketing.
Purtroppo, il circuito “Imposta di soggiorno = Finanziamento del co-marketing” è in realtà un cortocircuito. Il cane, in questo caso,si morde veramente la coda fino a farla sanguinare.
Finanziare accordi di co-marketing con l’imposta di soggiorno utilizzando fondi pubblici di continuo, all'infinito, è tutto il contrario di ciò che prevede la normativa vigente. Infatti, ai fini della complessa e stringente normativa sugli aiuti di stato, il gettito dell’imposta è una risorsa “statale” e non può finanziare integralmente (al 100%) e a lungo (oltre il terzo anno) le attività di co-marketing per l’avvio e la stabilizzazione di nuove rotte aeree. Inoltre, ci sono anche i limiti alla ricapitalizzazione della partecipate in caso di perdite protratte nel tempo.
Ultima questione affrontata da “Il Locale”, non meno importante, è quella della autorizzazione dell’accordo di co-marketing da parte della Commissione europea (SA.40744 - 2015/N). L’esistenza della “presunta” autorizzazione ha fatto ritenere a Luca Sciacchitano che la posizione assunta dal Commissario Straordinario del Comune di Trapani “temeraria e tutto sommato dalle fragili motivazioni”. Anche qui, purtroppo, mi tocca far notare che il riferimento è totalmente errato per due motivi, uno formale e uno sostanziale.
Sostanzialmente, la decisione della Commissione non riguarda i fondi del co-marketing di cui stiamo oggi discutendo ma, anche se pubblicata nel 2015, risale al 2011 e riguarda l’autorizzazione a spendere 1 milione di euro (v. punto 14 della Decisione) provenienti dal risarcimento per la guerra in Libia. Il riferimento, dunque, è errato ed è per questo inutile prenderlo a riferimento. Quindi è molto inutile, anzi fuorviante, anzi potenzialmente pericoloso.
Se il Commissario ci credesse potrebbe addirittura fare marcia indietro e firmare l’accordo.
Formalmente, invece, l’aiuto è stato autorizzato ovviamente a condizione che i fondi venissero spesi sulla base della normativa europea. E qui veniamo al punto che forse non ha fatto dormire il Commissario. Consiglio a tutti di leggere a quali condizioni la Commissione Europea aveva autorizzato l’Airgest (e l’autorizzerebbe ancora) ad espletare una gara, magari anche con decine di milioni di euro.
Le condizioni prevedono esattamente ciò che prevedono gli orientamenti comunitari del 2014, e cioè il massimale del 50% sotto forma di contributo, non cumulabile con altre sovvenzioni pubbliche, per un massimo di tre anni, allo scopo esclusivo di rendere redditizia la nuova tratta. E basta.
Queste però erano proprio le condizioni (quelle legali) che hanno allora indotto i vettori aerei (tra i quali ovviamente Ryanair) “a disertare quella gara”, in quanto evidentemente risultava poco remunerativa.
In conclusione, è ovvio Gli accordi di co-marketing siano una pietanza molto più ghiotta. Allora, ecco, per concludere la domanda delle domande, la domanda meno retorica: cosa accadrebbe se si rispettassero le regole, fino in fondo?
Qualcuno ha iniziato a porsi questa domanda.
Giovanni Catania
Nell'edizione domenicale la seconda parte:
Le alleanze con le LCC portano passeggeri, movimentano l'economia e la gente guadagna soldi lavorando, con altre aziende i lavoratori aeroportuali portano a casa uno stipendio.
Alza la testa e vedi se gli asini volanoTenere Birgi aperto al traffico civile ha senso solo in presenza di collegamenti P2P internazionali.
Questo e' un fatto (sono 90, tutti in autostrada):Tenere Birgi aperto al traffico civile ha senso solo in presenza di collegamenti P2P internazionali.
Mettendo le due cose insieme, e considerando che Palermo e' molto lontano dalla saturazione, la soluzione naturale e' quella di chiudere TPS al traffico civile, e concentrare lo sviluppo internazionale su Palermo possibilmente in maniera organic (nell'accezione inglese).Punta Raisi è a un centinaio di chilometri .
Sì vabò, mo secondo te prendiamo tutti i soldi che direttamente e indirettamente vengono spesi su Birgi e li spostiamo in massa a PMO, in modo da incrementare l'offerta complessiva, evitare sovrapposizioni, creare economie di scala e, parallelamente, migliorare le connessioni con il trapanese.Mettendo le due cose insieme, e considerando che Palermo e' molto lontano dalla saturazione, la soluzione naturale e' quella di chiudere TPS al traffico civile, e concentrare lo sviluppo internazionale su Palermo possibilmente in maniera organic (nell'accezione inglese).
Aledeniz esci da quel corpo!Sì vabò, mo secondo te prendiamo tutti i soldi che direttamente e indirettamente vengono spesi su Birgi e li spostiamo in massa a PMO, in modo da incrementare l'offerta complessiva, evitare sovrapposizioni, creare economie di scala e, parallelamente, migliorare le connessioni con il trapanese.
Io davvero non capisco 'ste idee astruse da dove vi vengono in mente.
Commento molto argomentato e qualificato. Sono impressionato.Alza la testa e vedi se gli asini volano
Ovviamente, i 100 km non erano limitati a Trapani città.Questo e' un fatto (sono 90, tutti in autostrada):
Allora cambia tutto. Considerando l'estensione dell'urbe trapanense io suggerirei anche un city airport a Turrigny, altrimenti da li a Lido Signorino so' troppi km.Ovviamente, i 100 km non erano limitati a Trapani città.
Sono infatti 80,5 km di autostrada dal Bronx, il quartiere urbano più orientale di Trapani. Da San Cusumano, il quartiere urbano più settentrionale, sono 85,8 km. Da Turrigny, all'estremità occidentale della città, sono 87,6 km.
Il riferimento era alla comunità della costa della Sicilia occidentale:
Dal molo di Favignana sono 106 km.
Da capo Boeo, la punta più occidentale di Marsala, sono 103 km.
Sempre a Marsala, da lido Signorino sono 100 km, e da Strasatti 113 km.
Dallo svincolo autostradale di Mazara sono 105 km.
Secondo me dovrebbero fare anche un articolo sulle scie chimiche e sui chip sotto pelle.
E verso Natale uno speciale sulla terra piatta.
Allegate un millino a testa e vedrete che Ryanair tornerà.
Guarda al lato positivo. Il tuo osso rotto porterà 14.000 nuove presenze nel trapanese!![]()
Per due voli ora si scrive che AZ punta su Birgi... bha
gli unici due voli sensati di cui ha bisogno questo scalo: Roma e Milano
Mettendo le due cose insieme, e considerando che Palermo e' molto lontano dalla saturazione, la soluzione naturale e' quella di chiudere TPS al traffico civile, e concentrare lo sviluppo internazionale su Palermo possibilmente in maniera organic (nell'accezione inglese).
Sì vabò, mo secondo te prendiamo tutti i soldi che direttamente e indirettamente vengono spesi su Birgi e li spostiamo in massa a PMO, in modo da incrementare l'offerta complessiva, evitare sovrapposizioni, creare economie di scala e, parallelamente, migliorare le connessioni con il trapanese.
Io davvero non capisco 'ste idee astruse da dove vi vengono in mente.
Aledeniz esci da quel corpo!
Dato che nei media della costa occidentale della Sicilia si sta sviluppando una interessante conversazione sull'argomento, dove non mancano voci a sostegno delle vostre tesi, vi invito a scrivere la vostra opinione in merito, per poterla popolarizzare presso un pubblico più ampio e direttamente coinvolto dalla questione.Allora cambia tutto. Considerando l'estensione dell'urbe trapanense io suggerirei anche un city airport a Turrigny, altrimenti da li a Lido Signorino so' troppi km.
Ti sei dimenticato Levanzo e Marettimo. Mi raccomando: distanza pre-ci-sa dal molo.Ovviamente, i 100 km non erano limitati a Trapani città.
Sono infatti 80,5 km di autostrada dal Bronx, il quartiere urbano più orientale di Trapani. Da San Cusumano, il quartiere urbano più settentrionale, sono 85,8 km. Da Turrigny, all'estremità occidentale della città, sono 87,6 km.
Il riferimento era alla comunità della costa della Sicilia occidentale:
Dal molo di Favignana sono 106 km.
Da capo Boeo, la punta più occidentale di Marsala, sono 103 km.
Sempre a Marsala, da lido Signorino sono 100 km, e da Strasatti 113 km.
Dallo svincolo autostradale di Mazara sono 105 km.
non mi permetto di arrivare ai vostri livelli.....Commento molto argomentato e qualificato. Sono impressionato.
A Marettimo considerate anche la distanza precisa dalla casa di Gasparri. Potrebbe anche offendersi.Ti sei dimenticato Levanzo e Marettimo. Mi raccomando: distanza pre-ci-sa dal molo.
quindi 87,6 Km o 113 da Strasatti non sono fattibili per la grande utenza del trapanese che viaggia in aereo. Allora sono stupidi i miei parenti americani che abitando a 20 Km. dall'aeroporto di Harrisburg (Pensilvanya) si fanno 2 ore di auto per raggiungere Philadelphia o 3 per raggiungere il JFK. E dire che i voli per i vari HUB di Delta, United, American non mancano.Ovviamente, i 100 km non erano limitati a Trapani città.
Sono infatti 80,5 km di autostrada dal Bronx, il quartiere urbano più orientale di Trapani. Da San Cusumano, il quartiere urbano più settentrionale, sono 85,8 km. Da Turrigny, all'estremità occidentale della città, sono 87,6 km.
Il riferimento era alla comunità della costa della Sicilia occidentale:
Dal molo di Favignana sono 106 km.
Da capo Boeo, la punta più occidentale di Marsala, sono 103 km.
Sempre a Marsala, da lido Signorino sono 100 km, e da Strasatti 113 km.
Dallo svincolo autostradale di Mazara sono 105 km.
Non riesco a comprendere la pertinenza del tuo aneddoto.quindi 87,6 Km o 113 da Strasatti non sono fattibili per la grande utenza del trapanese che viaggia in aereo. Allora sono stupidi i miei parenti americani che abitando a 20 Km. dall'aeroporto di Harrisburg (Pensilvanya) si fanno 2 ore di auto per raggiungere Philadelphia o 3 per raggiungere il JFK. E dire che i voli per i vari HUB di Delta, United, American non mancano.
Anche i debiti sono magnificamente esplosi, mi pare, nonostante il boom di incassi delle strutture e di tutto il cucuzzaro. Almeno un bigliettino di ringraziamento per le elargizioni spero lo abbiano mandato, o deve essere finanziato anche il francobollo postale?...cosa che dal 1998 al 2013 é riuscita magnificamente, sia in termini assoluti che relativi, soprattutto nei confronti delle due province limitrofe di Palermo e Agrigento.
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